DELLA BELLA, Stefano
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, scultore, scolaro del Giambologna, nacque a Firenze nel 1610: fu incisore e disegnatore, e si dedicò solo saltuariamente alla pittura. [...] di Leonardo, del quale entrambi copiarono il Trattato, apprendendone varietàdi gesti e verità di affetti, nonché idee sulla pittura atmosferica e sul modo di il primo incontro del D. con il mondo del teatro (ibid., nn. 50, 918-925 con frontespizio e ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] (Animali pazzi, con Totò, 1939) e per il varietà (Dietro quel palazzo, 1946; Lo scandalo del giorno, Scrittori d'oggi, Bari 1946, pp. 154-158; G. C. Castello, Ilteatro di C., in Teatro-Scenario, 15 dic. 1951; F. Savio, in Enc. dello spett., II, Roma ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] dolore e delle ricordanze, ibid. 1915; Le mie rimembranze, ibid. 1921; Postumo il volume Varietà letterarie, ibid. 1931, con prefaz. di M. Galdi e introd. biobibliografica di M. Di Martino.
Bibl.: Sul C., oltre alla bibl. cit. in Enc. Ital., App. I ...
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MATTOLI, Mario
Alessandra Cimmino
– Nacque a Tolentino, il 30 nov. 1898, da Aristide, medico chirurgo appartenente a una buona famiglia di Bevagna, e Pia Ajò. Laureatosi in giurisprudenza, cominciò [...] , sempre di Biancoli - Falconi). Abile nel captare l’evoluzione del gusto del pubblico, il M. aveva capito fra i primi che il varietà, per uscire definitivamente dal café chantant e conquistare il pubblico borghese e familiare che andava a teatro ...
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MENEGHELLO, Luigi
Giulio Lepschy
Nacque a Malo (Vicenza ), il 16 febbraio 1922, da Cleto (1892-1963), meccanico e gestore di una piccola azienda di trasporti, e da Giuseppina (Pia) Canciani (1894-1949), [...] e differenti varietà del dialetto, si era fino a poco tempo fa sottratto a ogni ipotesi di traduzione, Teatro Settimo di Settimo Torinese ha presentato una interpretazione teatrale di Libera nos a malo (drammaturgia di Antonia Spaliviero, regia di ...
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LUCCA, Francesco
Marcoemilio Camera
Nacque a Cremona il 21 dic. 1802 da Domenico, assistente di finanza, e da Paola Albrisi, milanesi. Si diplomò giovanissimo in clarinetto ricoprì l'incarico di secondo [...] , che riprese il 30 genn. 1850 con il titolo di testata originario e con un sottotitolo privo di riferimenti politici: Giornale dei teatri, di letteratura, belle arti e varietà. L'intento programmatico fu apertamente dichiarato: la volontà ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] varietà contenutistica e "la libertà di usar metafore ardite, di confondere i tempi, di intesser parole nove, forastiere, e latine e insomma di s., 67, 457 s. e ad Indicem; C. Varese, Teatro, prosa, poesia, in Storia della letter. ital. [Garzanti], V ...
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REDI, Francesco
Gabriele Bucchi
Lorella Mangani
REDI, Francesco. – Nacque ad Arezzo il 18 febbraio 1626 dal medico Gregorio e da Cecilia de’ Ghinci.
Fino al 1633 visse con la famiglia a San Sepolcro [...] 1997, p. 8).
Ponendo a confronto identiche varietàdi carni collocate in recipienti chiusi e in altrettanti aperti, di F. R., tesi di dottorato in Storia della scienza, Università degli studi di Firenze, a.a. 1999-2000; P. Galluzzi, Nel ‘teatro’ ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] dirigere le proprie composizioni.
Fin dal 1925 iniziò a collaborare come violino di fila col teatro Comunale di Bologna, dove poté suonare sotto la direzione di Antonio Guarnieri, Gaetano Bavagnoli e Arturo Toscanini, ma proseguì anche l’attività ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] ), che vertono sulla legittimità di porre gruppi dialettali nell'infinita varietà linguistica, negata dal Meyer, ), pp. 899-908; G. Devoto, G. L A., Commemorazione tenuta al teatro Verdi di Gorizia il 25 maggio 1930, in Ce fastu?, VI(1930), pp. 97-102 ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...