Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] di Marx). A questa base teorica vanno ricollegati gli specifici apporti di V. in singoli settori (rapporti tra tecnocrazia ed economia, analisi del sistema economico e dei suoi effetti socialmente rilevanti, esame del nesso tra ideologia e interessi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’IRI dagli anni Trenta agli anni Settanta
Franco Amatori
Nascita e primi anni dell’IRI
In uno dei suoi ultimi scritti, Joseph A. Schumpeter (1883-1950) riconosce che l’imprenditore va oltre la singola [...] e, quindi, la super holding IRI. Questa era la condizione basilare perché agissero le ‘mani adatte’ perché una tecnocrazia efficiente e brillante producesse innovazione ad alto livello. Con il ministero si realizzava una catena di comando che vedeva ...
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Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926 - Brema 2002). Intellettuale tra i più radicali della seconda metà del 20° sec., ha esercitato il suo pensiero critico sulle forme istituzionali, [...] adatto a una società oppressiva, I. auspicò la "deistituzionalizzazione" dell'educazione, si dichiarò contrario alla tecnocrazia degli insegnanti di professione e propose un'alternativa "conviviale" che comportasse l'abolizione del titolo di ...
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Franco Bruni
I tecnici: una terza via tra partiti e antipolitica
Il governo Monti nasce in uno scenario internazionale che vede ridursi ovunque la credibilità della politica, incapace di rappresentare [...] questo punto di vista l’Unione Europea, che ha visto evolvere faticosamente anche nel 2012 l’equilibrio fra tecnocrazia comunitaria e politica intergovernativa, è un laboratorio di innovazione e sperimentazione per il mondo, dove la crisi economica ...
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(XII, p. 591)
La famosa affermazione di A. Lincoln, secondo cui la d. è "il governo del popolo, dal popolo, per il popolo", per quanto ambigua (Sartori 1987, pp. 34-35), fornisce un modo eccellente di [...] è la stessa possibilità del 'governo dal popolo' che viene messa in discussione. Alla d. si verrebbe sostituendo la tecnocrazia che, inoltre, finirebbe per assumere il volto e i comportamenti di una d. autoritaria, formalmente democratica grazie ai ...
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Politologo statunitense, nato a Inwood (Iowa), il 17 dicembre 1915. Addottoratosi in scienza politica nell'università di Yale, ha qui trascorso tutta la sua carriera accademica, dal 1946 al pensionamento [...] democracy (1985; trad. it., 1989) e Controlling nuclear weapons. Democracy vs. guardianship (1985; trad. it., Democrazia o tecnocrazia?, 1987). I suoi più importanti saggi sono raccolti in Democracy, liberty, and equality (1987) e la summa del suo ...
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Irti, Natalino. – Giurista italiano (n. Avezzano 1936). Allievo di E. Betti, ordinario dal 1968, ha insegnato diritto civile nelle univ. di Sassari, Parma, Torino, e dal 1975 all’univ. di Roma La Sapienza. [...] (2008), Diritto senza verità (2011), L'uso giuridico della natura (2013), Del salire in politica. Il problema tecnocrazia (2014), I "cancelli delle parole". Intorno a regole, princìpi, norme (2015), Un diritto incalcolabile (2016), Elogio del ...
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Dorfles, Gillo (propr. Angelo)
Critico d'arte e pittore, nato a Trieste il 12 aprile 1910. Dopo aver conseguito la laurea in medicina a Roma (1935), si specializzò in psichiatria. Dedicatosi da sempre [...] nuovi miti (1965); Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto (1968); Le oscillazioni del gusto. L'arte d'oggi tra tecnocrazia e consumismo (1971); L'intervallo perduto (1980); Elogio della disarmonia (1986); Il feticcio quotidiano (1988). Ampiezza di ...
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meritocrazia
Stefano Zamagni
Concezione della società in base alla quale le responsabilità direttive, e specialmente le cariche pubbliche, dovrebbero essere affidate ai più meritevoli, ossia a coloro [...] della m. è lo scivolamento – come Aristotele aveva chiaramente intravisto – verso forme più o meno velate di tecnocrazia oligarchica. Una politica meritocratica contiene in sé i germi che portano, alla lunga, alla eutanasia del principio democratico ...
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Dal localismo alle piattaforme produttive
Aldo Bonomi
Il territorio nell’epoca dei flussi
Martin Heidegger in Sein und Zeit (1927) si domanda se l’essere «prima abita e poi pensa il territorio o se [...] può apparire obsoleta in tempi di individualismo finanziario e di economia sociale di mercato sublimata in tecnocrazia nelle istituzioni europee, eppure dal basso nascono e proliferano i tanti fili d’erba dell’autorganizzazione mutualistica ...
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tecnocrazia
tecnocrazìa s. f. [dall’ingl. technocracy, comp. di techno- «tecno-» e -cracy «-crazia»]. – 1. Il prevalere dei tecnici, delle persone altamente specializzate nei varî settori della scienza e della tecnica, nella vita economica,...
tecnocratico
tecnocràtico agg. e s. m. [der. di tecnocrazia] (pl. m. -ci). – Di tecnocrate, proprio della tecnocrazia e dei tecnocrati: le tendenze t. dell’economia moderna; uno stato, un governo t.; organizzazione t. della società; per Mircea...