Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, [...] una replica in prosa con il Dreigroschenroman, 1934). Prende anche corpo, in questo periodo, la teoria del teatro epico che Brecht contrappone allo psicologismo tradizionale: con spezzature di vario genere del crescendo drammatico, ne imbriglia gli ...
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Scrittore di teatro (Vienna 1786 - Basilea 1859) e creatore di macchiette ("Staberl"). Compose varie farse: Bürgen von Wien; Staberls Hochzeit; Staberls Wiedergenesung, ecc., specchio del variopinto mondo [...] viennese ...
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Attore e scrittore di teatro (Lipsia 1811 - ivi 1873). Tra le sue fortunate commedie, che andavano incontro al gusto del pubblico piccolo-borghese, ricordiamo Doctor Wespe (1843), Der Störenfried (1863), [...] Die zärtlichen Verwandten (1866) ...
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Attore di teatro italiano (Roma 1884 - Faido, Svizzera, 1952). Attore giovane nella compagnia Carini-Reiter; poi con Ermete Novelli e Lyda Borelli, e nella "Stabile" di Milano, diretta da Marco Praga; [...] dal 1928 portò al successo il genere "giallo" ...
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Scrittore di teatro austriaco (Vienna 1802 - ivi 1890). Liberale, amico di F. Grillparzer, incontrò grande favore di pubblico al Burgtheater con le sue commedie di ambiente borghese (Die Bekenntnisse, [...] 1834; Bürgerlich und Romantisch, 1835; Das Tagebuch, 1836, ecc.) ...
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Attore e direttore di teatro (Grenoble 1718 - Bruxelles 1780), per lungo tempo a Bruxelles. È autore delle Observations sur l'état de comédien (1764). Scrisse anche poesie, di cui una sola fu pubblicata [...] sotto il nome di Voltaire ...
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Scrittore spagnolo di teatro (Madrid 1879 - ivi 1940), collaborò spesso con Ángel Torres del Álamo. Nelle sue commedie e sainetes (El chico del cafetín, 1911; Margarita la Tamagra, 1917; Los hijos de la [...] verbena. 1924; Lorenza la Seria, 1926, ecc.) rappresentò con vivacità l'ambiente madrileno ...
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Direttore di teatro e scrittore austriaco (Vienna 1853 - ivi 1912); fu (1899-1910) direttore del Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, dal 1910 del Burgtheater di Vienna; avverso al naturalismo, accolse [...] però le opere di Hauptmann e di Ibsen. Pubblicò una tragedia, Önone (1873), e varî studî di critica drammatica, e con il fratello Wilhelm un volume di memorie: Im Vaterhaus. Jugenderinnerungen (1901) ...
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Critico e direttore di teatro (Insterburg, Prussia Orient., 1854 - Berlino 1916); appassionato sostenitore del naturalismo come critico della Vossische Zeitung e poi come direttore del Burgtheater (1898-1910) [...] a Vienna, è stato fondatore (poi presidente) con O. Brahm della Freie Bühne. Convinto ammiratore di Ibsen, con G. Brandes e J. Elias curò l'edizione tedesca delle sue opere ...
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Attore italiano del teatro di varietà (Roma 1867 - Viareggio 1936); nel 1889, volontario in Eritrea, recitò al circolo militare di Massaua come macchiettista e illusionista, ivi iniziando la sua carriera [...] di trasformista. In Italia prima e a Parigi poi, acquistò grande fama per la sua eccezionale facoltà di mutare fulmineamente oltre all'abito anche la personalità. Verso il 1920, ritiratosi dalle scene, ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....