Uomo politico statunitense (Tampico, Illinois, 1911 - Bel-Air, California, 2004). Repubblicano, fu presidente degli Stati Uniti per due mandati (1981-89). Adottò una politica di netta contrapposizione [...] sulla sua capacità di comunicazione, si fondava sulla sua fede nei valori semplici della tradizione ed era esaltato dal mezzo televisivo, che gli consentiva di trasmettere con battute brevi e dirette un'immagine di forza, di calore e di fiducia. L ...
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Assayas, Olivier
Catherine McGilvray
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1955. Il suo lavoro di regista, indissolubilmente intrecciato con quello di critico, si è [...] A. ha saputo ritrarre con sensibilità vicina a quella di François Truffaut e di André Téchiné.
Figlio di uno sceneggiatore televisivo (il padre scriveva per la serie del commissario Maigret), si è dedicato al cinema dopo essersi diplomato in Belle ...
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Abril, Victoria
Simona Pellino
Nome d'arte di Victoria Merida Rojas, attrice cinematografica e televisiva spagnola, nata a Madrid il 4 luglio 1959. Interprete di spicco del cinema spagnolo contemporaneo, [...] di donna dal difficile rapporto con la madre. In seguito la A. ha colpito critica e platee come cinica reporter televisiva in Kika (1993; Kika ‒ Un corpo in prestito), sempre di Almodóvar. Nel 1994 ha tentato un'incursione nel cinema statunitense ...
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Pseudonimo dell’attrice e cantante italiana Alida Rustichelli (Carpi, Modena, 1943 – Roma 2012). Figlia del compositore C. Rustichelli, nel 1959 ha esordito nel mondo dello spettacolo cantando Sinnò me [...] imbroglio (la cui colonna sonora è stata curata dal padre). Forte del successo ottenuto, ha preso parte a diversi varietà televisivi (quali Volubile del 1961 e Aria condizionata del 1966) e ha intensificato l’attività di attrice, non solo per il ...
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Kingsley, Ben
Giovanni Grazzini
Pseudonimo dell'attore inglese Krishna Bhanji, nato a Snainton (North Yorkshire) il 31 dicembre 1943 da padre di origine indiana e da madre inglese. Ha debuttato a Londra [...] (1987), da uno scritto di E.M. Forster; cui vanno aggiunte interpretazioni di personaggi storici, in Testimony (1987), il televisivo Il treno di Lenin (1988), di D. Damiani, e Murderers among us: the Simon Wiesenthal story (1989); e ancora Pascali ...
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MANFREDI, Saturnino, detto Nino
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 21 marzo 1921. Laureatosi in legge, si è diplomato all'Accademia d'arte drammatica [...] successi ottenuti con Un trapezio per Lisistrata (1959) e Rugantino (1963), con D. Scala e P. Panelli animò lo spettacolo televisivo Canzonissima (1959); e qui, grazie alla simpatica figura di un barista ciociaro che dice la sua su fatti e personaggi ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] la brillante esperienza con Totò, D. F. ridusse progressivamente la carriera cinematografica privilegiando quella teatrale e curando l'adattamento televisivo di alcune sue commedie fra cui Non è vero… ma ci credo (1980) diretta da lui stesso in ...
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Donati, Sergio
Serafino Murri
Sceneggiatore, nato a Roma il 13 aprile 1933. Per oltre vent'anni della sua ricca carriera D. è stato una delle figure di riferimento (spesso insieme a Luciano Vincenzoni) [...] Montaldo.
Dopo una breve carriera di scrittore di gialli D. si trasferì a Milano, dove lavorò come produttore televisivo e nell'ambito pubblicitario. Le prime sceneggiature di un certo rilievo furono quelle, scritte in collaborazione, per Sergio ...
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Wood, Ed (propr. Edward Davis Jr)
Karel Thein
Scrittore, sceneggiatore, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Poughkeepsie (New York) il 10 ottobre 1924 e morto a North Hollywood (California) [...] i suoi film fu anche sceneggiatore e attore.
Dopo alcuni cortometraggi (il western The streets of Laredo, 1948, e il thriller televisivo The Sun was setting, 1951) realizzò Glen or Glenda (1953; Due vite in una), il suo primo lungometraggio e la sua ...
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Regista cinematografico francese (Fougères 1912 - Parigi 1987). Fondata nel 1937, con H. Langlois, la Cinémathèque française, esordì nel lungometraggio (1959) con l'opera sua più rappresentativa, La tête [...] diventano esterne, come ne La faute de l'abbé Mouret (L'amante del prete, 1970), da Zola. Va ricordato infine il successivo Nuits rouges (1974), divertita ricognizione del genere avventuroso. Fu anche regista televisivo: Dernier mélodrame (1978). ...
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televisivo
televiṡivo agg. [tratto da televisione, secondo il rapporto visione - visivo]. – Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione, e come organizzazione e produzione: le emittenti t....
televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio Allegri hanno adattato dall’originale partendo...