Vedi ANTINOE dell'anno: 1958 - 1994
ANTINOE (v. vol. I, p. 419)
I. Baldassarre
Città romana nel Medio Egitto, di fronte a Hermopolis, sulla destra del Nilo; è situata su un pianoro, che si alza di c.a [...] di un nòmos e solo a cominciare dal III sec. acquistò il titolo di lamprà. Dopo la riforma di Diocleziano fu annessa alla Tebaide e la sua importanza è documentata soprattutto in età bizantina, quando ebbe una zecca; fu sede di un governatore e sede ...
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CAPANEO (Καπανεύς, Capaneus)
C. Caprino
Figlio di Ipponoo e di Astinome o Laodice: nella tradizione della tragedia greca, C. è uno dei Sette mossi contro Tebe; guerriero gigantesco e tracotante che è [...] C. sulla scala porta il cadavere di un giovane, per il quale si è proposta, sulla base di un passo della Tebaide di Stazio (viii, 745 ss.), la molto incerta identificazione con Melanippo. Numerose gemme rappresentano C. o caduto o che, sulla scala ...
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ARGONAUTI
P. E. Arias
Sono designati con questo nome gli eroi che, secondo il mito, nella sua forma letteraria, parteciparono alla spedizione di Giasone per ricuperare il vello d'oro dell'ariete di [...] ) sia dal punto di vista poetico (ad es. nella lettera di Ipsipile a Giasone nelle Heroides di Ovidio, o nella Tebaide di Stazio, v, 397 ss.) sia di erudizione (Argonauticon libri di C. Valerio Fiacco).
Abbastanza numerose sono nell'arte antica ...
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VARANO, Alfonso
Dario Tomasello
VARANO, Alfonso. – Nacque a Ferrara il 13 dicembre 1705 – discendente diretto di quei duchi di Varano che fino ai primi anni del Cinquecento avevano dominato su Camerino [...] ascesa. Basti pensare che il cardinale Cornelio Bentivoglio, futuro dedicatario della terza Visione, gli inviò il manoscritto della Tebaide di Stazio, tradotta in versi sciolti, per ottenerne un parere. Nello stesso anno, l’Accademia della Crusca lo ...
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Argi
Antonio Martina
. Il termine A. ricorre due volte nell'opera di Dante. Detto a proposito di Adrasto, re de li Argi (Cv IV XXV 6), ha il significato di " Argivi ". Nell'epistola ai principi e popoli [...] usato nel latino tardo e medievale per " Argivi ", come si può vedere dal commento dello pseudo-Fulgenzio alla Tebaide di Stazio: " Argeos graece, providentia latine, unde Graeci dicuntur Argi, id est providi ". Nell'Elementarium Doctrinae Rudimentum ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] in quanto, come nel caso dei versi di Ovidio scelti, come s'è visto, per illustrare le virtù della vecchiaia (e la Tebaide di Stazio per quelle dell'adolescenza), gli adornamenti della giovinezza sono scorti ben presto ne la parte de lo Eneida ove ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] già nominarne venti e nel 339, al tempo del Padre della Chiesa s. Atanasio di Alessandria (326-373), nelle province di Tebaide, Egitto e Libia a lui sottoposte e nella Pentapoli se ne contavano un centinaio (Atanasio, Apologia contra Arianos, 1; PG ...
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Armannino da Bologna
Eugenio Ragni
Giudice e notaio, nato nel capoluogo emiliano prima del 1260. Compiuti gli studi legali, esercitò l'attività notarile in alcune città d'Italia, tra cui Viterbo, mantenendo [...] il quale alla mente di D. l'idea della conversione di Stazio si sarebbe potuta affacciare leggendo " gli ultimi libri della Tebaide: un indizio ei ne trovò forse nel 1x, nello scoramento di Apollo; una magnifica conferma nel XII, nella dipintura dell ...
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PAOLO Uccello
Matteo Marangoni
Il pittore Paolo di Dono, detto Paolo Uccello, nacque nel 1396 o 1397 a Pratovecchio (Casentino), morì a Firenze nel 1477. Giovinetto, esordì nell'arte come aiuto del [...] e di gentiluomini delle collezioni Gardner di Boston, Rockefeller, Duveen, Lehman, Bache di New York e del museo di Chambéry; la Tebaide dei magazzini degli Uffizî, un gradino d'altare di S. Bartolomeo a Quarata, Firenze.
Nella vita di P. il Vasari ...
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Poeta elegiaco greco, di Efeso, vissuto in epoca che si può fissare solo approssimativamente. Strabone (XIV, 647) e Clemente Alessandrino (Strom., I, 398) osservano che, mentre Archiloco parla di Magnesia [...] . È molto probabile che Strabone citi C. attraverso Demetrio di Scepsi. Secondo Pausania (IX, 9, 5), C., ricordando il poema Tebaide, affermò che Omero ne era l'autore. Degli antichi il solo Proclo (Chrest., 242, 19 W.) dice che egli e Mimnermo ...
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tebaide
tebàide s. f. – Propriam., nome storico di una regione dell’Alto Egitto (lat. Thebais -aĭdis, gr. Θηβαΐς -ίδος), avente per capitale Tebe, con una zona desertica nella quale si sviluppò anticamente una vita eremitica orientata verso...
tebaico
tebàico agg. [dal lat. Thebaicus, gr. Θηβαικός] (pl. m. -ci). – Della città di Tebe in Egitto; è forma meno com. di tebeo (mentre tebano è più propriam. riferito a Tebe di Beozia), ma è forma esclusiva nelle espressioni: marmo t.,...