Pittore (Kuopio 1873 - Miami 1950). Studiò a Helsinki, Turku e a Pietroburgo con I. Repin; dal 1918 soggiornò in Danimarca, Francia e Stati Uniti. Fu autore di composizioni monumentali, ispirate alle tradizioni [...] popolari finniche (Teatro nazionale e Biblioteca popolare a Helsinki, ecc.). ...
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BUFFAGNOTTI (Boffagnotti), Carlo Antonio
Fabia Borroni
Nacque a Bologna nel 1660; operò come incisore, pittore di prospettive, scenografo, decoratore di teatri, musicista editore teatrale e musicale, [...] anche in tavv. sciolte) e dei Disegni delle scene che servono alle due opere che si rappresentano l'anno corrente nel R. Teatro di Torino (inv. da Ferd. Bibiena e dipinte da Pietro Giov. Abbati). Opere originali del B. sono le scene realizzate per la ...
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KASTABOS (Κάσταβος)
L. Guerrini
Località del Chersoneso cario vicina all'odierno centro di Pazarlik, a 10 km dallo stretto istmo che lega la penisola calcidica alla Caria. Sulla montagna di Eren Daǧi [...] in piccola parte, che poteva contenere dai 5000 ai 10.000 spettatori. Una strada, evidentemente percorsa dalle processioni, portava dal teatro al recinto del santuario, che si compone di un tèmenos con accesso nel punto centrale del lato S e, su un ...
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SOSTRATOS (Σώστρατος)
P. Moreno
3°. - Figlio di Euphranor, scultore greco della seconda metà del IV sec. a. C.
Si conosce una firma di S. in Atene, su una base di statua al teatro di Dioniso; il fatto [...] che vi sia tralasciata l'indicazione dell'etnico, fa pensare che l'artista fosse cittadino ateniese. Se il padre era, come sembra, il grande scultore e pittore morto attorno al 330 a. C., attivo egli stesso ...
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GALLI BIBIENA, Francesco
Anna Coccioli Matroviti
Terzogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, fratello di Ferdinando, nacque il 12 dic. 1659 a Bologna, dove avvenne la sua prima [...] qualità di scenografo è documentato a Genova nel 1689, nel 1698 e nel 1705 e dal 1693 al 1695 a Roma, dove lavorò per i teatri di Tor di Nona e della Pace. Fu attivo a Reggio Emilia negli anni 1696, 1698, 1701, a Bologna nel 1697, 1698, 1699 e 1703 ...
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Architetto (Roma 1827 - ivi 1901), nipote e allievo di Giovanni; professore all'Accademia di belle arti a Roma, poi (1880) presidente dell'Accademia di S. Luca. Costruì in Roma numerosi palazzi e ville, [...] il Teatro nazionale (1880-86), poi demolito, l'ospedale di S. Maria della Pietà (1862) e quello dei Fatebenefratelli (1867), in stile neorinascimentale, il nuovo palazzo del governo a S. Marino (1894), goticheggiante. ...
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Architetto (Mannheim 1758 - Braunschweig 1840); attivo dapprima come pittore, si dedicò dal 1783 all'architettura, ove si uniformò costantemente alle regole del Neoclassicismo. Fra le sue numerose e importanti [...] opere: a Coblenza il Vecchio Teatro, e a Braunschweig una delle porte della città, case e ville private, il rinnovamento di molti ambienti del castello, la cavallerizza e la sede della Cancelleria (1826, ma distrutta da un incendio nel 1830). ...
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Pittore italiano (Bologna 1837 - ivi 1884), professore dell'accademia bolognese. Trattò la pittura storica, religiosa e di genere; abile frescante, decorò alcune sale del Palazzo municipale di Bologna [...] e con L. Sarnoggia una sala del teatro comunale (1866). ...
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SCENOGRAFIA
P. E. Arias
Parola di derivazione greca (σκηνή = scena; γραϕία = pittura) che sta ad indicare tutti quegli accorgimenti destinati a dare l'illusione dell'ambiente nel quale si svolge l'azione [...] soprannaturali (come attestano i passi aristofanei citati), ma nessun documento ci prova che l'ekköklema fosse un meccanismo usato nel teatro dei tragici classici nel V sec. a. C., ed è probabile che gli scolî alle tragedie siano stati influenzati da ...
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KLEON (Κλέων)
G. A. Mansuelli
3°. - Architetto, figlio di Periclida, di Sparta. È noto attraverso un'iscrizione incisa su di un epistilio rinvenuto a Sparta nel cosiddetto Tempio di Licurgo, oppure presso [...] il teatro (G. I. G., 1458 = I. G., v, 1, 620).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. Gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 368; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XI, c. 719, s. v., n. 12; Weicker, in Thieme-Bcker, XX, 1927, p. 483, s. v. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....