(gr. Παϕος) Antica città dell’isola di Cipro (poi detta P. Vecchia). Il sito fu abitato per la prima volta durante il periodo calcolitico (2800 a.C.); alla fine del Bronzo Tardo fecero la loro comparsa [...] P. Nuova, sul mare, ma il sito di P. vecchia rimase un centro religioso rinomato fino alla tarda antichità. Di P. Nuova rimangono settori delle mura, lo stadio, il teatro, un tempio di età romana, residenze signorili con pavimenti musivi. La vicina ...
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Przemyśl Città della Polonia sud-orientale (60.999 ab. nel 2019) capoluogo del voivodato dei Precarpazi. Mercato agricolo e centro industriale (oltre ai tradizionali impianti metallurgici, industria tessile, [...] Chrobry, rimase per secoli una delle città, al limite etnico-religioso fra Russi e Polacchi, più contese fra i due popoli: passata Occupata dalla Germania nel 1939, nel giugno-luglio 1941 fu teatro dell’offensiva tedesca di K. R. von Rundstedt contro ...
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Città della Bosnia ed Erzegovina (66.900 ab. nel 2008). Capoluogo storico dell’Erzegovina, sorge a 50 m s.l.m., in regione carsica collinosa, a clima continentale, lungo le alte sponde della Narenta, congiunte [...] tessili, conciarie e del tabacco, è centro religioso, con numerose moschee, chiese cattoliche e scismatiche. di indipendenza della Bosnia ed Erzegovina (1992), M. è stata teatro di vari combattimenti, in particolare fra Croati e Musulmani, che hanno ...
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Scrittore tedesco (Baden-Baden 1903 - Friburgo in Brisgovia 1958). Durante il nazismo fu perseguitato e accusato infine di alto tradimento. Si cimentò nella saggistica, soprattutto di argomento storico, [...] nella lirica, nel teatro e nella novellistica, con una produzione vastissima, ispirata a un profondo sentimento religioso. Accanto alle grandi evocazioni storiche (Die Leiden des Camôes, 1930; Philipp der Zweite, 1931; Die Hohenzollern, 1933; Das ...
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Scrittore italiano (Firenze 1879 - ivi 1971). La sua narrativa, nata all'incrocio del bozzettismo toscano con l'impressionismo lirico della Voce, dai primi racconti (Sei storielle di novo conio, 1917; [...] 'originaria pietà per i suoi tristi eroi in un senso religioso della vita, e certo colorismo quasi dialettale in una rappresentazione personaggi, figure, ambienti. Il C. ha anche scritto per il teatro: Bellinda e il mostro (fiaba), 1927; Yo, el Rey ( ...
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Pittore (Napoli 1876 - ivi 1946). Allievo di F. Palizzi e D. Morelli, decorò, con R. Armenise, il teatro Petruzzelli di Bari; eseguì numerosi quadri di soggetto religioso per le chiese di Napoli, Ravello, [...] Avellino, ecc. e ritratti. Partecipò a numerose esposizioni; insegnò dal 1908 al 1927 all'Accademia di Napoli. Sue opere si trovano in gallerie pubbliche e in collezioni private a Napoli, a Milano, a Rimini, ...
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Musicista francese (Parigi 1634 circa - ivi 1704). Studiò in Italia col Carissimi, del quale assimilò i caratteri di purezza melodica e il senso religioso. Tornato in Francia, vi ebbe importanti uffici [...] alla corte, al Théâtre-Français e poi alla Sainte Chapelle. Scrisse anche per il teatro (opere e musiche di scena e lavori strumentali da camera) ma soprattutto per la chiesa e per l'oratorio (messe, salmi, Te Deum, mottetti, oratorî, cantate, ecc.) ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] dei suoi componenti in tutti i suoi aspetti non solo politici e religiosi, ma anche privati. La polis è il mezzo attraverso il quale piedi romani di lato, ma talora un solo edificio pubblico (teatro, terme, mercato) ne abbraccia più di una. Le vie ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] (n. 1921) e R. Carrier (n. 1937), mentre il joual entra nel teatro con le pièces di M. Tremblay (n. 1942: Les belles-soeurs, 1968), M che negli anni Ottanta era stata oggetto di un anatema religioso per oscenità. A questo proposito, al-Ġīṭānī osserva ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] in Sicilia i loro culti, e alcuni dei loro miti ebbero per teatro la Sicilia. Uno dei più noti, è quello di Demetra e un anello fra le ninne-nanne vere e proprie e i canti religiosi popolari. Ma le canzoni d'amore sono in primo piano. Cantare l ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...