PROVAGLI, Bartolomeo
Daniele Pascale Guidotti Magnani
PROVAGLI, Bartolomeo. – Nacque a Bologna il 9 ottobre 1608, quintogenito di Orazio e di Eleonora Menganti, nella casa di strada Galliera 564 (attuale [...] che a Provagli si debbano anche le antiporte dei vari tomi, nelle quali tornano temi a lui cari: giardini villerecci, fortificazioni, telamoni e una scena di conio di monete.
Morì il 10 gennaio 1672 e due giorni dopo fu sepolto nella tomba di ...
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Vedi CENTURIPE dell'anno: 1959 - 1994
CENTURIPE (Κεντόριπα, Κεντόριψ, Κεντούριπαι, Centurĭpae)
G. V. Gentili
Centro abitato della Sicilia, oggi in provincia di Enna, di origine sicula poi ellenizzato [...] effetti scenografici, si disposero le abitazioni ellenistico-romane riccamente ornate di motivi plastici in terracotta (cariatidi, telamoni), di pitture parietali e di pavimentazioni in cocciopesto. Partitamente nel I sec. dell' Impero, sorsero nel ...
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REIFF, Gian Giacomo
Cristiano Giometti
REIFF, Gian Giacomo (Johannes-Jacobus Reyff). – Nacque nella città svizzera di Friburgo il 5 maggio 1627 da Francesco e da Elisabeth Künimann (Pflug, 1994, p. [...] a quell’epoca non dovevano essere ancora del tutto perfezionati: le riquadrature delle canne d’organo, ornate con putti-telamoni che sorreggono ghirlande, furono eseguite da Reiff entro il luglio del 1661, mentre la doratura si deve a Giovan Battista ...
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BRANCA, Giulio
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Cannobio il 13 dic. 1850 da Ludovico, avviato all'arte dallo scultore cannobiese Bergonzoli, frequentò all'Accademia di Brera la scuola del nudo e quella [...] falde del tetto della navata minore, scolpendo tra il 1897 e il 1900, in marmo bianco di Musso, i due telamoni-doccioni nel cornicione sopra il broletto e i quattro nel cornicione superiore della navata centrale, e inoltre alcune buone figurette ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (v. vol. III, p. 219 e S 1970, p. 289)
A. Bammer
Nei dintorni della città i più antichi siti archeologici risalgono all'Età del Bronzo. Si tratta di monticoli [...] . Recentemente, la terrazza Ν è stata datata in epoca antonina, e le figure dei telamoni sono state interpretate come barbari. La statua colossale dell'imperatore Tito, che doveva trovarsi all'aperto sopra la terrazza, viene ora ricostruita come ...
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Vedi CARIATIDE dell'anno: 1959 - 1994
CARIATIDE (v. vol. II, p. 339)
G. Capecchi
Per la forma architettonica della figura femminile portante, una serie numerosa di studi monografici, l'edizione di documenti [...] di Vaste, come le due piccole c. tarentine (da naìskos?) ora a Ginevra. L'area di diffusione è, come per i telamoni, la Sicilia e l'Italia meridionale; come in quelli, le c. di certa e non illusoria funzione portante appaiono solidali al blocco ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] di due contrafforti e un timpano spezzato: strutture possenti, che arginano visivamente le composizioni storeriane. Negli otto telamoni che affiancano le cartelle, Noris (1985, p. 294) individua - con qualche margine di dubbio - una delle rare ...
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CARLONE (Carloni), Taddeo
Paola Costa Calcagno
Figlio di Giovanni, nacque a Rovio (Mendrisio) presso il lago di Lugano nel 1543, seguì il padre, scultore, e il fratello Giuseppe a Genova dopo la metà [...] il palazzo come di Lionardo Salvago; vedi ancora Genova, Strada Nuova, Genova 1967, p. 203), il portale con i due telamoni del palazzo di Franco Lercari (ora Lercari Parodi, via Garibaldi, datato dal Poleggi entro il 1580), e i due busti marmorei ...
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FERRARI, Daniele (Giulio Daniele)
Vittorio Caprara
Figlio di Giovanni Paolo e di Aurelia Maderna, nacque a Milano il 31 (e non il 14 come afferma il Pirri, 1952, p. 53) genn. 1606 nella parrocchia di [...] della chiesa milanese di S. Maria presso S. Celso, ma mantengono inalterato il proprio diametro. I giovanetti fungenti da telamoni presentano espressioni dolci e aggraziate, ben lontane da quelle dei loro più corpulenti avi del sec. XVI. Un motivo ...
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Statua femminile, oppure busto di donna terminato inferiormente in erma, o colonna, o prisma e usato a sorreggere architravi, o mensole, o altri membri di architettura. È termine impropriamente adoperato [...] si conserva nel museo di Costantinopoli. La trabeazione della cella, nel tempio di Giove ad Agrigento, era sorretta da telamoni giganteschi.
La figura umana in atto di sorreggere è elemento usuale dell'arte etrusca, particolarmente negli oggetti di ...
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telamone
telamóne s. m. [dal lat. telămo(n) -onis, gr. τελαμών -ῶνος, affine al gr. τλῆναι «sostenere» e al lat. tollĕre «sollevare»]. – In architettura, figura maschile scolpita (detta anche atlante), usata in luogo di colonna o pilastro...
cariatide
cariàtide s. f. [dal lat. caryatis -ĭdis, gr. Καρυᾶτις -ιδος «donna di Carie», poi anche «sostegno»]. – 1. Figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti membrature architettoniche; il nome...