Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] lo hanno preceduto. Si assiste oggi a una commistione più radicale del semplice impiego, com’era in passato, del termine tedesco o francese, adattato o meno: è conseguenza della maggiore familiarità con la lingua straniera di masse più scolarizzate e ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] Nespor & Mehler 1999). Di conseguenza, in giapponese, il ritmo sarà tendenzialmente isomoraico, in italiano isosillabico, in tedesco o inglese isoaccentuale. Questa nuova linea di ricerca ha dato impulso allo sviluppo di vari algoritmi matematici ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] » (43), o di «dire qualcosa, comunicare» (44):
(41) [il professore]sintagma nominale ha parlato [del romanticismo tedesco]sintagma preposizionale
(42) [il professore]sintagma nominale parla [tre lingue]sintagma nominale
(43) [suo figlio]sintagma ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] I (metà del XVII secolo) era convinto che valesse di più «un’aria italiana cantata da un cavallo che un’aria tedesca in bocca di brava e bellissima artista» (Bonomi 1998: 44). Naturalmente non mancano opinioni opposte. La polemica tra Italia e ...
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In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] diverso tra le lingue. Quanto alle lingue romanze, il test dell’ausiliare (valido anche per molte lingue germaniche: il tedesco, il neerlandese, il danese, l’islandese) è considerato in genere produttivo, a esclusione dello spagnolo e del portoghese ...
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DRAGO (Dracco, Dracon), Luigi Onorato
Elisa Mongiano
Di famiglia nizzarda, oriunda della Provenza, nacque a Sospello (Nizza) nel 1512. Compì studi giuridici, conseguendo il dottorato in diritto civile [...] e in specie con il latino. L'autore mostra di conoscere latino, francese, spagnolo e di possedere qualche nozione di tedesco, greco ed ebraico. Alcune osservazioni (sulla confusione tra z ed s, sulla pronunzia di -tz e di rams) risultano ancora ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] ➔ genere a termini stranieri non tradotti, risolto di solito mantenendo il genere della lingua originale (per il neutro greco, latino, tedesco, ecc. l’accordo è al maschile) e, per l’inglese, oscillando tra la scelta generalizzata del maschile e il ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] delimitato della realtà, organizzati da termini che si delimitano e oppongono reciprocamente. Per es., nel campo del ‘sapere’, il tedesco del 13° sec. opponeva wisheit, il «sapere» spirituale in generale, ai più specifici kunst, l’«arte» cortese, e ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...]
Con la locuzione filosofia p. si designò in Germania, a metà del 18° sec., l’attività di un gruppo di scrittori dell’illuminismo tedesco (M. Mendelssohn, T. Abbt, J.J. Engel, C. Garve, C. Nicolai, E. Platner, J.G. Sulzer), in quanto rivolta in forme ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] . In questo senso i L. come stirpe germanica definitivamente formata non sono più antichi dei loro stanziamenti in area tedesca. Del resto lo stesso mito chiama gli antenati scandinavi dei L. Winnili (forse «cani vittoriosi»), il che lascia supporre ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...