Filologo, storico letterario e critico romeno (Cernăuţi 1888 - Râmnicu-Vâlcea 1963), prof. di letteratura romena moderna e folclore a Cernăuţi (1922-40), a Bucarest (1940-41) e alla facoltà teologica di [...] Cernăuţi (1941-44). Direttore del teatro nazionale di Cernăuţi (1933-36), fondò varie riviste letterarie: Junimea literară ("La gioventù letteraria"), Fătfrumos ("Principe azzurro"), Buletinul Mihai Eminescu e Fond şi formă ("Contenuto e forma"). ...
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BIANCARDI, Sebastiano (Bastiano; pseud. Domenico Lalli)
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Nacque a Napoli il 27 marzo 1679 da Michele e Caterina Amendola, ma a undici mesi fu adottato da F. Caracciolo, secondogenito del duca di Martina, [...] amicizia con lo Zeno. Il celebre poeta gli fu molto utile, presentandolo al Grimani, che gli affidò, con la direzione dei teatri di S. Samuele e di S. Giovanni Grisostomo, l'incarico di dirigere gli attori, oltre a quello della rielaborazione scenica ...
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Goldman, William
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 12 agosto 1931. Si è cimentato con successo in diversi generi, dal racconto al romanzo, alla [...] letteratura per l'infanzia, al teatro, trovando nel cinema (dove ha usato talvolta lo pseudonimo Harry Longbaugh, vero nome di Sundance Kid, il mitico personaggio western) il campo privilegiato in cui far valere l'elevata qualità della sua scrittura ...
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Letterato (Molina in Val di Ledro 1798 - Milano 1885). Si vantava discepolo di V. Monti; tradusse molto, da S. Gessner (di queste traduzioni si hanno cinque edizioni), da J. Milton nel 1863, da Shakespeare [...] e soprattutto il Teatro di Schiller (nuova ed. riveduta, 1881), non senza errori d'interpretazione ma con una certa scioltezza ed eleganza di verso. Le sue liriche (che risentono dei modi di G. Prati e di A. Aleardi) e un romanzo, Roberto (1843), ...
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Scrittore austriaco (n. Vienna 1911 - m. 1986). Emigrato a Zurigo nel 1938 per motivi politici, in Svizzera conobbe G. Kaiser da cui la sua attività, che è prevalentemente drammaturgica, è stata chiaramente [...] Herberge (1957), Donnerstag (1959, mistero religioso di ambiente moderno), 1003 (1963), Der Himbeerpflücker (1965). Quale autore di teatro fra i più famosi nell'area linguistica tedesca, ha scritto per incarico della rete delle televisioni europee l ...
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Orientalista italiano (Torino 1922 - ivi 2008); prof. di indologia nell'univ. di Torino, socio naz. dei Lincei (1988). Le sue ricerche sono state indirizzate in modo particolare alla storia politica, al [...] diritto, alla letteratura epica e al teatro dell'India antica. Tra le sue opere: Il poeta Ksemendra e il suo Daśāvatāracarita (1951), Il Buddhismo (1959), Il Nītivākyāmrta di Somadeva Sūri (1962), Letterature classiche dell'India (1963), Buddha e il ...
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Scrittore e regista tedesco (Dorpat 1854 - Meiningen 1934); regista allo Schauspielhaus di Berlino (1901-06), poi (dal 1918) direttore artistico del Deutsches Schauspielhaus di Amburgo. Scrisse poesie, [...] drammi, romanzi (Jugenderinnerungen eines Glückskindes, 1917). Importante la sua storia del teatro di Meiningen (Geschichte der Meininger, 1926). ...
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Poeta salvadoregno (San Salvador 1864 - ivi 1955), considerato uno dei precursori del modernismo e maestro di Rubén Darío. La sua attività, estremamente varia, è documentata dalle Obras (1913), che raccolgono [...] i suoi scritti più importanti di poesia, romanzo, teatro, critica letteraria, filologia. ...
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Scrittore statunitense, nato a Newark nel New Jersey il 3 febbraio 1947. Si è laureato alla Columbia University. Dopo alcuni soggiorni a Parigi si è stabilito a New York, teatro dei suoi romanzi più famosi.
Ha [...] esordito nel 1974 con una raccolta poetica, Unearth. Seguirono altre raccolte (Wall writing, 1976; Fragments from cold, 1977; Facing the music, 1980), una pièce teatrale (Laurel and Hardy go to Heaven, ...
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Scrittore francese (Albas, Lot, 1860 - Parigi 1935); le promesse dei primi due romanzi, Céleste Pru dhomat (1886) e L'Ennemi (1887), non furono mantenute dai successivi, tutti mediocri e oggi dimenticati. [...] Oltre che nella narrativa, anche nel teatro (in cui è ricordato soprattutto per la commedia Snob, 1897, e poi per Ménage moderne, 1901), la sua opera seguì la formula naturalista, sebbene egli firmasse nel 1887, contro gli eccessi del naturalismo, il ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....