«Da morettiano, la domanda più difficile che possiate farmi è: qual è il più bel film di Nanni Moretti? La lista è lunga, le sequenze memorabili sarebbero troppe, le idee fulminanti innumerevoli, da Io [...] presente contributo, si cercherà di fornire un quadro generale sulla presenza di derivati da nomi di persona e di luogo nel teatro, nella musica, nel cinema.Come anche per i deonimici di altri settori del vocabolario italiano, per le nostre parole è ...
Leggi Tutto
Ogni adattamento, a prescindere dal medium di partenza e da quello di arrivo, presuppone un intervento creativo arbitrario da parte del suo realizzatore. Inevitabilmente dunque vi saranno delle differenze, più o meno sostanziali che, se in alcuni ca ...
Leggi Tutto
Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] , di essere presenti e vitali di fronte al mutamento della realtà globale del Paese. Ma ovviamente il Sistina non è né il Teatro Tenda né un cabaret di lotta politica: non devi dimenticare che il nostro è un pubblico diverso da quello, ad esempio, di ...
Leggi Tutto
Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] . Si pensi al seguente passo in cui Carducci, qui in veste di recensore, varia su queste forme, a proposito del Teatro scelto di Volfango Goethe «recato in versi italiani da Giuseppe Rota»: «così goffamente accozza i più squallidi arcaismi a vocaboli ...
Leggi Tutto
In Grecia, confidenzialmente, la chiamano Maria; in Italia, invece, la Callas. È stata definita la Divina, la Diva, la Tigre, la Pasionaria del canto, la Guernica della vocalità. Certamente un mito. Le [...] e gli subentra Herbert Graf. Ancora una volta, l’interpretazione è memorabile.L’11 dicembre del 1961, con Medea, il sipario del Teatro alla Scala si chiude per sempre su Maria Callas (Maria Callas in scena - Gli anni alla Scala).Dino Buzzati che era ...
Leggi Tutto
Sono persuaso che Vittorio Sermonti (1929-2016) sia stato il più grande divulgatore umanistico del suo tempo. Mettersi sulle sue tracce significa, pertanto, andare alla ricerca di un irraggiungibile modello [...] alle potenzialità del mezzo radiofonico, dell’audiolibro, del libro anche, ma solo in seconda battuta, e poi, soprattutto, in un teatro, una sala da concerto o in un convento, ovunque sia possibile praticare la lettura ad alta voce.Se la divulgazione ...
Leggi Tutto
Non di rado il principio dell’economia linguistica formulato da André Martinet, in virtù del quale la comunicazione tende a esprimere il necessario mediante il minimo sforzo possibile, evitando la ridondanza, [...] . 37);2) «Cap[itano] (Entrando rimane nel mezzo) Buon giorno a tutti» (Il medico conciliatore, a. 2, sc. 4, in Il teatro di Kotzebue ad uso delle scene italiane, I, Napoli, Marotta e Vanspandoch, 1830, p. 32).3) «Pitois, sempre allegro. Buongiorno a ...
Leggi Tutto
Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] quadro un ruolo di rilevante ampiezza e complessità. Ho fatto un viaggio attraverso il cinema italiano (con una sola puntata al teatro musicale di Garinei e Giovannini) per accertare come e in quale misura lo spettacolo di massa più potente dopo la ...
Leggi Tutto
La rappresentazione della natività di Gesù Cristo è una pratica molto antica. Da semplici disegni stilizzati si è giunti a una vera e propria espressione artistica, conquistando un posto dalle chiese ai [...] semplice. La prima volta che Natale in casa Cupiello andò in scena fu la notte di Natale del 1931, al Teatro Kursal di Napoli. Lo spettacolo doveva essere rappresentato per 11 date consecutive, ma visto il successo inaspettato, l’impresario rinnovò ...
Leggi Tutto
Liana Lomiento è professoressa di Lingua e letteratura greca all’università di Urbino “Carlo Bo”. Si occupa di lirica greca, di teatro greco, tragico e comico, e di metrica e ritmica greca, con uno specifico [...] interesse per la storia della trasmissione dei testi in versi, per la semantica delle forme metrico-ritmiche e per gli aspetti performativi del testo poetico. È autrice, con Bruno Gentili, del manuale ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....
teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....