Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] regione a regione e, addirittura, da comune a comune (il siciliano di Palermo è diverso da quello di Catania); in Germania il tedesco usato in Baviera è diverso da quello di Amburgo. Il tempo che passa è un altro elemento che modifica una lingua: l ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] , il Mulino.
Marello, Carla (1989), Dizionari bilingui, con schede sui dizionari italiani per francese, inglese, spagnolo, tedesco, Bologna, Zanichelli.
Masini, Andrea (2010), Scritti di storia della lingua italiana, Milano, Cisalpino - Monduzzi ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione (➔ appellativi; ➔ convenevoli).
Sul piano morfologico, in italiano si tratta di pronomi di persona diversa:
(a) di seconda persona: sing. tu, ti; pl. voi, vi, Voi, Vi;
(b) di terza persona: sing. Lei, ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] et al., Tübingen, Narr, pp. 63-76.
Stammerjohann, Harro et al. (2008), Dizionario di italianismi in francese, inglese e tedesco, Firenze, Accademia della Crusca.
Titta Rosa, Giovanni & Ciampitti, Franco (a cura di) (1934), Prima antologia degli ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] politica: gli interventi di Togliatti all’Internazionale nel 1926, in Attualità della retorica. Atti del I convegno italo-tedesco (Bressanone, 1973), introduzione di G. Folena, Padova, Liviana, pp. 169-186.
Simonini, Augusto (1978), Il linguaggio di ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] lavora Mario? (Jezek 2003: 79).
Un criterio importante per la classificazione dei verbi è quello denominato con termine tedesco Aktionsart (lett. «tipo di azione», termine coniato da Agrell 1908; in italiano, azionalità).
L’Aktionsart indica il modo ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] u. Le consonanti tipicamente semitiche (faringali ḥ e ῾ayn, enfatiche ṭ e q) sono scritte con il cuneo ingrossato (in tedesco Winkelhaken) da solo (per ῾ayn, imitando il segno fenicio) oppure posto all'estremità di un tratto verticale od orizzontale ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] parlante, mentre quella del soggetto non argomentale è impossibile;
(c) lingue a soggetto quasi obbligatorio, come il tedesco e altre lingue germaniche; in esse il soggetto argomentale è sempre obbligatorio, quello non argomentale può essere omesso ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] gli anglicismi diventano appena una cinquantina (lo 0,7%), contro i più di quattrocento francesismi (5,7%). Spagnolo, tedesco e altre lingue hanno fornito prestiti in quantità molto minori.
Una distinzione di grande rilievo storico è quella tra ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] der Universität Innsbruck, pp. 580-586.
Chiari, Isabella & Castagna, Silvia (2005), La fonotassi statistica dell’italiano e del tedesco: i nessi consonantici, in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...