Attore, autore e critico del teatro nō (1405-1470). Genero del famoso maestro Zeami, ne divenne successore ed erede artistico. Ben poco si sa della sua vita, ma vi sono testimonianze della sua amicizia [...] con monaci e poeti buddisti. Secondo solo a Zeami per la profondità della sua opera critica, si adoperò a perfezionare il contenuto artistico e intellettuale del nō accentuando in esso l'influenza della ...
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Attore, regista e direttore di teatro tedesco (Königsberg 1878 - Hollywood 1945). Dopo un'attività iniziale di attore, J. trovò a Berlino, allo Staatstheater, l'atmosfera più adatta alla sua sperimentazione [...] vita nel 1919 a un allestimento assai discusso del Wilhelm Tell di Schiller, in cui si opponeva sia all'accademismo dei teatri tradizionali sia allo stile fantastico di M. Reinhardt. J. puntava alla essenzializzazione della messa in scena e alla ...
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VIARDOT-GARCIA, Paolina
Cantante di teatro, nata a Parigi il 18 luglio 1821, ivi morta il 18 maggio 1910. Figlia del celebre maestro di canto Manuel Garcia, studiò canto col padre, pianoforte con M. [...] di Desdemona a Londra nell'Otello di G. Rossini. Nel 1840 sposò l'impresario Louis Viardot. Fu acclamata nei principali teatri di Europa in un repertorio fondato su opere di Gluck, Mozart, Rossini, Bellini, Donizetti e Meyerbeer. Si ritirò dalle ...
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MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] , un suo stile se non addirittura una sua teoria da applicare, un mondo suo da esprimere. E donde il dualismo, tipico nel teatro del nostro secolo, fra autore e regista: inevitabile per la natura delle cose: e non meno grave, se non più, di quello ...
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SQUARZINA, Luigi
Regista, studioso e autore di teatro, nato a Livorno il 18 febbraio 1922. Laureatosi in legge nel 1945, si è contemporaneamente diplomato regista presso l'Accademia nazionale d'arte [...] , e in vari saggi fra cui: La pagina e la scena, in Nuova Corrente, 1966, n. 39-40; Cruauté, esorcismo, psico-dramma nel teatro d'oggi, in La Biennale di Venezia, n. 63,1968, poi col titolo Il didatta e lo sciamano, in Le baccanti di Euripide, Genova ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'epigramma, il mimo, il teatro
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uno degli sviluppi più fecondi della letteratura ellenistica [...] risultano assai artificiose e intessute di richiami letterari che solo un pubblico colto può decifrare e apprezzare.
Il teatro: la pantomima
Alessandro Magno, nel corso delle sue campagne, fa allestire rappresentazioni teatrali di gusto tragico, e ...
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Compositore, nato il 29 novembre 1797 a Bergamo, ivi morto l'8 aprile 1848. La famiglia D. era di condizioni assai umili (il padre era portiere al Monte dei Pegni, la madre tessitrice), sì che all'età [...] la Lucia di Lammermoor (1835), non vi furono più confini per la fama del maestro: l'opera passò trionfalmente da Napoli, attraverso i teatri di tutta Italia, a Parigi, a Londra, a Stoccolma, a Vienna. Il nome del D. fu posto accanto a quello di G ...
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Pseudonimo del regista e teorico del teatro A. Kornbliet (Romny, Poltava, 1885 - Mosca 1950). Attore con la Kommisarževskaja, regista in varî teatri, fondò nel 1914 il Kamernyj Teatr ("Teatro da camera", [...] un genere teatrale all'altro. T. ha esposto la sua teoria nel volume Zapiski režissëra (1921; trad. it. Il teatro liberato. Annotazioni di un regista, 1987), che esercitò notevole influsso sulle avanguardie teatrali europee. T. diresse anche un film ...
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commèdia dell'arte Genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo fino alla fine del Settecento. Le sue caratteristiche, molto particolari, entusiasmarono il pubblico fin dalle origini: [...] ricco, mediante la vendita di biglietti di ingresso. Fu una grande rivoluzione, sia tecnica sia sociale: garantì alla gente di teatro una vita dignitosa e costrinse a mettere a punto un modo nuovo di lavorare in scena.
Tipi fissi e improvvisazione ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] , in collaborazione con G.B. Pescetti, l'opera Gli odi delusi dal sangue (libr. di A.M. Lucchini) che fu rappresentata al teatro S. Angelo il 4 febbraio dello stesso anno; a essa fece seguito (sempre in collaborazione con il Pescetti, su libr. di A ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....