Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] studiata profondamente da V., in particolare la storia del teatro (molti libri erano dedicati a Plauto: studiò criticamente per noi una delle più gravi per la conoscenza del mondo romano. Tuttavia forti riflessi se ne colgono in tutta la tradizione ...
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Grecista italiano (Valmontone 1915 - Roma 2014); prof. univ. dal 1963, professore emerito di letteratura greca nell'univ. di Urbino. Si è particolarmente dedicato allo studio della lirica e metrica greca [...] Storia della letteratura latina (con E. Pasoli e M. Simonetti, 1976), Lo spettacolo nel mondo antico. Teatro ellenistico e teatroromano arcaico (1977), Poesia e pubblico nella Grecia antica (1984), Storia della letteratura latina (con L. Stupazzini ...
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Poeta italiano (Firenze 1869 - ivi 1967). Giornalista, critico letterario, librettista, attivissimo promotore di cultura, instancabile nelle sue iniziative culturali, incise con continuità, se pure non [...] 1908, la Società per la ricerca dei papiri greci e latini in Egitto e, nel 1911, la Società per l’esercizio del TeatroRomano di Fiesole, che condusse nello stesso anno all’effettivo ripristino dell’antico luogo scenico. Per tutta la durata del primo ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] Gallian (con il suo Dramma nella latteria), L. Sinisgalli. Nel febbraio 1928 A. G. Bragaglia gli rappresentò al teatroromano degli Indipendenti il lavoro scenico Frangiallo che come osserva lo stesso D. (cfr. Ritratti su misura di scrittori italiani ...
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PETROSELLINI, Giuseppe Antonio Andrea.
Lorenzo Mattei
– Letterato, librettista, nacque a Corneto, l’odierna Tarquinia, il 30 novembre 1727 da Francesco, terzogenito di Cesare e Caterina Gabrielli, e [...] dalla critica mozartiana (cfr. Angermüller, 1978) –, non si può ascrivere a Petrosellini, che mai collaborò direttamente con quel teatroromano e rimase inattivo fino al 1775, quando per la prima volta si cimentò nel genere serio confezionando il ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] 1896; pubbl. 1898), grazie anche all'incoraggiamento a scrivere per il teatro che a D'A. veniva da Eleonora Duse, la più grande attrice successivo: una scherzosa divinizzazione del bel mondo romano e di un rituale trasparentemente erotico, cui la ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] papa la corona imperiale unendo la corona d’I. al Sacro Romano Impero germanico.
Il Regno d’Italia si unisce nelle sorti ’umana simpatia); suoi strumenti i dialetti. In questo tipo di teatro è il germe della commedia dell’arte che dominerà le scene, ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] alcuni decenni l’intera A. settentrionale cade sotto il controllo romano; tuttavia non si realizza un processo di vera e visibile nel racconto e nel romanzo, nella poesia e nel teatro; d’altra parte forme tradizionali orali, come in Sudafrica il ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] come il suo predecessore Nevio, abbia tratto questa varietà dal teatro musicale comico etrusco, già diffuso nel mondo latino; questo, a popolare, necessarî per ottenere il consenso del pubblico romano (che non era un pubblico raffinato), conserva una ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...