DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] "Teoria speculativa dei Valori scelti come fini da realizzare", cioè in una "Psicotecnica" e in una "Teleologia".
Nello svolgere questa "teleologia", il D. ne riconosce la dipendenza dalla "Teoria generale e formale dei Valori o Axiologia pura" che ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] alla fine riproduce il punto d'inizio, è la definizione stessa di ciò che, in filosofia, si chiama il processo teleologico. In conclusione, l'obiezione che sembra debba muoversi ad Althusser è questa. Egli è nemico dell'alienazione perché nemico del ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] – in vista di un unico scopo. Forse proprio la fusione dei principî della nuova tecnica pneumatica con quelli della teleologia aristotelica spinse Erasistrato a tentare d’interpretare in modo nuovo l’analogia tra Natura e téchnē proposta dai primi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il segreto della filosofia di Machiavelli si cela nella celebre formula “andar drieto [...] virtù e fortuna, incontro mai guidato da un telos. Il concetto filosofico attraverso cui Machiavelli esprime questa assenza di teleologia è quello di “occasione”. Celebre è il passo del Principe sui grandi fondatori: “[…] per venire a quelli che, per ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] e cioè l'esistenza nella natura dei corpi di un ordine provvidenziale, di un finalismo rigoroso solo parzialmente enunciato nella teleologia aristotelica e stoica. Ma la supremazia della nuova medicina sulla filosofia si estendeva al di là del campo ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] pensiero antico, non esita a proclamarsi "avvocato del cattivo infinito". Tutto ciò comporta poi la negazione di qualsiasi teleologia interna (di segno positivo o negativo, poco importa) nel processo storico-dialettico-dialogico, per cui in Gadamer ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel percorso culturale di Nietzsche si individua la coerenza di un atteggiamento critico [...] vita”, che paga con l’infelicità la sua “passione della conoscenza”, un impulso al sapere libero da ogni teologia e teleologia. Accanto a Democrito viene valorizzato Eraclito che afferma l’innocenza del divenire, il mondo come “il gioco dell’artista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] medium naturae, competono due ambiti di esistenza tra loro distinti, ma comunicanti, e di conseguenza una duplice teleologia: la beatitudo naturalis, raggiungibile da tutti attraverso l’esplicazione delle proprie capacità morali individuali, e la ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] piano trascendentale, giungendo a una posizione – più volte tacciata di diretto idealismo – sostenente l’unità e la cooperazione teleologica di ogni soggetto umano in una ‘vita comune’. Dal canto suo, Gentile termina pochi anni più tardi di delineare ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] delle cose si sposa con la libertà dello spirito. Uno è l'aspetto che la natura stessa mostra quando la si consideri, teleologicamente, come orientata verso un fine, e si giustifichi cosi la bruta contingenza, che rimane al margine e al fondo di ogni ...
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teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.
teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...