Attore italiano (Brindisi 1923 - Bologna 2002). Dopo esperienze alla radio e nel varietà, si rivelò come interprete dalla mimica comica e sfrontata al fianco di D. Fo e F. Parenti nell'irriverente cabaret [...] !..., 1958), al cinema, alla televisione e perfino come cantante, tornò a farsi apprezzare nel teatrodi prosa ne Il mostro lusitano (1969, per la regia di G. Strehler), confermando nella tarda maturità le sue duttili qualità espressive. Tra le sue ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] Raffaele Viviani ed Ettore Petrolini. Dopo qualche sortita a Napoli, la sua consacrazione tra i nomi di spicco del varietà avvenne al teatro Sala Umberto I di Roma, uno dei più importanti nel genere. Le macchiette che lo resero celebre furono quelle ...
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Marchesi, Marcello (propr. Marchesi Prestinari, Marcello)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e autore cinematografico, radiofonico, televisivo e teatrale, nato a Milano il 4 aprile 1912 e morto a S. Giovanni [...] Fellini e Ruggero Maccari. Dal 1938 cominciò a scrivere per il teatrodi rivista e nel 1939, con alcuni redattori del "Marc'Aurelio Sessanta con il personaggio, inventato per un varietà televisivo, del 'signore di mezza età'. Tra il 1951 e il 1952 ...
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GRASSO, Giovanni
Franco Ruffini
Nacque a Catania il 19 dic. 1873 da Angelo, puparo, e da Ciccia (Francesca) Tudisco, sua seconda moglie, anche lei pupara, secondogenito di quattro figli (Marietta, Domenico [...] con attori in carne e ossa. Alla sua morte il Machiavelli, per sopravvivere, si trasformò in teatrodivarietà: vi si fermavano piccole compagnie di provincia, che alternavano drammi edificanti a farse e a recite a soggetto ("scenoni"), ispirate a ...
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DE LEVA, Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 19 genn. 1867 da Salvatore e da Giuseppa Casaccoli.
Dotato di grande talento musicale, fu indirizzato dalla famiglia verso severi studi compiuti come [...] l'eco del passato viene rievocato con delicata discorsività. Tale composizione, entrata nel repertorio di tutti i divi del café chantant e del teatrodivarietà, superò ben presto i confini nazionali ed entrò nelle corti europee.
Non meno proficua ...
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DE ANGELIS, Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 31 marzo 1877 da Gregorio e Francesca Di Pasqua.
Di umile famiglia, la D. iniziò giovanissima a frequentare gli ambienti del caffè-concerto nella [...] del café-chantant, una particolare forma di spettacolo che, valendosi di artisti di varia estrazione e appartenenti al multiforme firmamento del teatrodivarietà, fu rappresentativo di un mondo e- di una società che cercava nella macchietta ...
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GIACHETTI, Gianfranco
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Nacque a Firenze il 27 sett. 1888. Si trasferì quindi a Venezia con la famiglia e si laureò in giurisprudenza all'Università di Padova.
Diplomatosi anche in pianoforte, come [...] goldoniana e, per sottrazione, data l'assenza nella città lagunare di una consistente tradizione diteatrodivarietà e di café chantant; era, dunque, un teatro che tendeva alla verisimiglianza naturalistica e alla sottolineatura della cronaca. Tutto ...
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PASQUARIELLO, Gennaro
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1869 da Giuseppe, sarto e commerciante di stoffe; assenti le notizie sulla madre.
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel [...] come i più originali e apprezzati interpreti della stagione d’oro del teatrodivarietà e della canzone napoletana.
Frequentato per qualche mese l’Istituto di belle arti, Gennaro Pasquariello era destinato a imparare il mestiere paterno nella ...
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GIOVANELLI, Giuseppina
Paola Bertolone
Nacque nel 1848 a Rho, presso Milano, dove il padre era portinaio presso il collegio degli oblati. Intorno al 1866 si trasferì a Milano per lavorare come cameriera.
Si [...] (Carlo Righetti) il quale aveva affittato, restaurandolo e dotandolo di palchi e barcacce, il padiglione Cattaneo di corso Vittorio Emanuele, già utilizzato come teatrodivarietà. Sul sipario l'Arrighi volle che fosse ritratto Meneghino mentre ...
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Williams, John
Ermanno Comuzio
Compositore statunitense, nato a New York l'8 febbraio 1932. È il musicista cinematografico più famoso del suo Paese; ha scritto partiture di un'ampiezza epica, in cui [...] della California e privatamente; frequentò poi la Juillard School di New York. Pianista (soprattutto di jazz), ha anche compiuto arrangiamenti e composto brani di vario genere per il teatrodivarietà e la televisione.
Nel cinema iniziò nel 1956 come ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...