Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] -431); a Vienna usato a corte, tanto che Metastasio nel suo lungo soggiorno viennese non sentì la necessità di imparare il tedesco, e neppure Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart (Marazzini 20023: 341-344), il quale a sua volta si dilettava a ...
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lingue del mondo
Franco De Renzo
Parlare in moltissimi modi
Non è possibile conoscere il numero preciso delle lingue del mondo. Sono migliaia e migliaia e il loro numero non si può far coincidere con [...] così. In Svizzera, per esempio, che è un piccolo Stato confinante con l’Italia, ci sono ben quattro lingue ufficiali diverse: tedesco, francese, italiano e ladino. In Canada sono tre: francese, inglese, ma c’è anche l’inuit, la lingua degli Eschimesi ...
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sintassi
Domenico Russo
Le regole che strutturano una lingua
La sintassi studia la struttura della frase, i suoi elementi e i procedimenti che esprimono i rapporti fra le idee, sia in una singola frase [...] declinazione o sistema dei casi e gli studenti italiani lo incontrano quando studiano il greco, il latino o il tedesco. Proprio per la natura profonda e astratta delle idee studiate dalla sintassi questa parte degli studi linguistici (linguistica) ha ...
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Linguistica
In fonetica, articolazione di una fricativa glottidale (o laringale), cioè il soffio espiratorio che è articolato principalmente nella laringe; in alcune lingue è sonoro. Nelle lingue che adoperano [...] e tendono a trasformarsi in fricative.
È detta h aspirata la fricativa glottidale (o spirante laringale) h, per es. in tedesco haben. Meno propriamente, è detta aspirata anche l’h iniziale francese (sempre muta nella pronunzia odierna), che sta a ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] anni ne possedeva già una decina fra antiche e modeme, quali l'ebraico, il caldaico, il siriaco, il greco, il latino, il tedesco, il francese, l'inglese, lo spagnolo. Nel 1768 i gesuiti furono espulsi dal ducato di Parma e Piacenza: al momento dell ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] spagnolo moderno), o un j uguale o simile all’i semiconsonante italiano ma più nettamente distinto dall’i vocale (in tedesco, nella maggior parte delle lingue germaniche e slave e in molte trascrizioni dall’alfabeto cirillico e da altri).
Come il ...
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In grammatica, proposizione i. è quella con cui si pone una domanda. Può essere diretta, quando consiste in una proposizione indipendente (che cosa fai?), o indiretta quando è una proposizione subordinata [...] richiedendo particelle speciali (ne, num, nonne in latino, est-ce que in francese) o l’inversione delle parole (in francese e in tedesco, dove il soggetto segue il verbo, e in inglese, dove il soggetto è posto dopo il verbo ausiliare to do, to have ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] grazie alla fortuna di Petrarca e del petrarchismo: soneto in spagnolo e portoghese; sonnet in francese, inglese, olandese; sonett in tedesco e in svedese; sonet in danese, polacco e russo; szonett in ungherese; sone in turco; ma anche in neogreco ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] forme più elaborate di prestito che sono i ➔ calchi, in diversi casi si può risalire a un preciso artefice: il tedesco Übermensch, che deve la sua fortuna a Friedrich Nietzsche, fu calcato con superuomo da ➔ Gabriele D’Annunzio nella prefazione al ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] y. si intende lo stile musicale praticato dai musicisti ebrei dell’Europa centro-orientale; contiene elementi del folclore tedesco, polacco, ungherese, rumeno, ai quali si uniscono antiche formule di canto e preghiera ebraiche, una base tonale che ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...