Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] per la diglossia. La diglossia è infatti molto diversa se è l’intera comunità ad essere diglottica (come, ad es., nella Svizzera tedesca) o se invece ad ampi settori della società è di fatto interdetto l’accesso alla lingua o varietà A (come, ad es ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] e F. Bopp, che nel 1833 pubblicò una grammatica comparata delle lingue i. allora note (sanscrito, iranico, greco, latino, lituano, gotico e tedesco; nella seconda edizione del 1857 comprese anche l’armeno e l’antico slavo). Nel 19° sec., il lavoro di ...
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ANTONINI, Annibale
Anna Buiatti
Nacque nel Salernitano, forse a S. Biagiosa o a Cuccaro, dove la famiglia aveva possedimenti, nel 1702. Fece i suoi studi a Napoli, insieme al fratello Giuseppe, erudito [...] 1745 e 1755; Amsterdam et Leipzig 1760 e altrove), cui l'A. fece seguire il Nuovo Dizionario italiano-tedesco e tedesco-italiano (tradotto in tedesco da G. A. Lehninger, Lipsia 1762 e ivi più volte; Vienna 1793). Ebbe notevole diffusione anche un ...
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La regola generale secondo la quale in italiano sono femminili i nomi terminanti in -a e maschili quelli in -o (➔ genere) è ricca di eccezioni (sono, ad es., femminili mano, virago, radio e maschili cobra, [...] più frequenti sul genere riguardano soprattutto i ➔ forestierismi. Di norma l’italiano conserva il genere originario della parola (per il tedesco si vedano, ad es., la Ostpolitik e il Kinderheim, per il francese la moquette e il cabaret). Ma ci sono ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] 'età pagana. Quali elementi poi siano puramente zingareschi e quali siano stati assorbiti dagli Slavi, Ungheresi, Greci, Romeni e Tedeschi, è difficile a dirsi. Ad es., la festa del "verde Giorgio" degli Zingari vaganti della Transilvania è identica ...
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WIJK, Nikolaas van
Carlo Tagliavini
Linguista e filologo olandese, nato a Delden il 4 ottobre 1880, morto il 25 marzo 1941 a Leida, nella cui università insegnava dal 1913 lingue slave e baltiche.
Ha [...]
Si occupò con speciale interesse del problema dell'accento e dell'intonazione e con varî lavori in olandese, tedesco, francese, russo, polacco, toccò quasi tutti gli argomenti della slavistica, non esclusi quelli letterarî, specialmente relativi ai ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] differenti. Tale situazione può verificarsi per motivi di ordine geografico (è il caso dei contatti tra italiano, tedesco e lingue slave nella regione triestina-istriana-dalmatica), sociopolitico, come la conquista di una popolazione da parte di ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] il Comparetti ne riconobbe ben presto il valore e gli propose di recensire il saggio del noto studioso tedesco E. Böhmer, Ueber Dantes Schrift De vulgari eloquentia (Halle 1867), introdotto in Italia contemporaneamente alla pubblicazione della ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] influsso storici della religione e antropologi esperti di f. come lo svedese M. P. Nilsson, lo svizzero K. Meuli, il tedesco W. Burkert (dal 1969 professore a Zurigo), mentre valoroso editore ed esegeta di testi greci e insieme antropologo è stato l ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] tenderà a manifestarsi come il termine non marcato (si pensi alla consonante sorda che compare in posizione finale di parola in tedesco o in russo, e che può essere considerata non marcata rispetto alla sonora); in una opposizione come uomo-donna il ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...