Nel teatro musicale del Settecento, l’opera – spesso di carattere comico – costituita da pezzi di autori diversi o che, procedendo da un’altra opera comica, ne presentava sostanzialmente cambiati i libretti [...] e i personaggi e nella parte musicale mescolava arie, duetti, finali, sinfonia ecc. di uno o più compositori. Molte volte la commistione era opera degli impresari e pasticciere era spesso detto il capo ...
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Direttore di teatro e scrittore austriaco (Vienna 1853 - ivi 1912); fu (1899-1910) direttore del Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, dal 1910 del Burgtheater di Vienna; avverso al naturalismo, accolse [...] però le opere di Hauptmann e di Ibsen. Pubblicò una tragedia, Önone (1873), e varî studî di critica drammatica, e con il fratello Wilhelm un volume di memorie: Im Vaterhaus. Jugenderinnerungen (1901) ...
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kyōgen Nel teatro giapponese antico, breve azione scenica di carattere farsesco che veniva intercalata fra una rappresentazione e l’altra di nō. Il k. ha un grande valore per lo studio degli idiomi locali [...] giacché era in dialetto, privo di coro; l’argomento era spesso tratto dalla vita contemporanea, con pochi personaggi, e la composizione era recitata da attori senza maschera ...
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Forma di teatro-danza indiana, originaria (17° sec.) dello Stato merid. del Kerala. È una combinazione di canto, recitazione, mimo, danza, musica e attinge, per i soggetti, ai grandi cicli epici indiani [...] (Ramayana e Mahabharata). Il k. è interpretato soltanto da uomini; grande importanza è attribuita al trucco e ai costumi, molto complessi e connotati da un profondo significato simbolico ...
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Movimento d’innovazione del teatro giapponese kabuki sorto agli inizi del 20° sec.; può dividersi in due tendenze: la prima, cui appartengono Matsui Shōō, Yamazaki Shikō e Okamoto Kidō, rinvigorisce il [...] genere teatrale, conservandosi fedele alle tradizioni; la seconda, cui appartengono Ikeda Taigo, Kunieda Kanij, Tsubouchi Shikō, si permette libertà che, pur non essendo troppo audaci, apportano criteri ...
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Dramma storico del vecchio teatro giapponese di marionette. I j. sono per lo più scialbe rievocazioni del passato con prevalenza del fantastico e del portentoso. Il termine vuole opporsi a sewamono che [...] indica il dramma sociale, per lo più ispirato a fatti di cronaca. Esempio tipico di j. è Kokusenya kassen («Le battaglie di K.», 5 atti, 1715) ...
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Critico e direttore di teatro (Insterburg, Prussia Orient., 1854 - Berlino 1916); appassionato sostenitore del naturalismo come critico della Vossische Zeitung e poi come direttore del Burgtheater (1898-1910) [...] a Vienna, è stato fondatore (poi presidente) con O. Brahm della Freie Bühne. Convinto ammiratore di Ibsen, con G. Brandes e J. Elias curò l'edizione tedesca delle sue opere ...
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Tecoppa Personaggio del teatro dialettale milanese (così detto dal suo abituale intercalare Dio te coppa «Dio t’accoppi»), creazione di E. Ferravilla, da lui introdotto in molte commedie e imitato da altri [...] attori. Allampanato, curvo, dal passo incerto, nemico del lavoro, strano miscuglio di furberia e ingenuità, è la vivace raffigurazione di un tipo ai margini della società ...
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Attore italiano del teatro di varietà (Roma 1867 - Viareggio 1936); nel 1889, volontario in Eritrea, recitò al circolo militare di Massaua come macchiettista e illusionista, ivi iniziando la sua carriera [...] di trasformista. In Italia prima e a Parigi poi, acquistò grande fama per la sua eccezionale facoltà di mutare fulmineamente oltre all'abito anche la personalità. Verso il 1920, ritiratosi dalle scene, ...
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Creatore del Teatro dei Piccoli e pubblicista (Cividale del Friuli 1883 - Ginevra 1959). Nel 1914 a palazzo Odescalchi, a Roma, diede vita alla compagnia di marionette I piccoli di P., che portò poi in [...] tutto il mondo. Seppe innestare sulle vecchie tradizioni marionettistiche un senso raffinato d'arte, allestendo spettacoli con soggetti tratti da Shakespeare, C. Gozzi e autori moderni, su musiche di Rossini, ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....