teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] finalismo e meccanicismo è la soluzione offerta da I. Kant, soprattutto nella Kritik der Urteilskraft, introducendo il giudizio teleologico, ovvero il giudizio secondo il quale l’ordine naturale è pensato in accordo con le esigenze della vita morale ...
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Filosofo (Bautzen 1817 - Berlino 1881). Tentò di raggiungere una conciliazione tra i principi dell'idealismo e quelli della scienza meccanicistica, sostenendo che i meccanismi di causa-effetto che governano [...] mondo risultano incomprensibili se non come espressione e realizzazione di una entità spirituale, in una visione etica e teleologica della realtà. Tra le opere: Mikrokosmos (1856-64).
Vita
Studiò medicina e filosofia all'università di Lipsia, quindi ...
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finalita
finalità [Der. del lat. finalitas -atis da finalis "finale", che è da finis "fine"] [FAF] (a) Fine, scopo. (b) L'essere ordinato a un fine, con rifer. sia all'operare umano, in quanto consapevole [...] della Natura. La generalizzazione del concetto di f. determina il finalismo, fondato sul principio di f., ossia sull'asserzione teleologica che nulla accade nel mondo senza un fine, in correlazione con il principio di causalità per cui nulla accade ...
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Matematico e filosofo (Saint-Malo 1698 - Basilea 1759), uno dei maggiori illuministi francesi. Presto famoso per i suoi studî matematici, fu accolto venticinquenne all'Académie des sciences di Parigi e [...] la prova della tesi deistica che risaliva, dalla perfezione dell'universo, all'assoluta potenza del suo autore. L'interpretazione teleologica data a questa tesi da M., secondo cui ogni processo naturale raggiungerebbe il suo scopo col minor dispendio ...
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Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 - Roma 1680). Eminente rappresentante dell'enciclopedismo seicentesco, i suoi eclettici interessi spaziarono dal campo degli studi linguistici alla geologia, dalla [...] geologia (particolarmente significativo il già citato Mundus subterraneus, storia della Terra in cui in una visione teleologica dà conto delle strutture fondamentali del globo e delle trasformazioni della crosta terrestre) alla matematica (Musurgia ...
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VAIHINGER, Hans
Heinrich Levy
Filosofo, nato il 25 settembre 1852 a Nehren (Württemberg), morto il 12 dicembre 1933 a Halle. Insegnò filosofia dal 1877 all'università di Strasburgo, dal 1884 a quella [...] . Il V. riconosce come reali soltanto le sensazioni nella loro successione e coesistenza. Il pensare, quale funzione organica teleologica della psiche, assimila e ordina le sensazioni, ma con ciò le trasforma radicalmente, falsificando la realtà. Per ...
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Logico e filosofo (Helsinki 1916 - ivi 2003). Influenzato profondamente da Wittgenstein (del quale curò, insieme a G. E. M. Anscombe e R. Rhees, l'edizione postuma di molte opere), von W. fu tra i maggiori [...] indicazioni wittgensteiniane sostenendo una teoria non causale dell'azione e difendendo la legittimità di una spiegazione teleologica dell'azione tramite cui ripropose il dualismo metodologico tra scienze umane e scienze naturali.
Opere
Opere ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] di fondare la morale e la politica su basi strettamente razionali è stato quello di rigettare sia la concezione teleologica della natura umana che la teoria contestuale del soggetto agente, poiché rigettando la prima ha privato l'individuo dei ...
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CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] se da una parte "si dirige sempre nella materia naturale e non è altro che una elaborazione intenzionale e teleologica della Natura" (e appare quindi in prima istanza come dominio sulle forze autonome della natura, come progresso scientifico), dall ...
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Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] Seguendo da vicino l’interpretazione di Aristotele, egli afferma che i casi per i quali è più difficile trovare una spiegazione teleologica – lo scopo delle mammelle nell’uomo, quello delle onde del mare o delle maree, la presenza di corna in alcuni ...
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teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.
teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...