Attrice teatrale e cinematografica, nata a San Giorgio di Piano (Bologna) il 22 febbraio 1921 e morta a Roma il 23 marzo 1994. Assurse a notorietà internazionale per i film interpretati con la regia del [...] passo successivo fu la partecipazione agli spettacoli del teatro universitario. Su vari palcoscenici romani la M. in Luci del varietà (1950); Rossellini trasformò invece la M. nella povera borgatara di cui si prende cura la moglie di un industriale ...
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Giannini, Ettore
Valerio Caprara
Autore, sceneggiatore e regista teatrale, cinematografico e radiofonico, nato a Napoli il 15 ottobre 1912 e morto a Massalubrense (Napoli) il 15 novembre 1990. La grande [...] lirico con il primo allestimento del Ratto del serraglio di W.A. Mozart al Teatro alla Scala nell'aprile 1952.Intanto nel 1948 aveva ai trompe-l'œil dei paesaggi-cartolina, alla varietà umana e alla verità psicologica dei personaggi. L'invenzione ...
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Irons, Jeremy (propr. Jeremy John)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre 1948. Fin dai primi film interpretati I. si è imposto soprattutto [...] School, esordì a teatro con la Old Vic Company recitando nei ruoli più diversi, spaziando dalle opere di W. Shakespeare comunicazione.Negli anni successivi è stato protagonista di film di grande varietà e di differente valore. Accanto a Ben Kingsley ...
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Ingrassia, Ciccio (propr. Francesco)
Stefano Della Casa
Attore cinematografico, nato a Carini (Palermo) il 5 ottobre 1922 e morto a Roma il 28 aprile 2003. Tra i comici più popolari degli anni Sessanta, [...] 1984 da Paolo e Vittorio Taviani), e alla televisione in alcuni varietà, ma quasi sempre sulla scia del revival e della riproposizione del a teatro nel 1986 Classe di ferro di A. Nicolaj, accanto a Gianni Santuccio) poste al servizio di una ...
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Ralli, Giovanna
Simonetta Paoluzzi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 2 gennaio 1935. Ha affiancato gli attori più carismatici del cinema italiano da Vittorio De Sica a Vittorio Gassman, [...] 1944, di Vittorio De Sica, non accreditata; Luci del varietà, 1950, di Federico Fellini di un'altra donna (Stefania Sandrelli) nella famosa commedia di costume dai risvolti amari C'eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola.
Impegnata anche in teatro ...
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Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense (Newark 1926 - Las Vegas 2017). In coppia con Dean Martin, è divenuto celebre interpretando un personaggio farsesco dal tipico [...] Mostra del cinema di Venezia.
Vita
Figlio di artisti divarietà, interruppe gli studi alla Irvington High School di Newark dopo solo nei teatridi varie città, in scatenate parodie dei musical di successo. Sempre insieme a Martin, a poco più di vent' ...
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Nome d'arte dell'attore e autore di canzoni R. Ranucci (Torino 1912 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo come ballerino e cantante, prima di essere scritturato nel 1934-35 nella compagnia di operetta dei [...] fratelli Schwartz. Da allora, sia nel varietà sia nel teatrodi rivista, si impose per la sua comicità assurda e surreale e per l'uso intelligente del suo fisico minutissimo (fu chiamato il piccoletto). Nel dopoguerra ottenne i suoi maggiori successi ...
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Attore comico italiano (n. Monfalcone 1953). Intrattenitore dalla vena poetica e surreale e dalla comicità aggressiva, oltraggiosa e beffarda a dispetto del fisico minuto da folletto, ha affrontato le [...] Di successo anche la sua attività di cantante e di attore cinematografico.
Vita e opere
Formatosi al Piccolo Teatrodi ritorno (2006); Mistero buffo di D. Fo (2010). In televisione è apparso con grande successo in varietà satirici come Su la testa ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] m. ha suscitato interesse e si è diffuso, soprattutto nel dopoguerra, anche in Italia, dove allo spettacolo divarietà che aveva dominato il teatro leggero fin dagli inizi del 20° secolo si andava sostituendo la rivista, genere affine, che differiva ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] che T. S. Eliot, facendo per primo rivivere il teatrodi poesia, cercò un linguaggio che fosse poetico e, a di P. Sedgley, le monocromie di J. Plumb, le forme elementari di M. Vaux, i vuoti di J. Moon.
Nonostante il profondo retroterra e la varietàdi ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...