RESTAURO (XXIX, p. 127)
Cesare BRANDI
Emilio LAVAGNINO
Restauro delle opere d'arte. - Si intende generalmente per restauro qualsiasi attività svolta per prolungare la conservazione dei mezzi fisici [...] purezza dell'architettura albertiana della badia di Grottaferrata, dall'Istituto di patologia del libro nei cui reparti (bibliologia, biologia nelle sue sezioni di entomologia, micologia e batteriologia libraria, chimica, fisica, tecnologia ...
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PECHINO
Anna Bordoni
Luigi Gazzola
(XXVI, p. 572; App. III, II, p. 380)
È proseguito a ritmi sostenuti l'incremento demografico della città, che al censimento del 1° luglio 1982 contava, nell'agglomerato [...] 'atteggiamento di Pei che imposta l'albergo sullo schema della casa a corte del nord, disegna gli spazi esterni secondo l'architettura dei giardini del sud, mentre negli interni esalta la tecnologia di tipo americano. Negli edifici più recenti sembra ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Carlo Chiarini
. Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si occupa di d. i., [...] come formalismo puro, dall'altro una mentalità schematicamente tecnologica (che dellatecnologia fa un mito, il fine anziché un mezzo) sono, ancora oggi, esemplari.
Anche altri maestri dell'architettura moderna come Le Corbusier e Mies Van Der Rohe ...
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LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] , da quelli innovativi e ad altissima tecnologia (costruzioni aeronautiche, aerospaziali − particolarmente attiva dicembre 1987); S. H. Kaplan, L.A. Lost&Found, New York 1987; L. Sacchi, Il disegno dell'architettura americana, Roma-Bari 1989. ...
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SAN FRANCISCO
Anna Bordoni
Carlo Severati
(XXX, p. 641; App. II, II, p. 782)
La città (723.959 ab. nel 1990) costituisce il nucleo principale di un'area metropolitana di 6.253.311 ab., che si estende [...] trasformazione fin qui elencati è la coniugazione tra tecnologie avanzatissime − che consentono di affrontare le
Questa circostanza influenza ovviamente la qualità del design e dell'architettura, con la realizzazione di edifici per uffici di grande ...
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PIANO, Renzo
Giampiero Donin
Architetto, nato a Genova il 14 settembre 1937. Laureatosi presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (1964), successivamente opera sotto la guida di F. [...] tuttavia uno dei più emblematici monumenti dell'architettura del 20° secolo.
Per P. l'architettura è soprattutto realtà del costruire: dalla foresta d'ingresso alle strutture ad alta tecnologiadelle piste e dei servizi aeroportuali, costituiscono i ...
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Architetto e urbanista giapponese, nato a Osaka il 4 settembre 1913. Dopo gli studi d'ingegneria presso l'università di Tokyo, entrò nel 1938 a lavorare nello studio di Maekawa (v.) del quale divenne assistente. [...] esse lo spregiudicato uso del cemento armato e della sua tecnologia (béton brut) al fine di raggiungere una tradition, in The Japan architect, giugno 1956; L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; K. Tange e il suo gruppo, Un piano ...
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SAFDIE, Moshe
Paola Dell'Acqua
Architetto canadese di origine israeliana, nato a Haifa il 14 luglio 1938. Nel 1953 si trasferì con la famiglia a Ottawa. Dal 1955 frequentò la McGill University, a Montreal, [...] S. sulla scena dell'architettura mondiale. In seguito egli ha lasciato a mano a mano spazio nel suo metodo progettuale a professionalità e realismo, con una perdita di unità del linguaggio architettonico. L'enfasi tecnologica e programmatica appare ...
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GRIMSHAW, Nicholas
Marco Nardini
Architetto inglese, nato a Londra il 9 ottobre 1939. Diplomatosi nel 1965 all'Edinburgh College of Art, ha iniziato la sua attività di libero professionista, in collaborazione [...] (1978): lavori in cui il progetto si concentra nel rapporto tra luogo di produzione e forma dell'architettura, in un'attenta analisi tecnologica e funzionale. Tuttavia il sodalizio con Farrell, per le notevoli differenze tra i due progettisti, si ...
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Denominazione di un gruppo di architetti inglesi formato da W. Chalk (Londra, 7 luglio 1927-7 agosto 1987), R. J. Herron (n. a Londra il 12 agosto 1930), D. Crompton (n. a Blackpool, Lancashire, il 29 [...] , Bari 1970-73; Archigram, con presentazione di R. Banham, New York 1973; R. De Fusco, Storia dell'architettura contemporanea, Bari 1974, pp. 463, 466-75, 480; B. Zevi, Storia dell'architettura moderna, Torino 1975, pp. 432-33; M. Tafuri, F. Dal Co ...
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iperconvergenza s. f. Proprietà di particolari infrastrutture informatiche che permettono l’integrazione avanzata di differenti sistemi nel convergere su un’unica architettura software, con pieno controllo anche da remoto di tutti i flussi....
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...