GERVASI, Giuseppe
Cinzia Fortuzzi
Nacque a Piacenza il 1° febbr. 1762 da Antonio e Anna Giacopazzi, commercianti. Compiuti gli studi primari presso la scuola di S. Pietro, il 2 nov. 1778 entrò da seminarista [...] suoi interessi filosofici e scientifici, proponendo temi quali Ricerche sull'istruzione dei sordi nati (1786), Sul preteso telescopio di riflessione esistente nel faro d'Alessandria (1788), Ricerche sulle opinioni e sulle scoperte sì degli antichi ...
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LAGALLA, Giulio Cesare
Cesare Preti
Ultimo di tre figli, nacque nel 1571 a Padula, nel Salernitano, da Roberto, alto funzionario della burocrazia vicereale, e Vittoria Rosa. Ancora bambino, perdette [...] ). Cesi lo presentò comunque a Galilei quando quest'ultimo, nel 1611, si recò a Roma per sottoporre il suo telescopio e le scoperte con esso realizzate al giudizio degli autorevoli astronomi del Collegio romano, nonché di influenti membri della Curia ...
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GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] dialecticae et mathematicae, Londra, British Library, Add. Mss., 10810, cc. 425-429v, G. afferma di avere utilizzato il telescopio per verificare alcune scoperte annunciate da Galileo nel Sidereus nuncius), vi è, dietro a esso, una deroga non comune ...
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CREMONINI, Cesare
Charles B. Schmitt
Figlio del pittore Matteo e di Mattea Pilanzi, nacque a Cento (Ferrara) e vi fu battezzato il 22 dic. 1550. Come suo padre, erano stati pittori il nonno paterno, [...] e Delle macchie solari. D'altronde, senza dubbio il C. si mostrava ben poco entusiasta riguardo alle possibilità del telescopio di Galilei, e vari testimoni attestano che egli addirittura prendeva in giro Galilei per il suo uso degli "occhiali ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] del cielo (e non manca in proposito una netta presa di posizione del B. contro il Chiaramonti), o l'elogio del telescopio o il commento del de Luna che si riduce ad una esposizione delle dottrine di Copernico e del Galilei. Ma la disgrazia ...
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CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] e tutte l'osservazioni del mondo"; questo è "come scrisse Aristotele e non come vuole la natura". Illusioni del telescopio, pertanto, per lui, le macchie solari: "senza dubbio - ebbe, infatti, a scrivere - a volere... trattare delle macchie solari" e ...
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telescopio
telescòpio s. m. [dal lat. mod. telescopium, coniato nel 1609 (e divulgato nel 1611 per denominare lo strumento ideato da Galilei) sull’esempio del gr. τηλεσκόπος «che vede lontano»; v. tele- e -scopio]. – 1. a. Apparato o strumento...
telescopia
telescopìa s. f. [comp. di tele- e -scopia]. – Osservazione di corpi celesti, o di oggetti comunque molto distanti, effettuata con il telescopio o con altri apparati analoghi.