Nel periodo 1927-47 numerosi sono stati i progressi dell'astrofisica sia nel campo dei mezzi strumentali, sia in quello delle osservazioni e scoperte, e tecnico.
Per la fisica solare, che ha assunto notevole [...] che è contenuto nelle stelle dei varî tipi.
Con i nuovi potenti mezzi di osservazione, e specialmente con il telescopio del Monte Palomar, si potrà meglio conoscere l'abbondanza relativa dei varî elementi chimici nelle stelle dei diversi tipi ...
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Astrofisico italiano (Genova 1931 - San Diego 2018), dal 1960 cittadino statunitense. Prof. di astrofisica presso l'Harvard Univ. (1973-82), la Johns Hopkins Univ. di Baltimora (1981-99; Research Professor [...] dal 1999) e l'univ. di Milano (1991-99); è stato (1981-92) direttore dell'Istituto americano per il telescopio spaziale di Baltimora e (1993-99) direttore generale dell'Osservatorio europeo meridionale (ESO) di Garching, per il quale ha lavorato alla ...
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Il Cosmo: ammassi, galassie, sistemi
Paolo de Bernardis
La Via Lattea
L’Universo viene studiato per mezzo della luce (e più in generale delle onde elettromagnetiche) prodotta o diffusa dagli astri. [...] e il 1781 pubblicò un primo catalogo di un centinaio di nebulose; Herschel con la sorella Caroline, grazie al loro telescopio riflettore che usava uno specchio primario del diametro di oltre un metro, lo estesero pochi anni dopo arrivando a contarne ...
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(gr. ῎Ερις)
Mitologia
Nel mito greco, personificazione della discordia, sorella e compagna di Ares, secondo Omero, e figlia della Notte. Fu rappresentata come un demone alato.
Astronomia
Pianeta nano, [...] 2005 nella fascia di Kuiper dagli astronomi M. Brown, C. Trujillo e D. Rabinowitz (sulla base di fotografie riprese dal telescopio Palomar nel 2003) e inizialmente denominato 2003 UB313. Ha un’orbita fortemente eccentrica, con afelio di 97,56 UA e ...
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pianeta
Lara Albanese
Per compagna ha una stella…
Fino alla fine del 20° secolo, pur conoscendo approfonditamente la storia dell’Universo, gli astronomi non erano riusciti a trovare prove inconfutabili [...] solo le stelle brillano di luce propria. È un po’ quello che accade anche a noi: con i nostri occhi – il telescopio naturale del quale siamo dotati – riusciamo forse a scorgere un falò lontano, ma certamente non vediamo l’albero che il falò illumina ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] , si dotò di una serie di prismi molto dispersivi, e progettò un sistema per proiettare la scintilla di riferimento nel telescopio, il che rendeva più facile l'allineamento e il confronto del suo spettro con quello della stella osservata. Malgrado la ...
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ABETTI, Giorgio
Giovanni Godoli
Nacque a Padova il 5 ott. 1882 da Antonio, astronomo, e da Giovanna Colbachini.
Dopo aver iniziato gli studi all'università di Roma, si laureò in fisica all'università [...] 'osservatorio di Yerkes, Hale aveva iniziato l'operazione Mount Wilson. Sin dal 1905 era operante a Mount Wilson il telescopio orizzontale Snow e un nuovo spettroeliografo, col quale, per la prima volta nella storia della fisica solare, era possibile ...
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Finanziere e filantropo (Frederiksburg, Pennsylvania, 1796 - San Francisco 1876). Fondò nel 1874 l'osservatorio astronomico che porta il suo nome, uno dei più importanti del mondo, situato sul Monte Hamilton [...] in California, a 1284 m. s. m. e a 42 km da San José. L'osservatorio L. fu ampliato nel 1888 e negli anni intorno al 1950. Vi è installato un telescopio con specchio di 3 m di diametro. ...
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Astronomo statunitense (Chicago 1868 - Pasadena 1938), direttore dell'osservatorio Kenwood (1890-96), poi (1896-1905) dell'osservatorio Yerkes (Chicago); fondatore e direttore dell'osservatorio di Mount [...] di 100 pollici dell'osservatorio di Mount Wilson; lasciò i piani per il grande telescopio di 200 pollici del M. Palomar (1948), intitolato al suo nome (telescopio H.). A Pasadena (California) fondò il Norm an Bridge physical laboratory, centro per ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] senza esempio, la debolezza dell'ingegno e 'l timore dell'errare, mi rendono grandemente confuso" (EN, V, pp. 237-238).
Il telescopio di Galilei non era adatto a risolvere la questione degli anelli di Saturno, ma era in grado di rendere visibile e ...
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telescopio
telescòpio s. m. [dal lat. mod. telescopium, coniato nel 1609 (e divulgato nel 1611 per denominare lo strumento ideato da Galilei) sull’esempio del gr. τηλεσκόπος «che vede lontano»; v. tele- e -scopio]. – 1. a. Apparato o strumento...
telescopia
telescopìa s. f. [comp. di tele- e -scopia]. – Osservazione di corpi celesti, o di oggetti comunque molto distanti, effettuata con il telescopio o con altri apparati analoghi.