MEGARON (τὸ μέγαρον)
Doro Levi
Così viene chiamata nei poemi omerici la parte più intima e solenne del palazzo reale, sala del trono e dei banchetti, luogo di ritrovo della famiglia, ornata con l'arte [...] più squisita e ricercata. Telemaco nel palazzo di Menelao, Ulisse nel palazzo di Alcinoo, ne ammirano le decorazioni lucenti d'oro, di metalli preziosi, di avorî, sulle porte e sulle pareti, le incrostazioni di "ceruleo smalto". In base a tali ...
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Vedi CHIUSI dell'anno: 1959 - 1994
CHIUSI (v. vol. II, p. 559)
A. Rastrelli
I primi insediamenti nell'area urbana di Ch., che Servio (Aen., X, 167) considera una delle più antiche città etrusche attribuendone [...] la fondazione all'eroe eponimo Cluso, figlio di Tirreno o di Telemaco, risalgono al periodo del Bronzo Finale: fondi di capanne protovillanoviane sono stati scavati nel Giardino dei Forti e ai margini della Rocca Paolozzi, dove sono venuti alla luce ...
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SIGNORINI, Giovanni
Silvestra Bietoletti
– Nacque a Firenze il 9 dicembre 1810 da Lorenzo e da Cherubina Piazzini, coniugi di modeste condizioni sociali ed economiche.
Il padre, registrato come vinaio [...] 2008, pp. 237-245; Ead., G. S., pittore del granduca, e la fortuna delle vedute di Firenze nel collezionismo internazionale, in Telemaco Signorini e la pittura in Europa (catal., Padova 2009-2010), a cura di G. Matteucci et al., Venezia 2009, pp. 60 ...
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1. Figlio di Eupite (Εὐπείϑης), è secondo l'Odissea il più scellerato e il più insolente dei proci, i pretendenti di Penelope. Benché dovesse gratitudine a Ulisse, che ne aveva accolto il padre straniero [...] e fuggiasco, è insolente con Penelope e con Telemaco, e va macchinando ripetutamente la morte di quest'ultimo. Insulta Ulisse travestito da mendicante (e quindi, secondo il concetto omerico, sacro ospite) e anzi lo colpisce alla spalla destra con uno ...
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Ridola, Alfonso. – Avvocato e letterato italiano (Napoli 1843 - ivi 1917). Laureatosi in giurisprudenza nel 1865 presso l’Università di Napoli Federico II, fu giudice ordinario e primo avvocato del comune [...] quali A. Manzoni e C. Poerio, autore di numerosi testi giuridici (Difesa dal Municipio di Napoli parte civile contro Telemaco Persiani, Ferdinando Lo Russo e Longone Gaetano, 1895; Difesa dell’ingegnere Signor Enrico Alemagna e del Sindaco di Napoli ...
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Figlia unica, secondo la tradizione più comune, di Menelao e d'Elena, e, come la madre, molto bella. Secondo la versione più antica (Omero) E. viene promessa sposa da Menelao sotto le mura d'Ilio al figliuolo [...] di Achille Neottolemo e dopo la caduta di Troia le nozze vengono celebrate. Telemaco giunge appunto presso Menelao quand'egli festeggia quelle nozze. Secondo un'altra versione più tarda, E. è già fidanzata prima della guerra di Troia ad Oreste. ...
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(gr. ᾿Οδυσσεύς, lat. Ulixes) Eroe greco re di Itaca, figlio di Laerte e di Anticlea.
Il personaggio nella letteratura antica
Nell'Iliade è il fedele collaboratore di Agamennone e degli altri eroi, guerriero [...] ombre dell'Ade, le Sirene, Scilla e Cariddi, Calipso, i Feaci. Tornato a Itaca, con l'aiuto del figlio Telemaco uccide i Proci, pretendenti della fedele moglie Penelope e, paternamente amorevole con i servi fedeli, punisce severamente gl'infedeli ...
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Pseudonimo del poeta e romanziere belga Jan-Albert Goris (Anversa 1899 - Lubbeek, Brabante, 1984), di lingua fiamminga. Dapprima poeta, animato da un cattolicesimo militante (Lof-litanie van de H. Franciscus [...] e clericale: Het boek van Joachim van Babylon (1947; trad. it. Gioacchino di Babilonia, 1976), Telemachus in het dorp ("Telemaco nel villaggio", 1948), Klaaglied om Agnes ("Elegia per Agnese", 1951), De vleespotten van Egypte ("I banchetti d'Egitto ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] è animato da vivo desiderio di sentire l'arte di chi scrisse la strage dei Proci e le scene che la precedono e la Telemachia; che possa parere meno unitario, dipenderà dal fatto che l'Odissea è infatti (v. sopra, p. 337) meno una dell'Iliade. Questo ...
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SCALZI, Carlo
Davide Mingozzi
– Nacque probabilmente a Genova attorno al 1700.
Francesco Saverio Quadrio (1744, p. 532) lo indicò come nativo di Voghera, ma altre fonti sono concordi nell’attribuirgli [...] del cantante, castrato.
Debuttò nel Carnevale del 1718 a Roma nel teatro Capranica, in parti di seconda donna nel Telemaco di Alessandro Scarlatti e nella Berenice regina di Egitto del figlio Domenico e di Nicola Porpora; nei libretti comparve come ...
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generazione Telemaco
loc. s.le f. L'insieme di persone che entra nella vita attiva, per motivi di anagrafe, in un'epoca di crisi ed incertezza politica, sociale, economica, cercando di recuperare dalla generazione precedente indicazioni di...
mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...