Psicologo (Milano 1882 - Roma 1960); dal 1934 al 1953 prof. di psicologia nell'univ. di Roma; dal 1942 presidente della Società italiana di psicologia. Compì ricerche su diversi processi percettivi, particolarmente [...] sulle illusioni ottiche, studiandoli secondo un'impostazione teleologica-funzionalistica. S'interessò ai problemi dell'orientamento scolastico e professionale, dell'educazione degli adulti, ecc. Tra gli scritti: Significato e finalità di ...
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Filosofo (Bautzen 1817 - Berlino 1881). Tentò di raggiungere una conciliazione tra i principi dell'idealismo e quelli della scienza meccanicistica, sostenendo che i meccanismi di causa-effetto che governano [...] mondo risultano incomprensibili se non come espressione e realizzazione di una entità spirituale, in una visione etica e teleologica della realtà. Tra le opere: Mikrokosmos (1856-64).
Vita
Studiò medicina e filosofia all'università di Lipsia, quindi ...
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Geografo (Quedlinburg 1779 - Berlino 1859), prof. dal 1820 all'univ. di Berlino dove occupò la prima cattedra di geografia istituita nel mondo germanico. È considerato il fondatore della moderna geografia [...] semplicisticamente, contrapposto quale iniziatore dell'indirizzo storico-umanistico della disciplina. Secondo la concezione di R., marcatamente teleologica e influenzata dalle idee filosofiche di J. G. von Herder e dalle vedute pedagogiche di J ...
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Patologo (Sonthofen 1872 - Francoforte sul Meno 1908). Svolse una notevole attività di ricerca nel campo della biologia - a Monaco nell'Istituto di K. Kuppfer, a Napoli presso la Stazione zoologica e a [...] renali) e un'interpretazione della patogenesi dei tumori che attribuì a errori di sviluppo. Si dedicò anche ad argomenti filosofici, in particolare a studî sull'evoluzione e il darwinismo e sull'interpretazione teleologica dei fenomeni patologici. ...
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Matematico e filosofo (Saint-Malo 1698 - Basilea 1759), uno dei maggiori illuministi francesi. Presto famoso per i suoi studî matematici, fu accolto venticinquenne all'Académie des sciences di Parigi e [...] la prova della tesi deistica che risaliva, dalla perfezione dell'universo, all'assoluta potenza del suo autore. L'interpretazione teleologica data a questa tesi da M., secondo cui ogni processo naturale raggiungerebbe il suo scopo col minor dispendio ...
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Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 - Roma 1680). Eminente rappresentante dell'enciclopedismo seicentesco, i suoi eclettici interessi spaziarono dal campo degli studi linguistici alla geologia, dalla [...] geologia (particolarmente significativo il già citato Mundus subterraneus, storia della Terra in cui in una visione teleologica dà conto delle strutture fondamentali del globo e delle trasformazioni della crosta terrestre) alla matematica (Musurgia ...
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COMES, Orazio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Monopoli (Bari) l'11 nov. 1848 da Onofrio, e da Caterina Pignatelli; frequentò all'università di Napoli il corso di scienze naturali e si laureò con [...] Il C., senza assumere una posizione rigida nell'uno o nell'altro senso, ma soltanto confrontandosi con la corrente teleologica, dimostrò che spesso nei vegetali si realizza una omogamia, che può esistere da sola o parallelamente all'eterogamia: essa ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] secondo la connessione di esse (cosiddetta i. letterale) e dalla intenzione del legislatore (cosiddetta i. funzionale o teleologica), intendendosi per quest’ultima non la volontà psicologica ma gli obiettivi avuti di mira dal legislatore.
Vi sono ...
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CELESIA, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 3 apr. 1872, pronipote di Candida Lena Perpenti, nata nel 1764, naturalista e botanica, autrice di studi originali e promotrice della vaccinazione [...] direbbe ansiosa, meditazione del C. su temi appartenenti alla filosofia della natura e alla cosmologia. Eccone i titoli: La teleologia, concetto e valore (I,Roma 1923); Problemi di biologia alla luce del finalismo (II,ibid. 1924); Saggi di filosofia ...
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Logico e filosofo (Helsinki 1916 - ivi 2003). Influenzato profondamente da Wittgenstein (del quale curò, insieme a G. E. M. Anscombe e R. Rhees, l'edizione postuma di molte opere), von W. fu tra i maggiori [...] indicazioni wittgensteiniane sostenendo una teoria non causale dell'azione e difendendo la legittimità di una spiegazione teleologica dell'azione tramite cui ripropose il dualismo metodologico tra scienze umane e scienze naturali.
Opere
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teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.
teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...