Pseudonimo del poeta israeliano di origini russe Yeḥiel Perlmutter (n. in Volinia 1904 - m. TelAviv 1992), emigrato in Palestina nel 1925. Peculiari sono le caratteristiche della poetica e del linguaggio [...] di Y., che percepì l'esilio dei Palestinesi dopo il 1948 come una sorta di tragedia parallela a quella dell'Olocausto. Alla luce di ciò egli volle creare un idioma con vocaboli e strutture attinte sia ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele e avviare le procedure per il trasferimento dell’ambasciata da TelAviv, dando seguito al Jerusalem Embassy Act approvato dal Congresso nel 1995 ma mai applicato dai presidenti che lo ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] furono seguiti, fin dal 1989, da ripetute iniziative di pace, ma queste continuarono a scontrarsi con l’ostilità di TelAviv. La situazione si sbloccò solo quando Israele e OLP giunsero infine a un riconoscimento reciproco e firmarono a Washington ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele.
Nel territorio del Libano (arabo Lubnān) sono ben riconoscibili [...] la ricostituzione di una presenza organizzata dell’OLP a Beirut e nel L. meridionale, con le conseguenti rappresaglie di TelAviv, sferrava violenti attacchi contro i campi profughi palestinesi.
Il ritiro israeliano dal L. fu seguito da una crescita ...
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Manguel, Alberto. – Scrittore e saggista argentino naturalizzato canadese (n. Buenos Aires 1948). Intellettuale cosmopolita, trascorsa l'infanzia a TelAviv ha fatto ritorno in Argentina per poi abbandonare [...] il Paese nel 1968 e soggiornare in Francia, Inghilterra, Italia, Tahiti e quindi in Canada. Pensatore eclettico, ha indagato con acutezza e profondità di analsi temi connessi con la storia della lettura ...
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Keret, Etgar. – Scrittore e regista israeliano (n. Ramat Gan 1967). Docente alla facoltà di Cinema e televisione dell’Università di TelAviv, è tra gli scrittori emergenti della nuova letteratura israeliana. [...] Sperimentatore di una scrittura che scardina le regole tradizionali del narrato, K. è autore di storie brevi, talora di taglio umoristico, intrise della visione disincantata di una realtà in crisi, che ...
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Nevo, Eshkol. - Scrittore israeliano (n. Gerusalemme 1971). Nipote di L. Eshkol, ha vissuto tra Israele e gli Stati Uniti prima di completare gli studi a TelAviv. Dopo aver lavorato come pubblicitario, [...] si è dedicato alla scrittura e all’insegnamento di scrittura creativa in diverse università israeliane. In Italia sono stati editi: Nostalgia (2005, Book Publisher's Association's Golden Book Prize), La ...
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HERZBERG, Judith
Jeannette Koch Piccio
Scrittrice nederlandese, nata ad Amsterdam il 4 novembre 1934. Figlia del giurista e letterato Abel J., ebreo russo sopravvissuto al campo di sterminio di Bergen-Belsen, [...] (1989, riadattamento dell'omonimo lavoro teatrale).
Ha pubblicato un volume di lettere e articoli: Tussen Amsterdam en TelAviv (1988, Tra Amsterdam e TelAviv) e Brief aan wie niet hier is: tussen Jerusalem en Amsterdam (1996, Lettera a chi qui non ...
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Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] d'arte moderna di Roma (1997). Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui la laurea honoris causa in filosofia dall'università di TelAviv (1996).
Alla sua formazione hanno contribuito le letture di B. Spinoza, K. Marx, S. Freud, di A. Breton e ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...