Scrittore tedesco (Berlino 1878 - Saratov 1941). Critico, compositore di musica, scrittore poliedrico, fu una delle figure più rilevanti del movimento espressionistico. Fondò (1910) e diresse fino al 1932 [...] rivista Der Sturm, che divenne appunto il centro dell'espressionismo non solamente tedesco, e organizzò a Berlino, nel 1918, un teatro dallo stesso nome al fine di proporvi opere d'avanguardia. Le sue opere teatrali, però, per lo più incentrate sul ...
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Scrittore (Venezia 1742 - Milano 1825). Compilatore della Gazzetta urbana veneta tra il 1787 e il 1798, autore di commedie (raccolte in 2 voll., 1786-87), fu attivo soprattutto come romanziere. Oltre alla [...] trilogia (1771-73) formata da L'impresario in rovina, Giulietta, La pazza per amore, e al romanzo Il teatro, ovvero fatti di una veneziana che lo fanno conoscere (2 voll., 1777-78), importanti per la rappresentazione degli ambienti teatrali dell' ...
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Giornalista e scrittore brasiliano (San Paolo 1890 - ivi 1954); pubblicò numerose opere, tra le quali Os condenados (1922); Serafim ponte grande (1923); Pau Brasil (una raccolta di liriche del 1925); A [...] revoluçao melancólica e Châo (due volumi del "romanzo ciclico di S. Paolo" Marco Zero); alcuni saggi e alcune opere di teatro. Il suo nome è legato, in Brasile, a quello del movimento modernista. ...
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Scrittore e giornalista argentino (Buenos Aires 1853 - ivi 1890). Collaboratore de El Pueblo Argentino con lo pseudonimo di Hermenegildo Espumita, di La patria argentina e di varî altri periodici, ha lasciato [...] opera che i critici generalmente dividono in romanzi gaucheschi, molti dei quali furono in seguito adattati anche per il teatro e tra cui Juan Moreira (1879) fu il più famoso, cronache storiche, racconti polizieschi (Dramas policiales, 3 voll., 1881 ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918). Autore di opere aggressive in cui l'oggetto fondamentale della disamina è la borghesia nella sua apparente moralità, W., rifiutando la pretesa [...] fanno, pur nella discontinuità della sua produzione, uno dei promotori del teatro moderno.
Vita
Giornalista, fra l'altro redattore del Simplizissimus, regista e attore di teatro e di cabaret, come tale fondatore del locale Die elf Scharfrichter di ...
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Giornalista, commediografo e regista teatrale (Verona 1875 - Milano 1952); dal 1903 redattore del Corriere della sera, nel 1914 succedette a G. Pozza nella critica drammatica, che esercitò fino alla morte, [...] Dibuk, per L. Rocca, ecc. Ha raccolto i suoi scritti in: Gli assenti (1920); Cronache della ribalta (1927); Ritratti (1929); Teatro di ieri (1938); Trent'anni di cronaca drammatica, 1911-1952 (5 voll., 1951-60); Le fantasie del Nobiluomo Vidal (post ...
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Giornalista, nato a Milano il 19 giugno 1895, morto a Rapallo il 12 agosto 1958. Dal 1920 al 1945 è stato capo della redazione sportiva del Corriere della Sera; quindi direttore de Lo Sport illustrato, [...] collaboratore della Gazzetta dello sport e della sezione sportiva della Radiotelevisione Italiana.
Ha scritto per il teatro (Fuori giuoco, 1928; La signorina senza motore, 1933; Un vecchio campione, 1937; La donna e il diavolo, 1943) e pubblicato ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Firenze 1841 - Monsummano, Pistoia, 1928). Giornalista e insegnante, partecipò alla vita politica come militante dei liberali di sinistra: fu deputato, due volte ministro, [...] e libri di memorialistica, sempre distinguendosi per finezza letteraria.
Vita e opere
Esordì con una serie di lavori per il teatro fra i quali ebbero particolare fortuna i suoi proverbî drammatici, in martelliani (Chi sa il gioco non l'insegni, 1871 ...
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Attore comico italiano (n. Monfalcone 1953). Intrattenitore dalla vena poetica e surreale e dalla comicità aggressiva, oltraggiosa e beffarda a dispetto del fisico minuto da folletto, ha affrontato le [...] du soldat (1979); si rivelò in Nemico di classe di N. Williams (1983) e Comedians di T. Griffiths (1986) con la compagnia Teatro dell'Elfo, fra le più innovative del panorama milanese, e nel ruolo di Ariel ne La tempesta con C. Cecchi (1984). Tra i ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] 1911, n. 2, pp. 26-27; L. Barboni, Geni ecapi ameni dell'800,ricerche e ricordi intimi, Firenze 1911, p. 125; Annali del teatro italiano, a cura di M. Ferrigni, I, 1921, pp. 142, 203, 313; II, ibid. 1923, pp. 204, 443; Fulvio [F. Palmieri], Il gatto ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....