(App. II, I, p. 815; III, I, p. 508; v. ecumenismo, App. IV, I, p. 623)
Movimento ecumenico e storia mondiale. − Il m. e. è il tratto più significativo della storia delle Chiese cristiane nel 20° secolo. [...] anni Sessanta e Settanta, quando la storia veniva considerata il teatro dell'azione trasformante di Dio. Si è affermata, viceversa, specialmente nel Terzo Mondo, e il crescente pluralismo religioso, specialmente nei paesi nordatlantici. Gli uni e l' ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] fu il primo vero rappresentante Reinhard Keiser, il noto operista del teatro di Amburgo. A lui seguirono, componendo anche su testo italiano sacra derivò dal mottetto e si affermò, con caratteri religiosi non troppo dissimili, tra la fine del sec. XVI ...
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Poeta norvegese, infaticabile agitatore e suscitatore della coscienza nazionale del suo popolo. Nacque d'antica famiglia di contadini l'8 dicembre 1832 a Kvikne, fra le montagne del Dovre, dove il padre [...] anzi, forse, la più pura espressione che la coscienza religiosa del positivismo abbia raggiunto in Europa.
Soltanto a tratti , Berlino 1911. Fra le versioni italiane ricordiamo quì: per il teatro: Oltre il potere nostro, trad. U. Ojetti, Milano 1895; ...
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È la città più popolosa della provincia di Argolide e Corinzia (νομὸς 'Αργολίδος καὶ Κορινϑίας - Peloponneso), poiché conta 9038 abitanti (9810 col territorio). È posta nel luogo dove sorgeva la città [...] , Corinto, Ermione, Egina ed altre ancora facevano parte d'una lega religioso-politica con a capo Argo; e l'Anfizionia (Paus., IV, 5 Veneziani, la gradinata del teatro maggiore e a sud di esso l'orchestra semicircolare di un teatro minore con 27 m. ...
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KIEV (A. T., 171-72)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Giorgio PULLE'
Petr Aleksandrovic OSTROUCHOV
Giorgio VERNADSKIJ
Città dell'Ucraina, in ucraino Kiiv, un tempo capoluogo [...] opere teatrali in ucraino, ma di un vero e proprio teatro ucraino a Kiev non si può parlare. Una certa attività . XVII e al principio del XVIII Kiev fu il centro della cultura religiosa non solo dell'Ucraina, ma anche di tutta la Russia. La riforma ...
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HAYDN, Franz Joseph
Guido Pannain
Musicista, nato il 1° aprile 1732 a Rohrau (villaggio sperduto sulla riva sinistra della Leitha, nella Bassa Austria, non lontano dal confine ungherese), morto a Vienna [...] calca quale non si era ancora vista dalla fondazione del teatro". Con l'oratorio Le stagioni, eseguito la prima volta il , vocale e strumentale, degl'Italiani, lo spirito intrinsecamente religioso e polifonico che aveva culminato in J. S. Bach ...
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LESSING, Gotthold Ephraim
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Kamenz in Sassonia il 22 gennaio 1729, morto a Brunswick il 15 febbraio 1781: critico, poeta, moralista, riformatore religioso: massimo [...] Ch. F. Weisse, lo portarono a contatto con il mondo del teatro, e, accanto agli amori con l'attrice Lorenz, il suo maggiore natura critica del pensiero umano, anche di fronte al problema religioso: dappertutto è un senso largo e aperto di umanità, in ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] . Nel 1771 parve per un momento che si volesse fare religioso di san Francesco e poi prete secolare, ma infine si dodici anni più tardi. Ma il M. non era nato per il teatro: le sue tragedie si raccomandano soltanto per i pregi letterarî e oratorî ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] freni, considerandole o come associazioni di fedeli a scopo religioso, o come pubbliche istituzioni di beneficenza e assistenza. fiaccole e di lanterne.
Bibl.: D'Ancona, Le origini del teatro in Italia, 2ª ed., Torino 1891; Galli, I Disciplinati ...
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Poeta latino del sec. III-II a. C. Sul prenome Quinto non può esserci alcun dubbio, perché, oltre che da testimonianze concordi dell'antichità, esso viene attestato in modo particolare da Cicerone, il [...] dimenticare gli Annali, mentre d'altra parte la decadenza del teatro romano, dove si cercavano ansiosamente i mimi e gli spettacoli di Gela contemporaneo di Aristotele. Di genere filosofico e religioso erano due opere di Ennio, l'Epicarmo e l' ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...