MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] conti laici e quindi, dal 961 - per concessione di Ottone I -, di Adalberto Azzo di Canossa e poi dei suoi discendenti: Tebaldo, Bonifacio, Matilde. Da ciò derivò la possibilità per il vescovo Eriberto (1054-1094 ca.) - che seguì nella lotta per le ...
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Comune del Lazio settentrionale (406,23 km2 con 65.911 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 326 m s.l.m., su un piano ondulato dove vengono a contatto i prodotti vulcanici dei Monti [...] Rocca Albornoz (metà 14° sec., ristrutturata) è il Museo archeologico nazionale.
Conclave di V. Vi fu eletto papa Gregorio X (Tebaldo Visconti); durò 2 anni e 10 mesi e finì solamente nel 1271, quando Raniero Gatti, capitano del popolo, dopo aver ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] della bottega alla quale appartenne e che evidentemente fu tramandata di padre in figlio.
Capostipite noto risulta essere un Tebaldo per il quale tuttavia non si conosce alcuna testimonianza sicura che svolgesse attività di marmoraro. Il suo nome ...
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METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] far parte integrante dell'impero germanico.Nel 1120, alla morte dell'ultimo conte ereditario nella linea di successione, Tebaldo, le componenti della nascente borghesia della città si impadronirono del governo: un atto del 1180 sancì la nascita dell ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] vita a una notevole fusione fra l'interpretazione allegorica e le scienze matematiche.Verso la fine del sec. 12°, Tebaldo di Langres riunì in una sintesi generale (De quatuor modis quibus significationes numerorum aperiuntur) l'esegesi patristica e i ...
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CARRARESI
F. Flores d'Arcais
Famiglia signorile di Padova, il cui dominio sulla città, sebbene di non lunga durata (1338-1404), ebbe un'importanza straordinaria per lo sviluppo delle arti figurative; [...] di Francesco il Vecchio. Ancora agli Eremitani fu sepolto, nel 1370, in una cappella decorata da Giusto de' Menabuoi, Tebaldo Cortellieri, anch'egli familiare di Francesco. A Giusto de' Menabuoi e ad Andriolo de Santi Enrico Spisser, soldato tedesco ...
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GIGOLA (Cigola), Giovanni Battista
Giulia Conti
Figlio di Giovanni, di professione merciaio, e di Elena Franzini, nacque a Brescia il 28 giugno 1767 (Parisio).
Le notizie sulla sua vita sono in gran [...] una più stretta relazione simbolica fra le cornici decorative e i riquadri narrativi; per esempio, Il duello tra Romeo e Tebaldo, negli esemplari Trivulzio e Poldi, ha una cornice a racemi vegetali tra i quali combattono due coppie di putti; nell ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] l'elegante mosaico policromo con iscrizioni (sec. 5°) e resti di condutture dell'acqua. Le recenti campagne di scavo in piazza Tebaldo Brusato, via Mario e via Musei hanno posto in luce fondamenta di edifici civili di rilevante importanza (secc. 5°-6 ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] Giusto de' Menabuoi (v.), attivo in città negli stessi anni di Altichiero. Documentato nella decorazione della cappella di Tebaldo Cortelliero (m. nel 1370), e in quella di Enrico Spisser agli Eremitani, Giusto predilesse la pittura fiorentina dei ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] la sua prima opera: Enrico di Borgogna, S. Luca 1818), G. Verdi (Ernani, Attila, Rigoletto, Traviata, Simon Boccanegra), F. Morlacchi (Tebaldo e Isolina), P. Generali (I Baccanali di Roma), i fratelli Ricci (Crispino e la comare), De Ferrari (Pipelet ...
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malvagita
malvagità (ant. malvagitate, malvagitade) s. f. [der. di malvagio]. – 1. L’essere malvagio, perverso, inclinato o determinato al male: agisce così per pura m.; m. d’animo, d’indole; non d’altronde ebbe principio la m. degli uomini...
stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., poco s.; un edificio s., un ponte non troppo...