Attore, regista e direttore di teatro tedesco (Königsberg 1878 - Hollywood 1945). Dopo un'attività iniziale di attore, J. trovò a Berlino, allo Staatstheater, l'atmosfera più adatta alla sua sperimentazione [...] vita nel 1919 a un allestimento assai discusso del Wilhelm Tell di Schiller, in cui si opponeva sia all'accademismo dei teatri tradizionali sia allo stile fantastico di M. Reinhardt. J. puntava alla essenzializzazione della messa in scena e alla ...
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VIARDOT-GARCIA, Paolina
Cantante di teatro, nata a Parigi il 18 luglio 1821, ivi morta il 18 maggio 1910. Figlia del celebre maestro di canto Manuel Garcia, studiò canto col padre, pianoforte con M. [...] di Desdemona a Londra nell'Otello di G. Rossini. Nel 1840 sposò l'impresario Louis Viardot. Fu acclamata nei principali teatri di Europa in un repertorio fondato su opere di Gluck, Mozart, Rossini, Bellini, Donizetti e Meyerbeer. Si ritirò dalle ...
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Regista e drammaturgo italiano (Livorno 1922 - Roma 2010). Esordì nel 1947, rivelandosi regista eclettico di testi classici (Amleto, 1952) e contemporanei (Tè e simpatia di R. Anderson, 1955; Tavole separate [...] e J.-P. Sartre (Il diavolo e il buon Dio, 1961). Ha diretto, con I. Chiesa, il Teatro Stabile di Genova (1962-76), e quindi il Teatro Stabile di Roma (1976-83); come drammaturgo, attento a una vivace problematica civile, ha svolto attività saltuaria ...
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Pseudonimo del regista e teorico del teatro A. Kornbliet (Romny, Poltava, 1885 - Mosca 1950). Attore con la Kommisarževskaja, regista in varî teatri, fondò nel 1914 il Kamernyj Teatr ("Teatro da camera", [...] un genere teatrale all'altro. T. ha esposto la sua teoria nel volume Zapiski režissëra (1921; trad. it. Il teatro liberato. Annotazioni di un regista, 1987), che esercitò notevole influsso sulle avanguardie teatrali europee. T. diresse anche un film ...
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commèdia dell'arte Genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo fino alla fine del Settecento. Le sue caratteristiche, molto particolari, entusiasmarono il pubblico fin dalle origini: [...] ricco, mediante la vendita di biglietti di ingresso. Fu una grande rivoluzione, sia tecnica sia sociale: garantì alla gente di teatro una vita dignitosa e costrinse a mettere a punto un modo nuovo di lavorare in scena.
Tipi fissi e improvvisazione ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] , in collaborazione con G.B. Pescetti, l'opera Gli odi delusi dal sangue (libr. di A.M. Lucchini) che fu rappresentata al teatro S. Angelo il 4 febbraio dello stesso anno; a essa fece seguito (sempre in collaborazione con il Pescetti, su libr. di A ...
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Oliviero Ponte di Pino
Sorpresa, i giovani tornano a teatro
Il Piccolo Teatro di Milano fa più abbonamenti delle squadre di calcio. Un segnale positivo, ma basta il bonus ai diciottenni per rilanciare [...] recuperare la liveness dell’evento. Forse anche per questo il ‘qui e ora’, la compresenza di attore e spettatore offerta dal teatro, sta trovando nuovo fascino.
Il terzo Paradiso
Nel corso del Salone del libro 2016 al Lingotto di Torino, l’artista ...
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QUADRI, Franco
Biancamaria Mazzoleni
Critico teatrale, uomo di teatro ed editore, nato a Milano il 16 maggio 1936. Laureatosi in giurisprudenza (1959), ha iniziato nel 1965 un'intensa attività di critico [...] capo (1962-69) di Sipario (di cui ha curato in particolare i numeri doppi dedicati al Futurismo, al Teatro della Crudeltà e al Nuovo Teatro americano), fondatore (1971) e direttore della rivista Ubu per le edizioni Milano Libri, ha fondato (1978) la ...
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Famiglia di attori e autori del teatro dialettale napoletano e in lingua, composta dai fratelli Titina (propr. Annunziata: Napoli 1898 - Roma 1963), Eduardo (v.) e Peppino (Napoli 1903 - Roma 1980). Figli [...] e frattanto s'era aggiunto Pietro Carloni, marito (dal 1922) di Titina. Nel 1930 "I De Filippo" esordirono a Napoli, al Teatro Nuovo, con Sik Sik l'artefice magico, un atto unico di Eduardo. Nel 1931 la compagnia otteneva dall'impresario del Kursaal ...
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Goldoni, Carlo
Emanuela Bufacchi
Una gloria del teatro italiano
Il veneziano Carlo Goldoni ha il merito di aver riformato nel 18° secolo il teatro italiano: ha, infatti, rinnovato profondamente la commedia [...] che i due 'libri' sui quali egli ha a lungo meditato e di cui principalmente si serve per scrivere sono il mondo e il teatro; dalla lettura del primo egli ha appreso i caratteri naturali degli uomini, le loro virtù e i loro vizi, le passioni e i ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....