CONTUCCI, Ossilio
Martino Capucci
Di questo autore, vissuto a cavallo tra il sec. XVI e XVII, non resta traccia biografica. La natura della sua opera, che lo apparenta per qualche aspetto a un filone [...] tre parti per complessive i 18 ottave, il poemetto narra le vicende dei moti popolari capeggiati dallo Zobicchi e da Tebaldo Guerrieri alla fine del 1519, conseguenti al sacco di Fabriano perpetrato il 23 sett. 1517 dalle truppe spagnole assoldate da ...
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BOITO, Silvestro
Piero Santi
Nacque a Polpet (Belluno) il 30 luglio del 1802 da Silvestro e Angela Menegàz. Priva di fondamento appare l'affermazione del Barbiera secondo la quale i genitori esercitavano [...] Nardi che dovette, tuttavia, riconoscere di aver potuto vedere pochi lavori del B.: una pagina d'albo con il ritratto di Tebaldo Caffi (già in possesso dell'ultimo cameriere d'Arrigo Boito, Pietro Gatti), un ritratto a matita di Giuseppe Alpago, uno ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] della bottega alla quale appartenne e che evidentemente fu tramandata di padre in figlio.
Capostipite noto risulta essere un Tebaldo per il quale tuttavia non si conosce alcuna testimonianza sicura che svolgesse attività di marmoraro. Il suo nome ...
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GIGOLA (Cigola), Giovanni Battista
Giulia Conti
Figlio di Giovanni, di professione merciaio, e di Elena Franzini, nacque a Brescia il 28 giugno 1767 (Parisio).
Le notizie sulla sua vita sono in gran [...] una più stretta relazione simbolica fra le cornici decorative e i riquadri narrativi; per esempio, Il duello tra Romeo e Tebaldo, negli esemplari Trivulzio e Poldi, ha una cornice a racemi vegetali tra i quali combattono due coppie di putti; nell ...
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malvagita
malvagità (ant. malvagitate, malvagitade) s. f. [der. di malvagio]. – 1. L’essere malvagio, perverso, inclinato o determinato al male: agisce così per pura m.; m. d’animo, d’indole; non d’altronde ebbe principio la m. degli uomini...
stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., poco s.; un edificio s., un ponte non troppo...