Direttore d'orchestra israeliano (n. TelAviv 1955). Talento precocissimo, ha studiato dall'età di otto anni alla Musikhochschule di Berlino, grazie a una borsa di studio della Fondazione artistica di [...] Israele. Nel 1972 ha debuttato come direttore al Mozarteum di Salisburgo e nel 1975 ha vinto il concorso Karajan. Direttore musicale del teatro San Carlo di Napoli (1984-85) e dell'Opera di Genova (1986-88), ...
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Poeta israeliano di origine tedesca (Berlino 1930 - TelAviv 2020), emigrato in Palestina nel 1935. Collaboratore della rivista letteraria Likrāt ("Verso"), è stato tra i sostenitori di un rinnovamento [...] in campo letterario (Zĕman we ritmōs eṣel Bergson we ha-shīrā ha-mōdernīt "Tempo e ritmo presso B. e la poesia moderna", 1966). Al primo volume di liriche Shirīm rishōnīm ("Prime poesie", 1955), seguirono ...
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Scrittore, giornalista e pittore israeliano (TelAviv 1930 - ivi 2013). Dopo essere stato ferito durante la guerra d'indipendenza (1948), si trasferì a New York. Pubblicò numerosi romanzi in ebraico (Himmo [...] melekh Yerushalayim, 1969, trad. it. Himmo re di Gerusalemme, 2018; Adam ben kelev, 1969, trad. it. Adamo risorto, 1995; Aravī tov, 1984, trad. it. Confessioni di un arabo buono, 1997) e scrisse insieme ...
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Generale e uomo politico israeliano (Gerusalemme 1922 - TelAviv 1995). Capo di Stato Maggiore (1964-68), guidò le forze armate israeliane nella guerra dei Sei giorni (giugno 1967). Ambasciatore a Washington [...] (1968-73), deputato laburista dal 1974, fu ministro del Lavoro (marzo-maggio 1974), quindi primo ministro dal giugno dello stesso anno fino al 1977. Ministro della Difesa (1984-90), diresse la repressione ...
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Scrittrice israeliana (Varsavia 1926 - TelAviv 2014). Emigrata in Palestina da bambina, ha frequentato il liceo di Haifa. Tra i suoi romanzi ricordiamo Ănāšīm ăhērīm hēm ("Essi sono della gente diversa", [...] 1950); Rĕhōv ha-madrēgōt ("La via delle scale", 1956), descrizione di un quartiere povero di Haifa e dei suoi due protagonisti, un giovane appartenente a questo ambiente e una ragazza ricca di cui si innamora; ...
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Uomo politico israeliano (Ruzinoy, Polonia, 1915 - TelAviv 2012). Sionista, nel 1935 si trasferì in Palestina, dove entrò a far parte dell'Irgùn zwaì leumì, quindi del Loḥamei ḥerut Israel (1940). Arruolatosi [...] nei servizi segreti israeliani (1949), vi ricoprì incarichi di rilievo tra il 1955 e il 1965. Entrato (1970) nel partito di estrema destra Herut, fu eletto deputato nel 1973. Più volte ministro degli Esteri ...
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Poeta ebreo (n. presso Poltava 1900 - m. TelAviv 1973). Compì gli studî in Russia e alla Sorbona di Parigi; nel 1921 si trasferì in Palestina, dove intraprese una fervida attività editoriale, pubblicando [...] numerosi periodici (Dābār "Parola"; ha-Āreṣ "La terra"; Kĕtūbīm "Scritti"; Tūrīm "File"; ῾Amūdayim "Le due colonne"). Nei suoi poemi (Dĕwai "Dolore", 1924; Bā-gălgăl "Nella ruota", 1927) e nelle sue raccolte ...
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Scrittore e drammaturgo israeliano (Włocławek 1920 - TelAviv 2016); nel 1926 emigrò in Palestina. La sua prosa è profondamente ispirata alla realtà israeliana. Tra le sue opere: la raccolta di racconti [...] Rū'aḥ yamīn ("Vento di mare", 1950); il dramma teatrale Ḥanna Szenes (1958), dal nome della protagonista; il romanzo Hedwā we-ănī ("Hedwa e io", 1964) e Fogelman (1987), in cui M. analizza il conflitto ...
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Drammaturgo e prosatore israeliano (TelAviv 1943 - ivi 1999). Esordì con At-we-anī we-ha-milḥāmāh habā'ā ("Tu e io e la prossima guerra", 1968) e Malkat ha-ambaṭiyyāh ("La regina della vasca da bagno", [...] 1970), satire sulla società israeliana dopo la guerra del 1967. Tra le altre sue opere teatrali ricordiamo Ya ῾akobi we-Leindental ("Yaakobi e Leindental", 1972), sui temi del teatro dell'assurdo, e Yisūrēy ...
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Scrittore israeliano (TelAviv 1934 - ivi 1981). La sua produzione artistica (i racconti Hadōd Pereṣ mamrī' "Lo zio Perez spicca il volo", 1972, trad. it. 1993; i romanzi Zikhrōn devarīm "Inventario", [...] 1977, trad. it. 1994, e Sōf dāvār "La fine", 1984) ha segnato una svolta decisiva nella narrativa israeliana per l'uso di una lingua innovativa: una sintesi tra l'ebraico colloquiale e quello dotto, attinto ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...