Attore e direttore di teatro (Königsberg 1727 - Berlino 1793), formò un proprio complesso e recitò a Dresda, Weimar, Halle, Magdeburgo e dal 1775 a Berlino, in un suo teatro (dal 1786 Nationaltheater); [...] scrisse alcune opere drammatiche ...
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soubrette Nel teatro comico francese dell’epoca classica, la servetta brillante.
Per estensione, nell’opera lirica e nell’operetta, personaggio femminile con analoghe caratteristiche di vivacità e spigliatezza. [...] Nel teatro di rivista, e anche nel varietà televisivo, la protagonista femminile (attrice, cantante e ballerina) dello spettacolo. ...
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Attore e direttore di teatro (Cracovia 1789 - Ischl 1854) noto col nome d'arte Karl Carl, esordì al Joseph-städter Theater di Vienna e recitò poi a Monaco e a Vienna; diresse il Theater an der Wien e nel [...] 1847 fece costruire un proprio teatro, il Carl-Theater. ...
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Attore e autore del teatro dialettale milanese (Milano 1839 - Lugano 1912); nel 1872 fu accolto al Teatro Milanese diretto da C. Arrighi; nel 1876, socio di E. Ferravilla con G. Sbodio, quindi con E. Ivon; [...] e accanto a Ferravilla rimase poi sempre. Attore elegante, misurato, efficace, fu autore di più di cento commedie e scherzi comici, originali o in collaborazione o tradotti e ridotti per le scene milanesi; ...
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SZYFMAN, Arnold
Direttore di teatro e regista polacco, nato il 23 novembre 1882 a Ulanów nad Sanem. Studiò a Cracovia, dove si laureò in filosofia nel 1905. Subito dopo la laurea si dedicò tutto al teatro, [...] e dopo qualche tentativo con teatrini-cabaret a Cracovia stessa e a Varsavia, fondò, in edificio appositamente costruito, il Teatr Polski di Varsavia, inaugurato nel 1913, che con brevi interruzioni, durante la guerra mondiale, rimase sempre sotto la ...
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Freie Bühne Teatro d’avanguardia fondato nel 1889 a Berlino, sull’esempio di quello francese di A. Antoine, da T. Wolff, M. Harden, e altri; diretto da O. Brahm. Vi furono rappresentate le opere dei giovani [...] , M. Halbe, A. Holz e J. Schlaf) e molti drammi stranieri (H. Ibsen, A. Strindberg, H. Becque ecc.). Parallelamente al teatro, e con indirizzo simile, nacque la rivista Freie Bühne, che in seguito mutò il suo titolo in quello di Neue Rundschau. ...
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Nel teatro spagnolo dei secoli d’oro, il personaggio comico (per lo più il servitore di un cavaliere), portatore di una visione ironica, a volte cinica, della realtà e dei suoi aspetti più bassi, in contrapposizione [...] a quella nobile e ideale dell’eroe suo padrone. Lo schiavo del teatro latino è considerato un suo antecedente, anche se il g., la cui figura può estendersi ad altri generi letterari, sfugge a ogni classificazione e varia a seconda delle opere e degli ...
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Piccolo teatro destinato a recite che cercano un intimo rapporto con lo spettatore. Il primo fu fondato a Berlino da Max Reinhardt (1906).
Sullo schema del K. teatrale, è così detto un film di intreccio [...] , intimo e psicologico, la cui azione si sviluppa tra pochi personaggi e in pochi e piccoli ambienti, ma, contrariamente al teatro, con un dialogo limitatissimo. Ebbe sviluppo specialmente in Germania dal 1920 al 1927-28 (tra gli esempi, La notte di ...
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Gestore di un teatro la cui attività consiste nello scritturare un complesso di attori per un corso di spettacoli.
Dal 16° sec. alla metà del 18° l’i. era il capo della compagnia che provvedeva all’allestimento [...] scenico e aveva la responsabilità dell’ amministrazione; in seguito, l’i., ottenuta la concessione del teatro, provvedeva alle spese in compenso di una parte degli introiti. Nel 19° sec. l’i. è divenuto chi scrittura la compagnia, a compenso fisso ...
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(venez. Zacometo) Tipo del teatro dialettale veneziano della prima metà del 19° sec., impersonato con successo dall’attore Luigi (Gigi) Duse; apparve la prima volta al teatro S. Benedetto di Venezia nella [...] commedia L’imbrogio delle tre muger di Iacopo Bonfio (1832) e piacque tanto da dare origine a una serie di commedie che lo avevano per protagonista: gaio, buontempone, sempre a corto di quattrini; portava ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....