Compositore e organizzatore musicale italiano (Perugia 1911 - Roma 1996). Allievo di V. Frazzi, si diplomò in composizione nel 1935 al conservatorio di Firenze. È stato direttore artistico del S. Carlo [...] e sinfonica della RAI (1967-76). Presidente dell'Accademia di S. Cecilia (1983-85), dal 1993 direttore artistico del teatro La Fenice di Venezia. Ha composto l'azione drammatica Adventus per coro e orchestra, liriche e varia musica sinfonico-corale. ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. New York 1941). Allievo di Matt Mattox, ha presentato sue coreografie al Festival dei due mondi di Spoleto (1967) e nel 1971 ha fondato con A. Béranger a Parigi [...] compagnia, di cui è poi divenuto direttore unico. Negli anni Ottanta ha presentato alla Scala il balletto Die Josephslegende di R. Strauss, e nel 1994 ha ideato una sua versione de Lo schiaccianoci di Čajkovskij per il Teatro La Fenice di Venezia. ...
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Architetto e ingegnere (Trieste 1823 - ivi 1892), apprezzato per la sua vivacità e originalità (villa Stern, casa Ruzzier, casa Mauser) che diffusero a Trieste forme nuove, non più rigidamente classiche. [...] Architetti furono anche il figlio Ruggero (Trieste 1854 - ivi 1920), autore, a Trieste, del teatro della Fenice e della sinagoga, e il nipote Arduino (Trieste 1880 - Udine 1946), autore, a Trieste, del faro della Vittoria (1927). ...
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Opera lirica in tre atti di G. Verdi, su libretto di F.M. Piave (1810-1876) tratto dal dramma Le Roi s'amuse (1832) di V. Hugo. Rappresentata per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia nel 1851, [...] deriva il titolo dal nome di uno dei personaggi, il deforme buffone ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] non conobbe più altri tentativi d'opera in musica, ma nel teatro di prosa si diffuse la voga di musiche di scena sempre più partecipano dell'allegoria, come Il sogno della Croce e La Fenice (questa derivata da Lattanzio), o didattici.
Non inceppata da ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] 680 d. C., come belle al califfo omayyade Yazīd I. Questo teatro religioso, testimoniato dagl'inizî del sec. XIX, ma forse abbastanza più sull'elsa la rappresentazione della lotta tra un drago e una fenice. Anche per lo scudo e per la mazza ferrata i ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] guerra mondiale. Invece l'Alto Adige era, prima della guerra, teatro d'immigrazione, dal Trentino e da altre regioni: tra il Grassi, e Antonio Selva, il costruttore della Fenice (1793).
L'architettura veneta nella terraferma passò mirabilmente ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] e le colonie greche della costa tracica, su quello fenicio. Le prime serie reali si assomigliano a quelle rudi disponeva di circa 400 mila uomini per cooperare col nuovo alleato nel teatro di guerra balcanico (116 mila Francesi, 110 mila Inglesi, 117 ...
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SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] versi, ma recenti scoperte hanno rilevato la maggiore importanza di Fenice di Colofone (dell'ultimo quarto del sec. III a. , il giorno degl'Innocenti; e una speciale forma del teatro profano in Francia, la sotie, prese questo nome perché gli ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] dal Teatro alla Scala all'Arena di Verona, dall'Accademia nazionale di Santa Cecilia al Teatro La Fenice di SIAE, vi è stato un progressivo, leggero calo degli spettatori del teatro di prosa, a fronte di circa 10.000 rappresentazioni realizzate in ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...