(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] popolare. Altri indirizzi di studio europei estendono il terreno d'indagine a settori come musica, poesia, danza, teatro, seguendo le determinazioni che l'ambito degli studi folklorici assume nei vari paesi.
L'estetica idealistica negò legittimità ...
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FERRI, Domenico
Amalia Pacia
Nacque a Selva Malvezzi (ora frazione di Molinella, in provincia di Bologna) il 16 apr. 1795da Giovanni e Giovanna Gulini. Capostipite di una famiglia di scenografi e pittori, [...] de 1801 à 1913, Paris 1913, pp. 150,168 s.; C. Ricci, La scenografia italiana, Milano 1930, pp. 23, 27;A. Cametti, Il teatro di Tordinona poi Apollo, Tivoli 1938, II,pp. 431 s.;A. De Angelis, Scenografi italiani di ieri e di oggi, Roma 1938, pp. 102 ...
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CARNEVALI, Carlo Nicola
Anna Maria Corbo
Nato a Roma nel 1811 da Pancrazio e Caterina Gentili, operò come architetto nella propria città tra il 1840 e il 1868. La sua attività si espresse prevalentemente [...] . eccles., LXXIII, Venezia 1855, p. 207; LXXVI, ibid. 1855, p. 51; C, ibid. 1860, pp. 240, ibid 306-318; G. Tirincanti, Il teatro Argentina, Roma 1971, pp. 66-69, 71, 74, 76, 78 s.; G. Spagnesi, Edilizia romana nella seconda metà del XIX sec., Roma ...
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Pittore e scenografo (Alessandria 1785 - Milano 1837). Operò a Milano, come scenografo, alla scuola di G. Galliari, col quale collaborò (1804) per le scene del teatro Carcano; poco dopo passava alla Scala. [...] Dipinse anche vedute di fantasia e prospettive in piccolo formato ...
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Architetto italiano (Livorno 1895 - Roma 1960). Si formò e operò nel movimento futurista al quale aderì nel 1920. Oltre ad alcune opere architettoniche come la Casa d'arte di A. G. Bragaglia (1922) e il [...] Odescalchi (1925), ambedue a Roma, ha lasciato parecchi disegni di architettura fantastica. Ma l'impegno maggiore fu nella scenografia: collaborò nel 1923-24 al Teatro degli Indipendenti di Bragaglia e lavorò a Roma, alla Scala di Milano e per molti ...
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POLYKLEITOS (πολύκλειτος)
P. Zancani Montuoro
3°. - Architetto greco del IV sec. a. C. Pausania (ii, 27, 5) afferma ch'egli fu l'ideatore dell'edificio circolare e del teatro d'Epidauro, più d'ogni altro [...] p. 219 ss.; Ch. Picard, Manuel d'Archéologie Grecque, III, i, Parigi 1948, p. 314 ss. Per i due edifici: (ivi bibl.). Per il teatro da ultimo: O. A. W. Dilke, in Annual Brit. School at Athens, XLV, 1950, p. 42 ss.; W. B. Dinsmoor, The Architecture of ...
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Pittore (Modena 1700 circa - Napoli 1777), uno dei più celebri scenografi e quadraturisti del suo tempo, attivo anche in Inghilterra (1744-50) e in Spagna (1750, nominato al teatro del Buen Retiro). A [...] Venezia fu tra i fondatori dell'Accademia e a Napoli (1772-77) lavorò al teatro San Carlo. Di quest'ultimo periodo restano: l'Imbarco di Carlo III a Napoli, Madrid, museo del Prado, e alcune Prospettive architettoniche, Napoli, museo di Capodimonte. ...
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Fotografo (Montreuil 1844 - Ivry-sur-Seine 1918); inventò nel 1877 il prassinoscopio; nel 1880, il prassinoscopio per proiezioni, munito di lanterna magica; nel 1888, il teatro ottico (nel quale apparecchio [...] applicò in seguito uno sfondo fisso alle figure in movimento per mezzo di una lanterna magica), che esibì a Parigi al museo Grévin dal 1892 al 1900. È considerato l'inventore dello spettacolo di disegni ...
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Pittore svedese (San Paolo, Brasile, 1928 - Stoccolma 1976). Visse dapprima in Svezia, dove compì gli studî e svolse le sue prime attività come scrittore di teatro, poeta e giornalista, e successivamente [...] a New York, dove entrò in contatto con le più vive correnti d'avanguardia. Vicino ai modi della pop art, F. se ne distaccò per una sua inesauribile vena critica e ironica, che lo spinse ad accumulare i ...
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Pittore e incisore svedese (Stoccolma 1853 - Sundborn, Falun, 1919). Studiò a Stoccolma e a Parigi. Eseguì alcune decorazioni monumentali (affreschi nel Museo Nazionale, 1896, nel Teatro dell'opera di [...] Stoccolma, ecc.), ma la sua fama è dovuta alle innumerevoli scene familiari e infantili aventi a sfondo la sua casa a Sundborn: chiari acquarelli, incisioni, disegni; illustrazioni a colori con didascalie ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....