BRIGNONE, Adelaide (Lilla)
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 23 ag. 1913 dall'attore e regista Guido e dall'attrice Dolores Visconti, ambedue attivi nel campo cinematografico. Ebbe un debutto tardivo nel [...] a G. Michelotti, a S. D'Amico; per l'Enrica della prima di Anche le donne hanno perso la guerra di C. Malaparte (teatro La Fenice di Venezia, 11 ag. 1954) ebbe le lodi del Possenti che vi riscontrò "una dolorosa e dura fierezza". L'incontro con L ...
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Attore (Mosca 1869 - ivi 1932); esordì al Piccolo Teatro di Mosca, ma solo dopo un periodo di peregrinazioni in provincia e una permanenza piuttosto lunga al teatro Korš si affermò, al teatro Suvorin, [...] nella tragedia omonima di A. K. Tolstoj. Dopo il 1900 O. fu, con una propria compagnia, in Europa e in America. Sognò un teatro veramente popolare e tra il 1908 e il 1909 prese contatto con L. N. Tolstoj per studiare il problema degli spettacoli per ...
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FERLOTTI
Roberto Grisley
Famiglia di cantanti attiva nel XIX secolo.
Raffaele nacque a Bologna il 27 febbr. 1819, da Nicola, coreografo, e Paola Scutelari o Santelari, ballerina. Non possediamo notizie [...] , Roma 1970, p. 336; M. Rinaldi, Le opere meno note di G. Verdi, Firenze 1975, pp. 35-61; Id., Due secoli di musica al teatro Argentina, Firenze 1978, pp. 599-605, 674-683, 899-903, 1074; R. Battaglia, L'arte del canto in Romagna, Milano 1979, p. 216 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I teatri delle macchine
Vittorio Marchis
L’idea del teatro
Nel 1544 Giulio Camillo (1480 ca.-1544), filosofo e umanista, maestro di retorica e di alchimia, cresciuto tra gli accoliti di Pietro Bembo, [...] ’industria, come negli stessi anni veniva esplicitamente dichiarato da Francis Bacon (1561-1626) nelle sue opere.
La seta al di là dei teatri
I veli di seta prodotti a Bologna manterranno così il loro primato per tutto il 17° sec. sino a che, anche a ...
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Erudito e letterato (Verona 1675 - ivi 1755). Fu uno dei più tipici rappresentanti del preilluminismo italiano. Membro dell'Arcadia (1698), era animato da un profondo interesse per il teatro: scrisse opere [...] , economia, letteratura. Ebbe vivissimo interesse per il teatro: scrisse l'Istoria del teatro e difesa di esso (1723), premessa al Teatro italiano, raccolta delle 12 tragedie del teatro cinque-seicentesco da lui considerate più importanti. Compose ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] in qualcuno, come nel Ruzzante, la divertita osservazione non esclude l’umana simpatia); suoi strumenti i dialetti. In questo tipo di teatro è il germe della commedia dell’arte che dominerà le scene, non solo in I., dalla metà del 16° sec. alla metà ...
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ORCHESTRA (ὀρχήστρα, da ὀρχέομαι "danzo")
Alfredo CASELLA
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Nel teatro greco è lo spazio riservato all'azione del coro: è pertanto di forma circolare, non lastricato, e porta nel centro l'altare di [...] evoluzioni. E poiché il coro è il germe da cui si sviluppa la tragedia, l'orchestra è l'elemento primitivo, originario del teatro. D'altro canto il venir meno dell'azione del coro determina un mutamento di forma e di destinazione dell'orchestra: nel ...
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GUADAGNI, Lavinia
Raoul Meloncelli
Nata a Lodi il 21 nov. 1735, sorella del più famoso cantante Gaetano, si ignora ove sia avvenuta la sua prima formazione musicale. Esordì nel 1749 al teatro di Este, [...] il ruolo di Onoria, e ne L'Olimpiade di vari autori. Nel Carnevale 1768 fu Lucinda ne La buona figliola di Piccinni al teatro Obizzi di Padova e in autunno Donna Faustina ne La moglie padrona di G. Scarlatti a Trieste. Ancora in ruoli di opere di ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] , 1, 2, p. 96; F. Degrada, L'opera napol., ibid., I, 1, pp. 84 ss. e passim;M. Rinaldi, Due secoli di musica al teatro Argentina, I, Firenze 1978, pp. 233 s., 309 ss., 446, 589 s.;II, pp. 1005, 1055; III, pp. 1355 ss.; B. Paumgartner, Mozart, Torino ...
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Attore e regista (Odessa 1873 - Mosca 1941) del Teatro d'arte di K. S. Stanislavskij e V. I. Nemirovič-Dančenko. Dotato di una forte personalità, seppe tuttavia piegarla alla norma del Teatro d'arte, per [...] singolo temperamento artistico deve adeguarsi all'insieme. Interpretò soprattutto parti cechoviane. Dopo la rivoluzione propugnò la massima aderenza del Teatro d'arte ai precetti del realismo socialista. Lavorò anche per il cinema (dopo il 1918). ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....