Čirkov, Boris Petrovič
Vivia Benini
Attore cinematografico e teatrale russo, nato a Nolinsk (nell'oblast′ di Vjatka) il 13 agosto 1901 e morto a Mosca il 28 maggio 1982. Impersonò innumerevoli variazioni [...] (Teatr Junogo Zritelja, Teatro del giovane spettatore) a Leningrado, e a Mosca per il Teatro Puškin dal 1945 e per il Teatro Gogol ruoli di Sancho Panza, Till Eulenspiegel, e in quello di Patachon in un memorabile numero acrobatico divarietà ispirato ...
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Pipolo
Bruno Roberti
Nome d'arte di Giuseppe Moccia, sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, nato a Viterbo il 22 giugno 1931. In coppia con Franco Castellano, costituì fin dagli anni [...] mestiere nel teatrodi rivista, i due applicarono la stessa formula a una lunga serie di copioni il gallismo di un'Italia indulgente verso i propri vizi. La coppia scrisse per attori depositari della tradizione del varietà come Aldo Fabrizi ...
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Quine, Richard
Andrea Di Mario
Regista e attore cinematografico statunitense, nato a Detroit il 12 novembre 1920 e morto suicida a Los Angeles il 10 giugno 1989. Apprezzato autore, in particolare di [...] , esordì ancora adolescente come attore in teatro, in spettacoli divarietà (in ruoli di fianco) e anche come ballerino nelle nel suo cinema, che si ripete anche in altre due film di successo: in The solid gold cadillac (1956; Una cadillac tutta d ...
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Farani, Piero
Mario Verdone
Nome d'arte di Pietro Faverzani, realizzatore di costumi per il cinema, il teatro e la televisione, nato a Cadeo (Piacenza) il 14 novembre 1922 e morto ad Albenga (Savona) [...] come attore e attrezzista, F. entrò nella sartoria Annamode dove collaborò con Donati alla realizzazione di bozzetti destinati a spettacoli divarietà. Nei primi anni Sessanta aprì quindi la sua sartoria e intensificò la collaborazione con Donati ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] , si avvicina per il canto e le musiche, per la varietà, la ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatro d'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. La salute di M., che era afflitto da un male incurabile, veniva ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] di perseguire la varietà dei casi per illustrare virtuosisticamente penetranti intuizioni, sono ormai consapevoli di essere i persecutori di natura intimamente dialettica di questa ispirazione non poteva non essere tentata dal teatro (Beatrice Cenci, ...
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Pergolési, ⟨-si⟩, Giovan Battista. – Musicista (Iesi 1710 - Pozzuoli 1736). Autore soprattutto di musica teatrale, il suo intermezzo La serva padrona (1733) è considerato il modello dell'opera comica italiana. [...] fu destinato a rivoluzionare l'intera tradizione del teatro in musica ed ebbe un'influenza determinante sulla dall'autore con una caratterizzazione psicologica di ineguagliata varietàdi espressione. Anche nelle opere serie di P., se pur legate agli ...
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Regista teatrale lituano (Pažobris, Kaũnas, 1952 - Vilnius 2018); è considerato tra i più famosi registi teatrali affermati a livello internazionale. Nei suoi spettacoli, espressivi e visuali, N. ha dedicato [...] gli ha assegnato il Premio Konstantin Stanislavskij.
Opere
Artefice di un teatro visionario e antinaturalistico, ha creato spettacoli di inconsueta ricchezza vitalistica e varietà d'invenzione che, fondati su una metaforica e talvolta vorticosa ...
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Attrice teatrale italiana (Napoli 1910 - Roma 1999). Figlia d'arte, attiva nel varietà e nelle compagnie di "sceneggiata" napoletana, nel 1955 fu scritturata dalla compagnia La Scarpettiana. Nel 1959, [...] mutue di L. Salce (1969); Amarcord di F. Fellini (1973); I giorni del commissario Ambrosio di S. Corbucci (1988); Nuovo cinema paradiso di G. Tornatore (1988); Fate come noi di F. Apolloni (2001). Nel 1995 tornò in teatro per interpretare Oberon di U ...
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Attrice e conduttrice televisiva e radiofonica italiana (n. Roma 1941). Tra i volti più conosciuti della TV, ha debuttato nel 1980 con il varietà comico A tutto gag. Dopo aver recitato in alcuni film (quali [...] , Piacere Raiuno e Ieri, oggi e… domani?) e radiofonica (Donna domenica: donne sull’orlo di una crisi di humor) ha coltivato la passione per il teatro (si ricordano in proposito Rugantino,1998, e I quattro Moschettieri, 2004). Sempre attiva in ambito ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...