Di famiglia bergamasca, nacque a Fourneaux (Savoia), da Felice e Carolina Gavazzi, il 25 ott. 1879. Da giovane partecipò alla vita dei cattolici organizzati nell' "Opera dei congressi", svolgendo la sua [...] F. Amiel, Genova 1912; Manzoni, Milano 1923; Il problema religioso nel sentimento e nella meditazione di F. Do Sanctis, in di P. A.), Lanciano 1915; La passione d'Italia. Versi scelti nel teatro di S. Benelli, con prefaz. e note di P. A., ibid. 1918 ...
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Fo, Dario
Mirella Schino
Un moderno giullare
Uomo di teatro, attore, regista e autore, Dario Fo può essere considerato, insieme a Eduardo De Filippo, tra i più grandi attori italiani di fine Novecento. [...] racconta e mima storie spesso di soggetto medievale o religioso: la resurrezione di Lazzaro, la vestizione di Ariston di Sestri Levante, va in scena Mistero buffo.
1978 - Al teatro alla Scala di Milano cura la regia dell'Histoire du soldat di Igor ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] la Seine (1660), per le nozze di Luigi XIV; si accostò al teatro, abbozzando le scene, andate perdute, di una Amasie e di una tragedia nella cura dell'educazione dei sette figli e nel raccoglimento religioso. Tra gli scritti minori di R. si devono ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] elaborando, nella forma omerica, un contenuto storico, religioso e morale autonomo; proseguì le esperienze drammatiche con la la togata, ebbe cultori in Afranio, Titinio e Atta. Il teatro comico trapassò poi nelle forme, più corrive, della farsa osca ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] prototipo mitico di coloro che aderivano al movimento religioso che oggi chiamiamo orfismo; egli ne sarebbe il mito di Orfeo è stato più volte rielaborato da J. Cocteau, nel teatro (con la tragedia Orphée, 1927) come nel cinema (Orphée, 1950; Le ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] al culto religioso, essa si presenta nella letteratura greca in forme già artisticamente evolute e con corte, è insieme con la sacra rappresentazione alle origini anche del teatro moderno: via via scenicamente sempre più articolata, darà vita alla ...
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Scrittore russo (Soročincy, Poltava, 1809 - Mosca 1852). È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Večera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) [...] da questo lavoro, che è uno dei più grandi del teatro russo, non distolse G. dalla redazione tormentosa del già citato morte"). Nel frattempo cresceva in G. la tendenza al misticismo religioso, che si trasformò a mano a mano in vera ossessione. ...
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Titolo di opere ispirate alla figura di un fantasma nascosto in una statua sepolcrale marmorea: la commedia in versi El burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuita allo scrittore spagnolo [...] , mentre svaniva via via, però, l’originario spirito religioso-morale che costituiva l’essenza della commedia e che il scena a Venezia, 1691) di G.A. Cicognini, corifeo del teatro italiano d'imitazione spagnola; a quest'ultima si ispirò l'omonima ...
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Scrittore italiano (Breslavia 1926 - Frascati 1995). Dedicò numerosi saggi alla letteratura tedesca di cui fu profondo conoscitore: Heinrich Böll (1974); Storia del teatro tedesco moderno dal 1889 ad oggi [...] dato illustrativo si compongono in un predominante sentimento religioso della vita. La prova dei sentimenti (1966), un episodio della guerra civile spagnola. Accanto a testi per il teatro (Tre notturni teatrali, 1983), Ch. pubblicò anche raccolte di ...
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Scrittore austriaco (n. Vienna 1911 - m. 1986). Emigrato a Zurigo nel 1938 per motivi politici, in Svizzera conobbe G. Kaiser da cui la sua attività, che è prevalentemente drammaturgica, è stata chiaramente [...] , altro grande successo), Donadieu (1953), Die Herberge (1957), Donnerstag (1959, mistero religioso di ambiente moderno), 1003 (1963), Der Himbeerpflücker (1965). Quale autore di teatro fra i più famosi nell'area linguistica tedesca, ha scritto per ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...