Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] , in Il cinema e le altre arti, a cura di L. Quaresima, Venezia 1996, pp. 135-44.
G. De Vincenti, Appunti sul rapporto tra cinema e teatro, in "Teatro e storia", 1998-1999, 20-21, pp. 303-12.
Lo schermo e la scena, a cura di F. Deriu, Venezia 1999. ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] , meccanismi ecc. In questo senso quindi la r. intesa come arte di rappresentare, intesa cioè come messinscena, è antica quanto il teatro.
Cenni storici. Dapprima la r. fu tenuta dallo stesso poeta, che dettava e poi metteva in scena la sua opera. A ...
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Scenografia
Antonio Audino
Teatro
di Antonio Audino
In Italia la s. ha assunto un'importanza prevalente rispetto ai vari elementi che compongono lo spettacolo teatrale, non soltanto per la tradizione [...] un sofisticato gioco tecnologico fine a se stesso. È l'intero pensiero di spettacolo nella società a essersi modificato e il teatro, del resto, non fa che cogliere il mutato rapporto con l'immagine; in una società nella quale la dimensione visiva è ...
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Piccolo teatro destinato a recite che cercano un intimo rapporto con lo spettatore. Il primo fu fondato a Berlino da Max Reinhardt (1906).
Sullo schema del K. teatrale, è così detto un film di intreccio [...] , intimo e psicologico, la cui azione si sviluppa tra pochi personaggi e in pochi e piccoli ambienti, ma, contrariamente al teatro, con un dialogo limitatissimo. Ebbe sviluppo specialmente in Germania dal 1920 al 1927-28 (tra gli esempi, La notte di ...
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Attore del teatro e del cinema inglese e americano (Londra 1868 - ivi 1946). Debuttò sulle scene inglesi nel 1887 e, già famoso, giunse negli U.S.A. nel 1901, con la compagnia di Patrick Campbell. Passato [...] al cinema già nel 1923, si affermò nel sonoro con i film Disraeli (1930), Voltaire (1933), The house of Rothschild (I Rothschild, 1934), The iron duke (Il duca di ferro, 1935), Cardinal Richelieu (1935). ...
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Teatro delle ombre siamese, ricordato dalla fine del 18° sec., probabilmente proveniente da Giava. Si esegue con figurine di cuoio che, a differenza di quelle giavanesi, non hanno le braccia mobili. Le [...] rappresentazioni, accompagnate da una piccola orchestra, sono oggi molto rare. È detto N. yipun («nang giapponese») il cinematografo importato dal Giappone e assimilato al teatro delle ombre. ...
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Attore e regista cinematografico italiano (Roma 1906 - ivi 1990); già popolare nel teatro di varietà e della rivista, temperamento esuberante dotato di vasta capacità espressiva e mimica popolaresca, esordiva [...] sugli schermi nel 1942 con Avanti c'è posto, seguito da Campo de' Fiori (1943) e L'ultima carrozzella (1943). La sua prima interpretazione drammatica è del 1945 in Roma città aperta; altre interpretazioni ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 - Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko [...] ne staccò nel 1902 per passare all'attività di regista con una propria compagnia, già orientato verso un tipo di teatro che esibisse le proprie convinzioni, in contrasto con il naturalismo e lo psicologismo dominanti. Chiamato a Pietroburgo nel 1906 ...
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QUADRI, Franco
Biancamaria Mazzoleni
Critico teatrale, uomo di teatro ed editore, nato a Milano il 16 maggio 1936. Laureatosi in giurisprudenza (1959), ha iniziato nel 1965 un'intensa attività di critico [...] capo (1962-69) di Sipario (di cui ha curato in particolare i numeri doppi dedicati al Futurismo, al Teatro della Crudeltà e al Nuovo Teatro americano), fondatore (1971) e direttore della rivista Ubu per le edizioni Milano Libri, ha fondato (1978) la ...
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Attore inglese (n. Burnley 1939). Attivo in teatro fin da giovanissimo, prima in numerose compagnie minori, quindi dal 1974 con la Royal Shakespeare company, al National Theatre nel 1984, si è imposto [...] come uno dei più sensibili interpreti del teatro elisabettiano, grazie ai potenti ritratti offerti nei ruoli classici di Riccardo II, Riccardo III, Amleto, Macbeth, Edoardo II, Jago. È stato eccellente interprete anche di testi di autori moderni e ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....