Pensatore, nato a Jena il 18 luglio 1796, morto a Stoccarda l'8 agosto 1879, figlio di Johann Gottlieb (v.), di cui pubblicò la raccolta delle opere. Insegnò nelle università di Bonn e di Tubinga.
Fu l'iniziatore [...] il panlogismo e panteismo hegeliano e appellandosi di nuovo ai diritti della conoscenza empirica, tornò infine a rivalutare il teismo cristiano; e ne diresse l'organo letterario, la Zeitschrift für Philosophie und spekulative Theologie, che iniziò le ...
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Forma di buddhismo che trae origine dalla scuola cinese della ‘Pura Terra’ e attualmente ha la sua maggiore diffusione in Giappone. In esso la dottrina liberatrice buddhista, essenzialmente fondata sul [...] superamento della funzione e della realtà ontologica delle figure divine (transteismo), si trasforma in tendenze monoteistiche in rapporto devozionale e creaturale con il Buddha Amitābha, il quale salva, per gratuito intervento, il fedele. ...
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Filosofo (Selkirk 1855 - Cambridge 1935). Professore di filosofia morale a Cambridge (1900-33), uno degli esponenti del neoidealismo inglese, vicino peraltro piuttosto all'impostazione teorica della scuola [...] Baden ("filosofia dei valori") che non alle posizioni dell'idealismo tedesco classico. Aderì infine a una forma di teismo etico. Opere principali: The ethics of naturalism (1885, critica dell'etica evoluzionistica); Recent tendencies in ethics (1904 ...
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Missionario cappuccino (Matraia, Lucca, 1814 - Kharṭūm 1856). Visse a lungo in Abissinia, delle cui lingue acquistò profonda conoscenza; compose, tra l'altro, due trattatelli in ge'ez (Hatatā Zar'a Yā'qob [...] e Hatatā Walda Hawāryāt) che, ritenuti sulle prime opere originali di Abissini, per le idee di teismo aconfessionale in essi espresse destarono vivo interesse fra gli orientalisti, finché non ne fu dimostrata dalla critica europea la vera paternità. ...
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NEOSCOLASTICA
Agostino Gemelli
. Col nome di filosofia neoscolastica si intende propriamente la restaurazione del pensiero medievale nell'ambito della civiltà moderna, considerando il pensiero medievale [...] , a discussioni e polemiche appassionate. Gli elementi essenziali del movimento si possono riassumere così: riaffermazione critica del teismo e realismo tomistico di fronte al monismo e fenomenismo fatta per via puramente razionale e autonoma, com'è ...
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Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] di Newton e al tentativo di conciliarla con la teologia anglicana. A una esposizione appunto delle idee principali di questo teismo sperimentale, che avrà un ruolo dominante nella cultura inglese della prima metà del secolo 18º, furono dedicati i ...
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Storico delle religioni ed ebraista (West Chester, Pennsylvania, 1851 - Cambridge, Massachusetts, 1931), prof. di ebraico e storia delle religioni all'Andover theological seminary, poi di teologia e storia [...] review. Nelle sue opere M. segue un indirizzo eminentemente filologico; sulle sue interpretazioni storiche influì quella tendenza a un teismo razionale e moralistico, cui aderì soprattutto verso la fine della vita. Tra le sue opere: Commentary on the ...
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Sorley, William Ritchie
Filosofo inglese (Selkirk, Scozia, 1855 - Cambridge 1935). Prof. di filosofia morale a Cambridge (1900-33), fu uno degli esponenti del neoidealismo inglese, più vicino all’impostazione [...] al dualismo tra valori (fatti, scienze storiche) e scienze naturali in funzione antinaturalistica, aderendo infine a una forma di teismo etico. Il suo interesse per la storia della filosofia è documentato tra l’altro dalla sua A history of English ...
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Filosofo, nato a Spinazzola (Puglie) il 23 dicembre 1831 e morto a Torino il 16 gennaio 1917. Professore di filosofia teoretica nelle università di Pavia e di Torino, fu seguace della filosofia hegeliana, [...] morte (La pena di morte e la sua abolizione dichiarate teoricamente e storicamente secondo la filosofia hegeliana, Milano 1875); e investì con una critica vivacissima il teismo e le sue concezioni dell'esistenza di Dio e della natura dell'anima (Il ...
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deismo
Orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, stabilita dalla ragione naturale, costituisce insieme all’immortalità [...] o di mistero, in nome della ragione e della libertà di coscienza. Il termine deriva dal latino deus, come teismo dal greco ϑεός. I due termini, d. e teismo (il primo appare già nel 16° sec., forse usato per la prima volta dal calvinista M. Viret; il ...
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teismo1
teismo1 s. m. [der. del gr. ϑεός «dio»]. – 1. Termine filosofico designante in generale ogni dottrina che riconosce l’esistenza di Dio; nel senso più ampio, si contrappone perciò all’ateismo, che è la negazione, comunque compiuta,...
teismo2
teismo2 s. m. [der. di tè1]. – In medicina, sindrome morbosa da uso prolungato ed eccessivo di tè, rappresentata prevalentemente da disturbi cardiaci e nervosi, analoghi a quelli provocati dal caffè.