DE MARTINO (Di Martino), Pietro
Pietro Nastasi
Fratello di Nicola Antonio, nacque a Faicchio (Benevento) il 31 maggio 1707 da Cesare e Agata Ferrari.
Compiuta la primissima istruzione nel seminario [...] . giunse a Bologna alla fine d'aprile del 1732. Di questo periodo resta solo l'osservazione di un'eclisse lunare (con un telescopio di "8 piedi" fornito di micrometro) del 28 maggio 1733, la cui relazione è pubblicata nei Commentari di Bologna (II, 3 ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] a riutilizzare elementi e moduli formativi preesistenti nella lingua (come quando ➔ Galileo Galilei in luogo di telescopio coniò il più trasparente cannocchiale, Giuseppe Baretti volle escogitare l’irrisorio versiscioltaio, Aldo Casali di Cesena nel ...
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pianeta extrasolare
pianéta extrasolare locuz. sost. m. – Pianeta che non appartiene al nostro sistema planetario. La ricerca di tali corpi celesti viene effettuata con metodi diretti e indiretti. I [...] la scoperta annunciata nel 2011 di Kepler-22 b, nella costellazione del Cigno, ottenuta grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Kepler. Si tratta probabilmente di una superTerra, categoria che comprende i pianeti con una massa fino a 10 ...
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In astronomia, classe di variabili eruttive (➔ stella), cioè stelle nelle quali si verificano esplosioni più o meno violente, che determinano aumenti bruschi di luminosità ed espulsione di materia: si [...] dove M⊙ è la massa del Sole). I gas, dispersi nello spazio, formano una nebulosa diffusa che può rimanere visibile al telescopio per molti anni. Terminata la fase esplosiva, la stella ricomincia ad aggregare il materiale ceduto dalla compagna, fino a ...
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OTTICA
Eduardo AMALDI
Leonardo MARTINOZZI
. L'ottica è quella parte della fisica che studia la natura della luce e i fenomeni dovuti a essa.
Si sogliono distinguere i corpi in due categorie a seconda [...] in fase, e quindi in genere si compensano; analogamente, se in luogo della pupilla, è un comune obiettivo di telescopio a raccogliere la luce emanata da una sorgente luminosa, si stabilirà un compenso tra le irregolarità delle varie onde luminose ...
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SPAZIALI, VETTORI
Antonio Castellani
(v. missile, App. III, II, p. 132; IV, II, p. 484; e in questa Appendice; razzo, App. IV, III, p. 153)
Negli anni Sessanta la configurazione dei vettori di lancio [...] in avaria è stata data dalla missione dell'Endeavour, inviato nello spazio il 2 dicembre 1993 per la revisione del telescopio spaziale Hubble, la cui ottica presentò difetti soltanto al momento dell'invio delle immagini a terra. Gli astronauti ...
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HUYGENS (scritto anche Huyghens; nell'ortografia originale Hugens; lat. Hugenius), Christian
Giovanni Giorgi
Fisico-matematico e astronomo olandese, nato all'Aia il 14 aprile 1629, morto nella stessa [...] con l'Accademia francese. Negli anni successivi, in unione con suo fratello, si occupò a perfezionare la fabbricazione dei vetri da telescopio. Si recò di nuovo in Inghilterra nel 1689 per conferire con Newton, e al ritorno, nel 1690, pubblicò il suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’emergere delle lingue nazionali come lingue della scienza non comporta la scomparsa [...] oggetto che pende; per definire lo strumento con cui osserva il cielo, non usa la parola di origine greca, telescopio, ma cannocchiale, che mette insieme due parole italiane: canna (cioè “tubo”) e occhiale, che significava “lente”.
Generi letterari e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Offrendo un’interpretazione realistica del copernicanesimo, Galileo rifiuta la distinzione [...] riconosciuto come un autentico “filosofo” è connesso alla convinzione che le osservazioni da lui compiute grazie al telescopio rappresentino una conferma decisiva del copernicanesimo, che ormai gli appare come un’ipotesi non solo plausibile, ma ...
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prisma
prisma (Lat. prisma, dal gr. prísma -atos, a sua volta da prízo "segare"] [ALG] Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce [...] usato in vari strumenti ottici per deviare la visuale in una direzione comoda per l'osservatore, come accade, per es., in telescopi diretti verso l'alto o in periscopi, risultando più comodo avere una visuale d'uscita pressoché orizzontale; un caso ...
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telescopio
telescòpio s. m. [dal lat. mod. telescopium, coniato nel 1609 (e divulgato nel 1611 per denominare lo strumento ideato da Galilei) sull’esempio del gr. τηλεσκόπος «che vede lontano»; v. tele- e -scopio]. – 1. a. Apparato o strumento...
telescopia
telescopìa s. f. [comp. di tele- e -scopia]. – Osservazione di corpi celesti, o di oggetti comunque molto distanti, effettuata con il telescopio o con altri apparati analoghi.