Qualcuno spinge la mia porta, l'agita violento;qualcuno piange con dei lunghi gemiti stasera,uno che corse sibilando per la notte nera...È il vento che si leva, è il vento. Egli ha la voce delle turbe [...] violento,le straccia come in una vana ansia della fine,e abbassa e spegne la tremante lampada alla fine...È il vento che c'incalza, è il vento. Tratto da G.S. Gargano, Tebaide, 19122 Immagine: Tempesta autunnale. Crediti: rangizzz / Shuttertstock.com ...
Leggi Tutto
tebaide
tebàide s. f. – Propriam., nome storico di una regione dell’Alto Egitto (lat. Thebais -aĭdis, gr. Θηβαΐς -ίδος), avente per capitale Tebe, con una zona desertica nella quale si sviluppò anticamente una vita eremitica orientata verso...
tebaico
tebàico agg. [dal lat. Thebaicus, gr. Θηβαικός] (pl. m. -ci). – Della città di Tebe in Egitto; è forma meno com. di tebeo (mentre tebano è più propriam. riferito a Tebe di Beozia), ma è forma esclusiva nelle espressioni: marmo t.,...
(gr. Θηβαΐς) letteratura Titolo di vari poemi epici greci e latini, ispirati alle leggende del ciclo tebano, del quale facevano parte anche l’Edipodia e gli Epigoni. La T. più antica, citata da Callino come di Omero, era forse di età anteriore...
Tebaide (Thebaidos)
Poema di Stazio, assai caro a D., che si trova citato espressamente, nella forma latina, solo in Cv III XI 16 sì come dice Stazio nel quinto del Thebaidos.
Per i particolari della fruizione dantesca del poema, v. STAZIO,...