Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] (S. Simeone Piccolo) si giunge al rigoroso classicismo di T. Temanza (chiesa della Maddalena) e di G.A. Selva (teatro della Fenice). Tra i rappresentanti della scultura rococò figurano G.P. Marchiori e G.M. Morlaiter; nella scultura in legno emerge A ...
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Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] nuova opera, su testo del Romani, La Straniera, al teatro alla Scala. Cominciarono per lui gli onori, ma anche con entusiasmo a Milano stessa, a Bergamo, ecc. Seguì (1833) alla Fenice di Venezia, con scarso successo, la Beatrice di Tenda. Nel 1833 il ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] circa 400 personaggi. Nel secolo di Edo trionfa anche il teatro kabuki, più drammatico rispetto al jōruri e che, al posto tempio buddhista Byōdōin a Uji, con la famosa Sala della Fenice (Hōōdō); in ambito shintoista si ricorda il Sacrario di ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] che di questa scuola offre la sintesi più equilibrata. Nel teatro il tentativo fu quello d’innestare le forme di provenienza ). Si introdussero motivi e iconografie estremo-orientali (peonia, fenice, nuvole) e uno stile sinizzante, nei paesaggi delle ...
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Scenografo, regista e costumista italiano (n. Milano 1930). Dal 1951 ha svolto attività di scenografo e costumista collaborando a spettacoli teatrali di prosa e di lirica. Di particolare importanza il [...] , Mozart, Rossini, e (dal 1977) ha curato regie per i principali teatri lirici italiani (Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Pesaro, La Fenice di Venezia) ed europei (Opéra du Rhin di Strasburgo, Opéra di Parigi ...
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Pittore italiano (n. Morro d'Alba 1949). Si formò da autodidatta dedicandosi alla pittura e alla poesia. Dalla metà degli anni Settanta, trasferitosi a Roma, dopo una ricerca orientata verso il concettualismo, [...] Cappella di S. Maria degli Angeli al Monte Tamaro in Canton Ticino (progetto di M. Botta) e il sipario del Teatro La Fenice di Senigallia (1996). La sua opera è stata esposta in importanti rassegne periodiche (Biennale di Venezia, 1980, 1988, 1993 ...
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Pittore, decoratore, scenografo, architetto e scrittore (Longarone 1751 - Pietroburgo 1831). Allievo e collaboratore di A. Visentini a Venezia e dei Galliari a Milano (1779-92), fu decoratore teatrale [...] Milano, alla Fenice di Venezia, all'Argentina di Roma. Condotto in Russia (1792) dal principe N. B. Jusupov, iniziò lì una vasta attività, che ebbe influenze sull'arte russa, soprattutto sull'architettura. Scenografo ufficiale del teatro imperiale di ...
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Attore e autore drammatico (Napoli 1806 - ivi 1875); recitò a lungo (dal 1834) nel teatro S. Carlino le parti di "carattere sciocco" con comicità realistica, aliena da istrionismi; nel 1864 passò in altri [...] teatri napoletani, al Sebeto, alla Partenone, alla Fenice e poi al Nuovo. Scrisse una sessantina di commedie in dialetto, ispirate a fatti della cronaca quotidiana, che per la spontanea comicità e un istinto sicuro degli effetti più graditi al ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] dato», 1989); M. Brouwers (De feniks, een familiekroniek «La fenice, una cronaca familiare», 1985; De lichtjager «Il cacciatore di luce con la loro fortunata attività il nascere di un teatro lirico nazionale, nonostante qualche tentativo fatto da C. ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] con l’Islam che ha prodotto tra l’altro forme raffinate di arte (teatro, danza, musica) e di letteratura. I gruppi di coltivatori quali i buddhisti (fior di loto, Garuḍa) e cinesi (fenice, profili di nuvole), con una sopravvivenza delle decorazioni ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...