Architetto (Odessa 1905 - TelAviv 1962). Giunto in Palestina nel 1921, studiò a Gerusalemme e completò i suoi studî a Gand. Fu uno dei pionieri dell'architettura moderna in Israele realizzando importanti [...] edifici pubblici: a TelAviv, il palazzo Histadrut (1950-56) e, in collab. con il figlio Ram (n. 1931), l'auditorio F. R. Manne e il palazzo Zim (entrambi 1956-62); a Gerusalemme, edifici amministrativi e l'auditorio Weiss presso la nuova università ...
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Scultrice francese di origine russa (Konstantinovka, Ucraina, 1888 - TelAviv 1968). Lasciata la Russia per la Palestina nel 1904, nel 1910 si stabilì a Parigi, dove frequentò la Scuola di arti decorative [...] e l'Accademia russa ed ebbe modo di conoscere i più significativi rappresentanti dell'avanguardia artistica. Influenzata all'inizio dal cubismo, scolpì figure molto stilizzate; dopo il 1945 si dedicò prevalentemente ...
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Pittore israeliano (Borispol, Ucraina, 1891 - TelAviv 1985). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, Z. si trasferì in Palestina nel 1923 e completò i suoi studî a Parigi (1927). Nel 1947 fu uno dei fondatori [...] del gruppo d'avanguardia ebraico "Nuovi Orizzonti". Pittore dotato di una forte emotività, da una pittura di paesaggio che rivela chiare tracce d'intimismo, è giunto a un lirico astrattismo ...
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Poeta ebreo (Radi, Volinia, 1873 - TelAviv 1934); trasferitosi in Palestina nel 1924, vi divenne uno dei massimi esponenti della vita culturale ebraica. Ha scritto in ebraico e in yiddish poesie ricche [...] di pathos drammatico, in cui l'esaltazione del giudaismo messianico si intreccia con l'affermazione risoluta degli ideali sionisti. Oltre a racconti assai diffusi, B. è anche autore di saggi filologico-critici ...
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Zukerman, Pinchas. - Violinista israeliano (n. TelAviv 1948). Formatosi in patria, fu notato nel 1961 da I. Stern e P. Casals, grazie ai quali poté perfezionarsi negli Stati Uniti. Padrone di un vasto [...] repertorio, ha intrapreso un'intensa carriera concertistica, anche in veste di violista, effettuando numerose incisioni discografiche. Dal 1971 si dedica anche alla direzione d'orchestra ...
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Poeta e letterato ebreo (Belz, Bessarabia, 1881 - TelAviv 1958); dal 1919 in Israele. Autore di numerosi volumi di poesie, per cui ottenne il premio Bialik, e di traduzioni da lingue europee. Tra i suoi [...] saggi letterarî, Shīrat Bialik ottenne il premio Ussishkin. Diresse numerosi periodici (Mōledet, Ma῾ăbărōt, Ha-Shillo῾aḥ) ...
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Medico e filosofo (Berlino 1905 - TelAviv 1960). Si formò in psicologia del profondo con C. G. Jung (1933-34); fu sempre attivo a TelAviv. Opere principali: Ursprungsgeschichte des Bewusstseins (1949); [...] Amor und Psyche (1952); Umkreisung der Mitte (1953-54); Die grosse Mutter (1956); Der schöpferische Mensch (1959) ...
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Karavan, Dani
Simona Ciofetta
Scultore israeliano, nato a TelAviv il 7 dicembre 1930. Dopo aver studiato a TelAviv e alla Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, K. ha completato la sua [...] Arti di Firenze (1956-57), studiando la tecnica dell'affresco, e all'Académie de la Grande Chaumière a Parigi. Tornato a TelAviv nel 1957, ha continuato a svolgere la sua attività anche a Parigi e a Firenze, realizzando environments e installazioni ...
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Rabin, Yitzahak
Generale e politico israeliano (Gerusalemme 1922-TelAviv 1995). Nato in una famiglia di immigrati di origine russa, si diplomò presso la Scuola agraria di Kaduri a Kfar Tabor nel 1940. [...] tornando alla guida del governo
1993
Firma con Y. ‛Arafat, una Dichiarazione di principi che implica il riconoscimento reciproco fra OLP e Israele
1994
Ottiene insieme ad ‛Arafat e a Peres il premio Nobel per la pace
1995
Viene ucciso a TelAviv ...
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Stern, Avraham
Combattente nazionalista sionista (Suwałki 1907-TelAviv 1942). Di origine polacca, si trasferì a 18 anni in Palestina, dove entrò in Haganah, la forza di difesa dello , abbandonandola [...] nel 1932 per partecipare alla fondazione dell’Irgun. Negli anni Trenta, organizzò una rete di sostegno e di formazione di guerriglieri ebraici in Polonia, addestrandoli per la conquista della Palestina; ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...