CASACCIA
Alessandra Ascarelli
Famiglia di cantanti i cui membri, da ricordare tra i più esimi interpreti dell'opera buffa napoletana, si succedettero per quasi un secolo e mezzo sulle scene partenopee. [...] Ferdinando prese parte fino al 1888. Egli fu presente anche sulle scene di altri teatri napoletani tra cui il Giardino d'inverno (1862), il Bellini vecchio (1866), la Fenice (1867) e il Rossini (1873).
Morì a Napoli nel 1894 poverissimo e dimenticato ...
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FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] Canzenua Trissino, da cui ebbe tre figli, Isabella, Belisario e Fenice. Si tramanda che era stato educato in casa del prelato Girolamo né documentarie. Nel 1561 A. Palladio progettò un teatro ligneo, che venne installato nella Basilica vicentina per ...
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BUAZZELLI, Agostino (Tino)
Sisto Sallusti
Nacque a Frascati (Roma) il 13 luglio 1922 da Andrea, capo gestore dello scalo merci presso la stazione di questa località, e da Elena Campeti, casalinga. Dopo [...] Festival della prosa di Venezia, a coinvolgerlo in uno spettacolo straordinario dei Piccolo Teatro, i Sei personaggi in cerca d'autore di L. Pirandello (teatro La Fenice, 16 sett. 1948), che approdò addirittura a Parigi. Dopo questi inizi incerti, la ...
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GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] . Pannain, pp. 245 s.; l'opera sarebbe stata ancora rappresentata lo stesso anno alla Fenice di Venezia, e poi di nuovo nel 1940 a Trieste e nel 1954 al Piccolo Teatro di Firenze).
Nel corso degli anni Venti il G. scelse di fissare definitivamente la ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] la quale è paragonata alla mitica fenice ("lo cerco solo amar la mia fenice"), la sua crudele indifferenza che converte Bari 1952, pp. 72-77;V. R. Giustiniani, S. Aquilano e il teatro del Quattrocento, in Rinasc., s. 2, XVI (1965), pp. 101-117, Sulla ...
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CONTIN (C. di Castelseprio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Figlio di Francesco e di Eleonora Förster, nacque a Venezia il 1° genn. 1835. Avviato allo studio del pianoforte e della teoria dalla madre, che [...] nominò il C. cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzarq e gli fece dono di un anello. Presidente dei teatro La Fenice, il C. incrementò l'attività del Benedetto Marcello, destando l'interesse della regina Margherita di Savoia, che, durante una ...
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GAZZANIGA, Giuseppe
Raoul Meloncelli
Nato a Verona il 5 ott. 1743, fu destinato dal padre alla vita sacerdotale ma, assecondando la sua attitudine naturale, si dedicò di nascosto allo studio della musica, [...] sia La conquista del vello d'oro (A.S. Sografi, Venezia, teatro S. Samuele, 26 dic. 1789); La schiava della China (Ancona, teatro La Fenice, carnevale 1790); Idomeneo (G. Sertor, Padova, teatro Nuovo, 12 giugno 1790); La disfatta de' Mori (G. Boggio ...
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DE FILIPPO, Titina (Annunziata)
Sisto Sallusti
Sorella di Eduardo e di Peppino, nacque a Napoli il 23 marzo 1898 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che la ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] nel film Napoli milionaria (1949) e sulla scena ebbe la sua ultima grande occasione con La paura numero uno (teatro La Fenice di Venezia, 29 luglio 1950), quando, nel quadro dell'XI Festival teatrale della Biennale, interpretò la parte di Luisa ...
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FERRETTI, Iacopo (Giacopo, Giacomo)
Franco D'Intino
Nacque a Roma il 16 luglio 1784 da Francesco Maria, titolare di una agenzia di spedizioni, e da Barbara Sardi, di origine viennese, figlia di un alto [...] italiano nell'Ottocento, Roma 1924, pp. 149-156; G. Monaldi, I teatri di Roma negli ultimi tre secoli, Napoli 1928, pp. 118-128, , II,Torino 1985, p. 746; D. Goldin, La vera fenice. Librettisti e libretti tra Sette e Ottocento, Torino 1985, pp. ...
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FAVERO, Giuseppina, detta Mafalda
Maurizio Tiberi
Nacque il 5 genn. 1905 da Umberto, commerciante, e da Angelina Naldi a Portomaggiore (Ferrara). Fu battezzata col nome di Giuseppina ma sin dall'inizio [...] febbr. 1929); I misteri dolorosi di N. Cattozzo (Venezia, teatro La Fenice, 7 sett. 1929); L'Ultimo lord di Alfano (Napoli, teatro S. Carlo, 19 apr. 1930); Pinotta di Mascagni (Sanremo, teatro del Casino, 23 marzo 1932); La farsa amorosa di Zandonai ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...