Sherwood, Robert E. (propr. Robert Emmett)
Patrick McGilligan
Critico teatrale e cinematografico, scrittore, commediografo, sceneggiatore televisivo e cinematografico statunitense, nato a New Rochelle [...] (New York) il 4 aprile 1896 e morto a New York il 14 novembre 1955. Straordinariamente versatile, S. ebbe una prodigiosa carriera sia come autore teatrale (vinse tre premi Pulitzer) sia come scrittore ...
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Douglas, Melvyn
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Melvyn Edouard Hesselberg, attore teatrale, cinematografico e televisivo statunitense, nato a Macon (Georgia) il 5 aprile 1901, da genitori russo-tedeschi, [...] e morto a New York il 4 agosto 1981. Presenza inconfondibile, talora in ruoli da comprimario, nelle commedie sofisticate degli anni Trenta e Quaranta, divenne con il suo charme, l'aspetto distinto, i baffi ...
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Granger, Stewart
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di James Lablanche Stewart, attore teatrale, cinematografico e televisivo inglese, naturalizzato statunitense nel 1956, nato a Londra il 6 maggio 1913 [...] e morto a Santa Monica (California) il 16 agosto 1993. L'aspetto affascinante, virile e aristocratico, e l'innata inclinazione a interpretare personaggi spregiudicati o avventurieri, permisero a G. di ...
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Nome d'arte del regista e produttore Joseph Papirofsky (New York 1921 - ivi 1991). Attore teatrale e regista televisivo, nel 1954 organizzò un festival gratuito di opere shakespeariane al Central Park [...] di New York, iniziativa che continuò con successo e che dal 1960 prese il nome di New York Shakespeare Festival. Organizzatore preciso e infaticabile, oltre a 114 drammi e commedie shakespeariane, ha prodotto ...
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FERRER, Jose
Anton Giulio Mancino
Ferrer, José (propr. Ferrer de Otero y Cintrón, José Vicente)
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo statunitense, nato a Santurce (Puerto Rico) l'8 [...] gennaio 1909 (da genitori di origine spagnola naturalizzati statunitensi) e morto a Coral Gables (Miami) il 26 gennaio 1992. Dopo aver raggiunto il successo in teatro, scelse di lavorare nel cinema, ottenendo ...
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soubrette Nel teatro comico francese dell’epoca classica, la servetta brillante.
Per estensione, nell’opera lirica e nell’operetta, personaggio femminile con analoghe caratteristiche di vivacità e spigliatezza. [...] Nel teatro di rivista, e anche nel varietà televisivo, la protagonista femminile (attrice, cantante e ballerina) dello spettacolo. ...
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Attore e regista italiano (Milano 1933 - Roma 2012). Dopo aver frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano, si fece conoscere come mimo e interprete di spettacoli di cabaret, di commedie musicali [...] e di un varietà televisivo (Cab Cobelli). Regista innovativo, capace di raffinate invenzioni visive, ha allestito numerosi testi classici e moderni, rileggendoli in chiave ora polemica ora ironica: Woyzeck di G. Büchner (1969); La pazza di Chaillot ...
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Cantante e attore italiano (n. Milano 1937). Dopo l’esordio al Festival di Sanremo insieme a Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu, 1958 e Piove, 1959), ha intrapreso la carriera di cantante senza disdegnare [...] il ruolo di presentatore televisivo e di conduttore radiofonico. In queste vesti ha condotto i programmi per la televisione Premiatissima e Finalmente venerdì, mentre in radio ha condotto Gran Varietà. Personaggio versatile, è anche attore teatrale ( ...
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Puparo e cantastorie italiano (n. Gela 1948). Figlio del puparo girovago Giacomo (1917 - 1985), ha proseguito fin dall'infanzia l'attività di famiglia, distaccandosi tuttavia dal padre nel 1967 per dirigere [...] un teatrino dei pupi a Parigi e per alcune esperienze nel campo televisivo e cinematografico a Roma. Tornato in Sicilia, divenne allievo dell'ultimo cantastorie siciliano, Peppino Celano (1903-1973), di cui raccolse l'eredità riunendone e ...
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Attore italiano (Roma 1930 - ivi 2020). Si affermò con l'interpretazione di Veglia d'armi di D. Fabbri (1956) e fece parte della compagnia Morelli-Stoppa, recitando per la regia di L. Visconti in Uno sguardo [...] A. Miller (1958). Attivo anche come attore cinematografico (Era notte a Roma, I delfini, Il sicario, The price, ecc.) e televisivo (Ottocento, La vita di Verdi, Anna Karenina, ecc.) e come doppiatore per il cinema, non lasciò mai il teatro (tragici ...
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televisivo
televiṡivo agg. [tratto da televisione, secondo il rapporto visione - visivo]. – Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione, e come organizzazione e produzione: le emittenti t....
televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio Allegri hanno adattato dall’originale partendo...