Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] trovato in seguito una più precisa definizione stilistica e tematica. Grazie all'appoggio del produttore indipendente Lorens Marmsted, al più tardo Riten (1969; Il rito), realizzato per la televisione, ma trova la sua più famosa messa in scena in Det ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] nelle cartoline, nelle figurine Liebig, nel cinema, nella televisione, nei fumetti, nel fotoromanzo.
Due sono le linee linea con un influsso di impronta ideologica, storico-politica e tematica, o in autori distanti per temi e orientamento stilistico ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] ha la stoffa. Così come nei titoli dei giornali (➔ lingua e media), frequentissima è l’utilizzazione della struttura tema-rema (➔ tematica, struttura), in messaggi come i peccati di gola che non fanno ingrassare o il nuovo gusto ha meno grassi, nei ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] del cinema israeliano. Dal 1977 iniziò a lavorare per la televisione realizzando servizi e documentari, l'ultimo dei quali, Bayt ( guerra del Libano. Centrale in quest'ultimo è la tematica della violenza, e la sua forza profetica consiste nell' ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] 109).
In senso moderno, l’amplificazione esprime la trasformazione tematica di un argomento unitario che si sviluppa secondo svariate Attualmente, la variante di italiano trasmessa da televisione, radio, Internet riporta l’amplificazione quasi ...
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Makavejev, Dušan
Riccardo Martelli
Regista cinematografico serbo, nato a Belgrado il 13 ottobre 1932. Cineasta eminentemente politico, tra la metà degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta è stato [...] studiò regia all'Accademia per il teatro, radio, cinema e televisione. Realizzò anche una decina di brevi film sperimentali a soggetto ' e repressi e altri più liberi e istintivi. Una tematica ripresa nell'australiano The Coca-Cola kid (1985; Coca ...
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Frears, Stephen
Federico Chiacchiari
Regista cinematografico inglese, nato a Leicester il 20 giugno del 1946. Una delle figure più significative della new wave inglese degli anni Ottanta, F. ha contribuito [...] conflitti sociali che hanno favorito la riflessione e la ricerca tematica, F. si è proposto all'attenzione internazionale con un del Free Cinema e l'esperienza di lavoro per la televisione e per la pubblicità. Tali sollecitazioni hanno consentito la ...
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Morante, Laura
Federica Pescatori
Attrice cinematografica, nata a Santa Fiora (Grosseto) il 21 agosto 1956. Affermatasi sin dagli anni Ottanta nel campo del cinema sia italiano sia internazionale, scegliendo [...] Bene, regista con cui avrebbe lavorato anche successivamente, in televisione oltre che in teatro. Nel 1980 ha esordito nel cinema film che affronta senza riduttive semplificazioni la difficile tematica del terrorismo; per lo stesso regista nel 1989 ...
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Rampling, Charlotte
Federica Pescatori
Attrice cinematografica inglese, nata a Sturmer (Essex) il 5 febbraio 1946. A partire dalla sua interpretazione in La caduta degli dei (1969) di Luchino Visconti, [...] critiche moralistiche al film, che fece scandalo per la sua tematica cruda, la R. esprime qui, in maniera esemplare, la ultimo decennio la R. si sia dedicata per lo più alla televisione, ha ritrovato il vigore e la forza delle sue interpretazioni ...
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Poeta scozzese (n. Inchinnan, Renfrewshire, 1942), noto soprattutto per i suoi lavori sulla classe operaia britannica. Ha scritto anche racconti, commedie per la radio e per la televisione e saggi.
Vita
Si [...] è confermato come una delle voci più significative, per varietà tematica e metrica, della poesia inglese contemporanea. D. è autore moonlight, 1977; The telescope garden, 1986) e per la televisione (Plougham's share, 1979; Dressed to kill, 1992), ...
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simulcast
(Simulcast) s. m. inv. 1. Trasmissione simultanea su due media tradizionali, tipicamente radio e televisione. 2. Nelle trasmissioni multimediali, modalità di trasmissione per la distribuzione di contenuti su internet in sincronizzazione...
generalista
agg. [der. di generale1, sul modello del fr. généraliste]. – Riferito a un mezzo di comunicazione di massa, che tratta argomenti di vario genere, in contrapp. a tematico (o a tema): televisione, stampa g.; un canale g.; un sito,...