TelAviv
Città d’Israele, seconda a Gerusalemme per numero di abitanti. Fondata nel 1909 su una striscia costiera a N di Jaffa da un gruppo di famiglie di coloni ebrei, per essere insediamento modello, [...] T.A. conta la più alta concentrazione mondiale di edifici in stile modernista nel centro storico. Dopo aver acquistato popolazione nel corso delle successive , T.A. venne unificata con Jaffa nel 1950, formando la conurbazione di TelAviv-Jaffa. ...
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Militare e uomo politico israeliano (Degania 1915 - TelAviv 1981), di famiglia originaria dell'Ucraina. Giovanissimo aderì alla Hagānāh, l'organizzazione militare sionista in Palestina durante il mandato [...] britannico, e fu imprigionato dal 1939 al 1941; comandante di brigata nel 1948, fece parte della delegazione israeliana nelle trattative che portarono all'armistizio con la Giordania (Rodi, apr. 1949). ...
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Storico dell'antichità (Kišinëv 1897 - TelAviv 1981). Si formò a Berlino; nel 1938 si trasferì dapprima in Francia, quindi (dal 1942) negli USA (la grafia del cognome è cambiata, in conformità, da Bickermann [...] in Bikerman, infine in quella attuale). Si è occupato prevalentemente della storia politica, culturale, religiosa del mondo ellenistico, di testi biblici d'interesse storico e dei rapporti tra ambienti ...
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Storico (n. in Lituania 1874 - m. TelAviv 1958), dal 1926 prof. all'univ. ebraica di Gerusalemme, scrisse in ebraico Gesù di Nazareth (1922), una storia della letteratura ebraica moderna (6 voll., 1930-50) [...] e una storia del giudaismo tra il primo e il secondo Tempio (5 voll., 1949) ...
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Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, TelAviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] Comandò dal 1941 uno speciale ufficio cui fu assegnato il compito di individuare, deportare e sterminare gli ebrei, gli zingari e altri nemici del Reich. Dopo la fine della guerra fuggì in Siria (1948), ...
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Uomo politico israeliano, nato a Brest-Litovsk il 16 agosto 1913. Aderì da ragazzo al movimento giovanile sio nista di estrema destra Betar (ispirato da Z. Jabotinsky), che arrivò a dirigere nel 1939. [...] attività politica.
Bibl.: M. Begin, The revolt. Story of the Irgun, Londra 1951; M. Ghilboa, Six years-Six days, Tel-Aviv 1969; Institute for Palestine Studies, Who is Menahem Begin?, Beirut 1978; T. H. Haber, Menahem Begin, Parigi 1978; S. Shiffer ...
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Rabin, Yitzahak
Generale e politico israeliano (Gerusalemme 1922-TelAviv 1995). Nato in una famiglia di immigrati di origine russa, si diplomò presso la Scuola agraria di Kaduri a Kfar Tabor nel 1940. [...] tornando alla guida del governo
1993
Firma con Y. ‛Arafat, una Dichiarazione di principi che implica il riconoscimento reciproco fra OLP e Israele
1994
Ottiene insieme ad ‛Arafat e a Peres il premio Nobel per la pace
1995
Viene ucciso a TelAviv ...
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Stern, Avraham
Combattente nazionalista sionista (Suwałki 1907-TelAviv 1942). Di origine polacca, si trasferì a 18 anni in Palestina, dove entrò in Haganah, la forza di difesa dello , abbandonandola [...] nel 1932 per partecipare alla fondazione dell’Irgun. Negli anni Trenta, organizzò una rete di sostegno e di formazione di guerriglieri ebraici in Polonia, addestrandoli per la conquista della Palestina; ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] G. Heller, S. Zarfati e Y. Kriscky (1995) e il Wall Gate Hotel & Tower di J. e J. Shiloni (1997); a TelAviv la nuova sinagoga cymbalista di M. Botta (1998), il Palmac Museum of History di Z. Hecker (2002). il Museo delle vittime dell’Olocausto a ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] furono seguiti, fin dal 1989, da ripetute iniziative di pace, ma queste continuarono a scontrarsi con l’ostilità di TelAviv. La situazione si sbloccò solo quando Israele e OLP giunsero infine a un riconoscimento reciproco e firmarono a Washington ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...