Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] comprendente circa 400 personaggi. Nel secolo di Edo trionfa anche il teatro kabuki, più drammatico rispetto al jōruri e che, al posto come il tempio buddhista Byōdōin a Uji, con la famosa Sala della Fenice (Hōōdō); in ambito shintoista si ricorda il ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] e con l’Islam che ha prodotto tra l’altro forme raffinate di arte (teatro, danza, musica) e di letteratura. I gruppi di coltivatori quali i batak , mostrano la presenza di antichi motivi indo-buddhisti (fior di loto, Garuḍa) e cinesi (fenice, profili ...
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KRAUS, Alfredo
Lorenzo Tozzi
Tenore spagnolo, nato a Las Palmas (Canarie) il 24 settembre 1927. Compiuti gli studi di canto col soprano M. Llopart, ha debuttato ufficialmente al Teatro dell'Opera del [...] anno è presente nei cartelloni della Fenice di Venezia e al Carignano di Torino (La Traviata). Sempre nel repertorio verdiano, s con Falstaff e vi torna più volte, tra l'altro per la prima ripresa moderna dell'Alì Babà di Cherubini (1963). Ben ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] e sorella.
Il sogno americano svanì presto. L’audizione al teatro Metropolitan (3 dicembre) non portò a nulla, a dispetto fra un combattimento e l’altro). Alla Fenice, l’ultima Brunilde fu il 16 gennaio, la prima Elvira il 19. Commentò Mario Nordio: ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] furono anni in cui il lavoro di autore di testi per il teatro musicale (per lo più drammi giocosi) del D. acquistò carattere V, 1,Vicenza 1985, pp. 509-55; D. Goloin, La vera Fenice. Libretti e librettisti tra Sette e Ottocento, Torino 1985, ad ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] nazionale con l'opera La Mandragola, tratta dalla commedia del Machiavelli, che venne rappresentata alla Fenice di Venezia nel eleganza formale. I "panni curiali", la solennità arcaica dei personaggi del teatro pizzettiano sono assai lontani dal più ...
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CORELLI, Dario Franco
Giancarlo Landini
Tenore, nacque ad Ancona l’8 aprile 1921 da Remo Pilade Adriano (1887-1983) e Natalina Adria Marchetti (1889-1950).
Le origini della famiglia, appartenente alla [...] Carlo di Napoli al teatro Nuovo di Torino, dal Regio di Parma alla Fenice di Venezia, il G. Marchesi, Canto e cantanti, Milano 1996, pp. 298, 308, 377, 385, 457; G. Landini, La Scala d’oro, in Omaggio a F. C., Milano 2001, pp. 9-29; M. Boagno, F. ...
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GIULINI, Carlo Maria
Giuseppe Rossi
Nacque a Barletta il 9 maggio 1914, secondogenito di Ernesto e Antonia (Antonietta) Festner, e fu battezzato il 17 dello stesso mese con i nomi di Carlo Maria Giovanni. [...] due Foscari a Milano; poi, nel 1952 alla Fenice, la prima ripresa moderna della Diavolessa di Baldassarre Galuppi. Diventato da poco riaperto dopo l’alluvione.
Rottura con il teatro d’opera
Fin dalle felici collaborazioni con Visconti e Zeffirelli ...
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DONZELLI, Domenico
Maurizio Modugno
Nacque a Bergamo il 2 febbr. 1790, da Antonio e Maria Siboldi. Manifestò presto singolari doti vocali e musicali, tanto che a tredici anni cantava già da soprano [...] Polluce di F. A. Radicati al teatro del Corso, andando poi subito alla Fenice di Venezia per interpretare il ruolo di lo definisce "pieno di fuoco"; che a Roma nel 1821 fu rivelata la sua inimitabile vigoria, che, per converso, tra il 1825 e il 1834 ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] e poi romantici, per culminare nel corso del Novecento. Il teatro d’opera, ad es., è «un mostro, e un’ linguistiche del Settecento, Torino, Einaudi.
Goldin, Daniela (1985), La vera fenice. Librettisti e libretti tra Sette e Ottocento, Torino, Einaudi ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
cavalchina
s. f. [der. di cavalcare], venez. – Veglione mascherato; in partic., quello che veniva organizzato al teatro La Fenice di Venezia l’ultimo venerdì di carnevale.